Formazione equilibrata

Formazione equilibrata Formazione equilibrata Roma, 1 luglio. La costituzione del Ministero di centro-sinistra è avvenuta in rispondenza all'annuncio che ne era stato dato. Diversamente da quanto avrebbe potuto temersi, e che di fatto altre volte era accaduto, la formula promessa non si è « svuotata » per via, nel cor so della delicata ricerca di!equilibri, dosaggi e compensazioni: la qualificazione che si può dedurre' dopo l'avvenuta distribuzione degli incarichi è, infatti, quella di un governo socialmente aperto alle esigenze che gli stessi elettori avevano indicato. La presenza di Segni, che fra i cosiddetti notàbili democristiani è fórse il più caratterizzato per i suoi orientamenti riformatori, ha un significato degno di rilievo. Il « fronte dei notabili » che avrebbe potuto costituirsi come opposizione dall'interno alla nuova équipe fanfaniana, ripetendo le esperienze compiute gli scorsi anni con la concentrazione degli ex-presidenti, perde in tal modo uno dei maggiori puntelli. Segni ritorna alla collaborazione con i social-democratici, della quale era stato sempre convinto assertore, e nelle sue funzioni di vicepresidente del Consiglio accresce prestigio al Governo. I due ministri senza portafoglio,-Giardina e Del Bo, sono considerati rappresentanti della sinistra: che facciano parte del Gabinetto nonostante Fanfani fosse poco propenso a nominare ministri senza portafogli, è un'ulteriore indicazione del carattere che si vuol dare al Governo. Così il passaggio di Bo dalle Partecipazioni statali al ministero dell'Industria è una conferma che la sua linea politica, tanto avversata durante la campagna elettorale dalla destra economica, continuerà abT essere seguita senza pentimenti od esitazioni. Sono, per il '' momento, , non molto chiari i motivi dello spostamento di Colombo al Commercio con l'estero, che si sarebbe ritenuto più consono alle attitudini di Ferrari Aggradi, il quale, invece, lo sostituisce all'Agricoltura: in ogni modo, qui interessa maggiormente il ' discorso sulle impostazioni generali governative, ed al riguardo è da notare che ad entrambi i ministri nominati vanno riconosciuti orientamenti progressivi. Considerazioni analoghe si possono fare sull'equilibrio che è stato raggiunto fra i due partiti alleati. I socialdemocratici hanno il controllo di varie posizioni chiave, dalle quali potranno esercitare una seria influenza su tutta la politica del Governo. Finanze, Partecipazioni statali, Lavoro e Previdenza, Poste e Telecomunicazioni costituiscono un insieme tecnico - economico del quale non può negarsi l'importanza. L'on. Preti, giustamente considerato come uno degli uomini politici dotati di maggiore iniziativa, non mancherà di applicarsi a fondo all'ammodernamento del nostro sistema tributario. Per quanto concerne Lami Starnuti, è notevole il fatto stesso che le Partecipazioni statali siano affidate ad un uomo della scuola socialdemocratica, così come è superfluo sottolineare che sia un altro ministro dello stesso partito, Vigorelli, ad assumere i problemi del lavoro. Il quarto incarico, quello delle Poste e Telecomunicazioni assegnato a Simonini, è venuto crescendo d'importanza in questi ultimi tempi: evoluzioni tecniche, sviluppo della radio, avvento della tv, hanno, difatti, trasformato quello che una volta era considerato la cenerentola dei Ministeri, in una delle strutture più de¬ licate e funzionali di ogni governo. Si possono concluderò le osservazioni di carattere generale annotando la presenza di un sindacalista attivo, come Fon. Pastore, alla direzione del comitato dei ministri per la Cassa del Mezzogiorno e le aree depresse. E' la prima volta che un sindacalista assume dirette responsabilità di governo, e in un settore così vasto e delicato, e anche questo è pertanto un elemento che contribuisce ulteriormente a

Persone citate: Del Bo, Fanfani, Giardina, Lami Starnuti, Pastore, Preti, Segni, Simonini, Vigorelli

Luoghi citati: Roma