Mencini 1°, Fallarini 2° sul traguardo di Omegna

Mencini 1°, Fallarini 2° sul traguardo di Omegna Ottima corsa dei selezionati per il Tour Mencini 1°, Fallarini 2° sul traguardo di Omegna Buòna prova di Coppi - Baldini in ritardo DAL NOSTRO INVIATO Omegna, lunedi mattina. Circuito di Omegna, primo Nencini, secondo Kallarini, prendiamolo come buon augurio per l'ormai prossimo Tour, gli organizzatori della riuscita manifestazione probabilmente nemmeno si aspettavano tanto. Lia corsa, una delle tante in programma a funzionar da., coda al Giro d'Italia, nelle prime battute ha dato infatti, la impressione d'una passeggiata assolutamente tranquilla dei ventidue ciclisti ingaggiati che pedalavano stancamente a media da turista domenicale, nonostante le difficoltà del tracciato, un tracciato ben conosciuto, un tracciato completo, salita, discesa, pianura. L'ideale per suscitar lotta tra i corridori ed entusiasmo tra il pubblico. Ma ci voleva la buona voglia, e, a questo riguardo, i concorrenti componevano una tranquilla comitiva di amici, in marcia di trasferimento. I due fratelli Barale, ragazzi di casa, si davan da fare per suonare la sveglia, ma con scarsi risultati. Gismondi, verso un terzo di gara, si produsse in un « a solo » che stupì, prima ancora degli altri, lo stesso protagonista. Poi venne il turno di Boni ad agitar le acque. Quindi la cronaca diligente sottolinea al sedicesimo giro un allungo di Baldini, che passò da solo 11 traguardo suscitando un'ondata di evviva. Il tentativo di fuga della maglia rosa, però, non riuscì simpatico al resto della compagnia, che, in un paio di energiche sgroppate, piombò sull'emiliano. Ormai la battaglia s'era accesa, Baldini, forse senza convinzione, aveva scatenato una specie di « bagarre > formato ridotto. Schizzarono via Germano Barale, Fallarmi e Boni e, del plotone, solo Nencini e Gismondi, furon lesti a capire che quella era l'occasione buona. 1 cinque, a furia di pedalate rabbiose e violente, si trovarono in testa e raggiunsero l'accordo. Gli altri, tutti gli altri, pensarono al da farsi. Ci pensarono troppo, cosicché, quando una pattuglia (dove c'erano Maule, Chiarlone, Al bani e Bartolozzi, trascinati da un certo signor Fausto Coppi) si mise all'inseguimento era tardi, i cinque al comando non si lasciarono pescare più. La corsa aveva la sua fisionomia. Poche le novità sostanziali. Qualche particolare, se mai. Fantini, Padovan e Bonariva andarono ad unirsi al gruppetto di Coppi, senza vivificarne però l'andatura, mentre Baldini,'toccato dai fischi del pubblico che accusava l'emiliano di eccessiva rassegnazione, piantò il grosso dei ritardatari, buttandosi in una caccia piuttosto platonica, ma pur sempre efficace, se non altro per gli umori dei tifosi. Decisione allo sprint. Fallarmi in testa, Fallarini quasi certo del successo. Nencini che non ci sta, Nencini che, rasentando il pubblico, Bbuca fuori negli ultimi metri alla destra del novarese e gli mette davanti la ruota proprio sullo striscione del traguardo. Fallarini che si gira di scatto, quasi a chiedergli: « Ma che cosa diavolo combini? >. Nencini che ha un mezzo sorriso, all'insegna del « scusami, ma corsa è corsa». Ogni dubbio di «pastetta » va per l'aria. A VIS" Coppi ed i suoi compagni, a 3'35" Baldini, solo soletto, a 4'55" Filippi e Tognaccini. Gli altri si son persi per strada. Gran folla, felice e plaudente. >Jn buon Nencini ed un buon Fallarini ed è tanta manna con il Tour che si avvicina. Un Baldini' «di seconda mano >, un Baldini piuttosto giù di corda. Forse non sta benissimo di salute. Certi « forfaits > hanno una spiegazione logica. Meglio così, meglio una rinuncia al posto di una partecipazione misera al Giro di Francia. Meglio lasciar strada aperta a Nencini. H toscano ha il morale alle stelle. A vederlo così, c'è da sperar bene, insomma... Gigi Boccacini

Luoghi citati: Francia, Italia, Omegna