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Vilipese la nazione italiana per un tubo che non funzionava Vilipese la nazione italiana per un tubo che non funzionava Condannato dalla Corte d'Assise a cinque mesi di carcere Imperia, 7 luglio. Si è aperta stamane la sessione estiva della Corte d'Assise, della quale facevano parte quali giudici popolari per la prima volta tre donne. Il processo riguardava un reato di vilipendio alla nazione, di cui era imputato il trentenne Rosario Bailenl nato a Caltanissetta e residente a Imperia, di professione pittore, il quale, nel pomeriggio del 27 luglio '56, nel palazzo della questura, alla presenza di sottufficiali e agenti di polizia, dette in escandescenze gridando « Non sono italiano. Mi trovo per combinazione in questa Italia e me ne vergogno ». All'origine di tutto sta il tubo di scarico del gabinetto dell'appartamento posto al di sopra della sua abitazione che, essendo rotto, aveva provocato a più riprese, senza esito, il suo intervento presso il padrone di casa. Nel dibattimento il Baileni ha ammesso di avere pronun¬ oiiuiiiimiimiimmmmmiiiiiiiniiiiuMiiim e a i i i l l a e , , i ¬ ciato frasi offensive della nazione, ma di averlo fatto in un momento di esasperazione e come protesta per non aver trovato nessuno che lo aiutasse a risolvere la questione per lui importantissima. Alla domanda del presidente come mai essendo nato a Caltanissetta egli si era dichiarato non italiano ma spagnolo, l'imputato ha risposto con un ragionamento sorprendente; c Sono spagnolo almeno di sangue, proprio perché sono siciliano, mentre i liguri, almeno di sangue, sono saraceni >. Egli evidentemente intendeva riferirsi ai periodi di dominazione spagnola e alle incursioni saracene nella Liguria. La battuta, che ha fatto ridere il pubblico, gli ha procurato &spj-i rimbrotti da parte del presidente. Dopo una breve permanenza in camera di consiglio, la Corte ha emesso sentenza di condanna a cinque mesi e dieci giorni dì reclusione con H beneficio della condizionale. miiiiiniimiiiiiiNii'iiiiu