Seimila oggetti smarriti attendono il proprietario

Seimila oggetti smarriti attendono il proprietario fjglìbzi'ni per la distrazione Seimila oggetti smarriti attendono il proprietario Le cose dimenticate sui tram: ombrelli, guanti, borsette, collane; persino una culla per neonato e una dentiera - Titoli per mezzo milione - Un bimbo dimenticato sul 6 La vita moderna rende i cittadini non solo più nervosi, ma anche più distratti Lo dimostra il numero degli oggetti smarriti che si ammucchiano negli appositi uffici del Municipio e in quello della Azienda tranviaria, in via Duchessa Jolanda 29. Dal 1° gennaio ad oggi, sui registri dell'ufficio comunale sono già elencati oltre tremila oggetti in attesa del legittimo proprietario. Altre tremila « voci > figurano sui registri dell'Atm, e si riferiscono agli smarrimenti su tram e autobus. Che cosa perdono i torinesi distratti? Un po' di tutto, ma specialmente l'ombrello e i guanti. In un solo mese, i tranvieri hanno rinvenuto sulle vetture un centinaio di parapioggia — equamente suddivisi tra maschili e femminili — e altrettante paia di guanti. Qualcuno è stato restituito al proprietario, la maggior parte sono ancora negli scaffali insieme a decine di borsette, scarpine da bambino corone del rosario, cappelli, portamonete (vuoti, perché quelli contenenti denaro sono consegnati all'Ufficio municipale, come pure tutti gli oggetti di un certo valore). Pochi giorni fa, sulla tranvia a dentiera Sassi-Superga è s'ata dimenticata addirittura u;:a culla: meno male che al po.'o del neonato c'era un sacchetto di piselli. Un ragazzino di tre anni è stato invece « dimenticato >, la scorsa settimana, su una vettura della linea 6. La madre, giunta a Porta Nuova col « treno del sole > con altri quattro bambini, nella fretta di scendere aveva lasciato sul tram, in corso Francia, il più piccolo che si era addormentato. L'ha ritrovato dopo una mezz'ora, al capolinea. La settimana scorsa, allo sportello dei « rinvenimenti ? dell'Atm si è presentato un uomo anziano, dall'aria impacciata. Era venuto a cercare la sua dentiera. L'impiega'to consultò il registro, ma nel campionario della distrazione non trovò una dentiera. Chiese al vecchietto come mai la avesse perduta sul tram. « M'è venuto un accesso di tosse- la dentiera mi stava un po' larga ed è saltata via. Il tram era affollato, tra quella confusione non l'ho più trovata >. Anche i sacerdoti talvolta sono distratti: lasciano sul tram il breviario. Ma c'è chi dimentica la macchina da scrivere o da cucire portatili, la fisarmonica o il clarinetto, la borsa con il portavivande o la tuta da lavoro. La giornata più pericolosa per i distratti è il sabato, le ore sono quelle « di punta ». Le linee il 6, 18, 3, 5, il filobus 54 e gli autobus C, D e H. Dopo tre mesi di giacenza, gli oggetti di scarso valore sono messi all'asta tra i dipendenti dell'Atm. Il ricavato è a favore della Cassa mutua. Gli oggetti preziosi, di qualsiasi genere, sono — come abbia' mo detto — consegnati all'ufficio municipale. Tra i casi di distrazione più clamorosi figurano quello di una signora che ha dimenticato sul tram un rotolo di titoli * al portatore » per circa mezzo milione, e di un generale a riposo che lanciò sul sedile di un autobus la borsa contenente la pensione e libretti di risparmio per 750 mila lire. Il manovratore o il bigliettario che trovano denari o preziosi sulla loro vettura hanno diritto al premio del 10 per cento se il valore dell'oggetto non supera le 10 mila lire, e del 5 per cento oltre quella cifra. All'ufficio municipale affluiscono anche numerosi portafogli privi di denaro: sono quelli sottratti dai borseggia¬ todglamdtsqsscmv(ptIdrncnurrIntlGpgscsdvLtnbccmbmpsn■■■■ItlllllIllllllllllllIIIltllllllllIIIIIIIIllllIllillllll tori e imbucati nelle cassette dell", lettere. Il valore degli oggetti che giacciono nel «magazzino della distrazione > è di parecchi milioni. Non mancano gioielli di pregio, collane di perle autentiche, braccialetti ornati di smeraldi o brillanti. Alcuni di questi monili sono nella cassaforte da oltre un anno: non solo non si è presentato a cercarli il legittimo proprietario, ma neppure chi li aveva trovati por strada e consegnati (e che, in base alla legge, dopo un anno ha diritto ad entrare in possesso dell'oggetto).