Gronchi ha firmato i decreti di nomina dei nuovi ministri di Enzo Forcella

Gronchi ha firmato i decreti di nomina dei nuovi ministri Realizzato l'accordo Ira d.c, e socialdemocratici per v programma di centro-sinistra Gronchi ha firmato i decreti di nomina dei nuovi ministri Fanfani dirigerà anche gli Esteri - L'on. Segni vice-Presidente del Consiglio e ministro della Difesa - Andreotti al Tesoro, Medici al Bilancio, Preti alle Finanze - Si sen. Bo all'Industria ed il socialdemocratico Vigorelli al Lavoro - Oggi il giuramento al Quirinale - "Confido, dichiara il segretario della d.c, che il Parlamento ci accordi la fiducia consentendoci, malgrado le difficoltà, di poter corrispondere all'attesa del Paese,, dare la misura dell'evoluzione politica rappresentata dalla costituzione del governo Fanfani. Come governo per un programma di progresso senza avventure, com'era negli impegni elettorali della democrazia cristiana, questo è senza dubbio il più avanzato che si potesse esprimere nelle attuali condizioni politiche e parlamentari italiane. Naturalmente, oltre ai pronostici che si possono trarre dall'elenco degli uomini che ne fanno parte, oltre al valore che possono avere le enunciazioni programmatiche, le sole prove risolutive si otterranno dalle pratiche attuazioni del la¬ voro che esso sarà in grado di compiere. Potremo, quindi, meglio giudicarlo sul terreno prati co, sul piano di quella politica delle cose che da tante parti, anche avverse, si con tinua ad invocare. Sarebbe ingiusto, comunque, non for mulare sin d'ora un fiducia so auspicio, e non rivolgere un appello a tutti, ed in particolare ai meno lontani dalle posizioni di centro-sinistra, perché al governo sia concessa la possibilità di dar la prova effettiva di quel buon volere che per tanti indizi fin d'ora appare essergli proprio. , ■ Vittorio Gorresio degli «ex» (Fella, Sceiba', Zoli) che avrebbe potuto costituire una minaccia per la nuova formazione ministeriale e sottolinea quel carattere di « centro sinistra » che si è voluto dare al Gabinetto. Poiché insieme a Segni sono presenti anche Andreotti e Gonella, se ne può concludere che Fanfaiii è riuscito ad imbrigliare abbastanza strettamente l'opposizione interna della D.C. Anche la nomina dei due ministri senza portafoglio per la riforma burocratica ed i rapporti con il Parlamento è stata dettata da preoccupazioni di carattere interno. La sinistra d.c. aveva protestato per la ventilata esclusione di Del Bo e la mancata promozione a ministro di Sullo. Fanfani ha rimediato confermando Del Bo nell'incarico precedente e dando un incarico a Giardina, che è senatore, della « sinistra di base ». Una certa sorpresa ha provocato lo scambio di Colombo con Ferrari Aggradi all'Agricoltura e al Commercio estero. La collocazione «naturale» dell'uno sembrava nel ministero affidato all'altro. La spiegazione è che si pensa di attribuire al Commercio Estero, almeno in un primo momento, i problemi relativi all'istituzione del Mercato Comune, tra i quali è in gran parte l'agricoltura. Può essere ancora notata la esclusione di Mattarella, cui è stato certo fatale il noto passo del Cardinale in suo favore. Per il resto non ci si è trovati di fronte a sorprese dell'ultima ora. Su 20 ministri ve ne sono undici nuovi, che saliranno a 12 il 14 agosto quando entrerà in vigore la legge istitutiva del Ministero della Sanità, cui sarà preposto quasi sicuramente il sen. Monaldi. Dei nuovi, quattro sono socialdemocratici e sette (Fanfani, Segni, Pastore, Giardina, Ferrari.oAggracVi; Jgjw^WjJ $e. ..tjl'-ctii Lami Starnuti, Pastore, Giardina e Ferrari Aggradi sono assolutamente nuoVi da incarichi di ministri. Le «esclusioni» non sono molto clamorose e, ad eccezione di quella di Mattarella — rimasto in gioco Ano all'ultimo momento — erano già tutte, per un verso o per l'altro, scontate. Così quella di Tavlani, che aveva fatto sapere sin dal primo giorno di voler mettersi da parte, e quella di Pella, che aveva rifiutato la Difesa. Zoli era-escluso in partenza poiché la tradizione vuole che il Presidente del Consiglio uscente non faccia parte del nuovo ministero. Gui era stato nominato capo del gruppo parlamentare democristiano; Cassiani, Gava e Zotta completano l'elenco degli esclusi. Il nuovo governo terrà la sua prima riunione presumibilmente dopodomani. Si dovrà provvedere alla nomina degli Alti Commissari e dei Sottosegretari. I socialdemocratici hanno già indicato i loro: Ceccherini per i LL. PP. (ha ottenuto dal suo gruppo 20 voti), Bertinelli ai Trasporti (15 voti), Angri¬ sani all'Agricoltura (12 voti), Liipis all'Emigrazione (13 voti), Ariosto allo Spettacolo (16 voti). Per i d. c. si fanno i nomi di Bisori per la Presidenza del Consiglio, di Falchi per gli Affari Esteri, di Amatucci per il Tesoro, di Margherita Bontade per ie Pensioni di guerra, di Graziosi por il Commercio con l'estero. Il nuovo governo si presenterà al Parlamento martedì o mercoledì prossimo. La discussione sulle dichiarazioni programmatiche si svolgerà prima al Senato, poi alla Camera. Enzo Forcella

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