Tra il Galles e la Svezia (0-0) partita delle occasioni sfumate

Tra il Galles e la Svezia (0-0) partita delle occasioni sfumate Tra il Galles e la Svezia (0-0) partita delle occasioni sfumate DAL NOSTRO INVIATO Stoccolma, lunedi mattina. Questa può essere definita come la partita delle occasioni perdute, tante sono state le possibilità di segnare che le due squadre hanno avuto e poi sprecato. Delle due compagini la peggiore peccatrice in questo senso è stata quella di casa. La Svezia ha fatto, in quanto a situazioni buttate al vento, una collezione ricca e variopinta, un po' per precipitazione, un po' per caso e molto anche per merito dell'estrema difesa degli avversari coi quali avevano a che fare. Il Galles si è presentato in campo con un John Charles che assumeva la posizione di centravanti arretrato. Il che è stato, secondo noi, un errore. Perché se i gallesi avessero osato di più portandosi più decisamente all'attacco essi avrebbero molto probabilmente vinto l'incontro qualificandosi così senz'altro anch'essi per i quarti di finale. Per la Svezia, tenuti a riposo per ragioni precauzionali come già annunciato Hamrin, Gren, Mellberg, Liedholm e altri, gli italo-svedesi tornavano a salire a tre in numero essendo scesi in campo anche Selmosson, oltre a Gustavsson e Skoglund. Sobrio ed efficace come sempre l'atalantino Gustavsson e un po' lento e impacciato il laziale Selmosson, l'uomo più brillante in campo ha finito per essere l'interista Skoglund. Efficace a metà campo e nel portare avanti le azioni, Skoglund non è stato però affatto convincente davanti a rete, contribuendo notevolmente al fallimento finale degli attacchi svedesi. Per 1 gallesi rilevante è stato il lavoro fornito dalle due mezze ali, il biondo Allchurch — il democratico cristiano, come lo ha definito accanto a noi un italiano qui convenuto, perché il suo nome, tradotto letteralmente dall'inglese, è né più né meno che « tutto chiesa » — e il piccolo Hewitt. Nulla di ec- cezionale nell'ala sinistra Jones, trasferito recentemente per una grossa cifra al Tottenham Hotspurs. Eccellente il portiere Kelsey, dell'Alenai, I due fratelli Charles hanno compiuto lavoro utile come qualità e normale come quantità. Dei due tempi il primo è stato il più scadente. Nel corso del medesimo ambo le porte sono sfuggite per miracolo alla capitolazione quando i terzini, piazzati sulla linea, riuscivano a respingere in extremis palloni che erano fuori di portata del portiere e stavano per penetrare in rete. Il Galles migliorava in modo notevole la sua prestazione nella ripresa, riuscendo a condurre attacchi di buona fattura, senza però piazzare mai un tiro che veramente meritasse successo. I guardiani delle due reti non furono chiamati al lavoro se non per parate di ordinaria amministrazione o di media difficoltà. In tutto l'incontro le due difese sono apparse superiori ai due attacchi, che hanno potuto tenere facilmente a freno. La Sve zia non aveva nulla da perdere e faceva degli esperimenti per l'avvenire. Di perdere era invece il Galles ad avere timore: la malattia moderna, quella che fa strage in Italia e che va diffondendosi e con taminando anche il nord dell'Europa. Il Galles dovrà così disputare, se vuole entrare nel quarti di finale, uno spareggio contro l'Ungheria martedì prossimo a Stoccolma. Vittorio Pozzo