L'omicida condannato a 29 anni di carcere

L'omicida condannato a 29 anni di carcere fi turpe delitto dei «protettóri» L'omicida condannato a 29 anni di carcere La sentenza: ha ucciso per contendere al rivale il diritto di sfruttare una sventurata Al giovane calabrese Carmelo Scrucl la Corte di Assise ha inflittola condanna a 20 anni di reclusione, 20 mila lire di multa, un mese diarresto. La sentenza lo ha ricono-sciulo colpevole di aver volontariamente ucciso Luigi Cacchi, di aver concorso con altri ad atti contro la maternità nella persona di Orlanda Gherra, di aver sfruttalo costei vivendo dei denari che guadagnava con la sua triste professione ed infine di aver portato fuori di casa un lungo coltello senza essere autorizzato. Il coltello con il quale colpi al cuore il Cacchi la notte del 16 ottobre 1056 in corso Vittorio dinanzi al bar Pia. Il p.m. dott. Riccardi aveva richiesto la condanna all'ergastolo, affermando che il suo delitto era stato dettato da motivi abietti e futili. Delitto abietto perché ha ucciso per contendere il diritto di i proteRuer" » la sventurata ragazza dimostrando una vile personalità ed un -rrndo di perversità tale da suscitc: il disi _.:zo. Questa aggravante la Corte ha escluso accettando la spiegazione data dai difensori avv. De Marchi e Murdaca. Lo Scruci riceveva due pasti al giorno ed aveva pagato l'albergo dal Cacchi perché non rivelasse alla polizia che Orlanda Gherra era ancora minorenne ed aveva falsificato la carta di identità. Uccidendo il Cacchi che cosa poteva sperare? Di finire in carcere e non di sostituire il rivale nella « protezione » della ragazza. I due giovani — che la difesa ha posto su un medesimo piano morale — erano in lite perché lo Scruci pretendeva di più per il suo silenzio ed il Cacchi voleva invece liberarsi di lui. Il dissidio portò alla lite ed, esacerbati gli animi, uno. più svelto, più deciso, uccise l'altro. Per Orlanda Gherra — accusata di atti contro la maternità — la Corte ha concesso il perdono giudiziale (come aveva chiesto il difensore avv. Segre), perché quando compi il reato non aveva ancora diciott'anni. Orlanda Gherra ora | lavora in una fabbrica e si è ri: messa sulla vita onesta. Il presi dente dott. Carron Ceva dopo aver |lctto la sentenza ha detto; «La . Corte vi ha teso una mano nella speranza che non dimentichiate il brutto passato. Ricordatevi che è meglio guadagnare meno, ma vivere onestamente ». Parte civile era stato l'avv. Guidetti Serra. Cancelliere di udienza il dott. Santostefano.