La cittadinanza di Lanzo al generale Albert della "Nato"
La cittadinanza di Lanzo al generale Albert della "Nato" La cittadinanza di Lanzo al generale Albert della "Nato" La solenne cerimonia del conferimento in municipio - Nobili parole dell'alto ufficiale in risposta al saluto del sindaco della città - Rappresentanti degli eserciti alleati alla manifestazione Lanzo Torinese, lunedì mattina (a. v.) Il generale di Corpo d'armata Alessandro Albert, di Torino, comandante delle forze terrestri dello scacchiere sud-europeo della Nato, ha ricevuto ieri la cittadinanza onoraria di Lanzo Torinese. Il conferimento era slato deliberato con voto unanime dal Consiglio comunale in riconoscimento delle benemerenze civili e militari dell'alto ufficiale e dei particolari vincoli di affetto che legano alla sua famiglia la popolazione della cittadina. Nel secolo scorso, uno zio del generale, don Federico Albert fondò a Lanzo un or; dine religioso e vi eresse vari istituti assistenziali. Un altro suo congiunto progettò con Amedeo Peyron il primo acquedotto della cittadina. L'illustre ospite, accompagnato dalla consorte, ha fatto il suo ingresso a Lanzo alle ore 10,30, scortato da un drappello di carabinieri motociclisti. Con lui erano il suo capo di S. M. gen. Scaramuzza e gli aiutanti capitano De Ramus, dell'esercito americano, e capitano Coppola, della fanteria italiana. Del seguito facevano inoltre parte gli alti ufficiali che rappresentano gli eserciti alleati presso il suo quartier generale, a Verona: l'americano Clarke, il francese Serafino, il greco Zalachoris, l'inglese Hancock e il turco Turkan In municipio — davanti al palazzo era schierato un reparto della divisione « Cremo- na ». che il gen. Albert coman- do anni addietro — erano a riceverlo il Consiglio corauna- le di Lanzo al completo e nu- merose personalità: il ,-oman- dante della regione militare nord-ovest gen. Lorenzotti, i rappresentanti del sottosegre tario alla Difesa e del prefet to, il sen. Sibille, il consigliere provinciale ing. Gambolò, il sindaco di Torino aw. Peyron, il presidente e i vice-presidenti del Consiglio delle Valli di Lanzo che sono pure sindaci di Pessinetto, Ceres, Groscavallo e Grosso Canavese. Vi erano inoltre un folto stuolo di ufficiali dell'esercito, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia, e le rappresentanze delle associazioni combattentistiche. Fra le uniformi spiccavano i grembiuli ni bianchi dì un gruppo di or fanelle dell'istituto Albert, gui date da suor Olimpia, madre generale delle suore albertine. Il sindaco di Lanzo, ing. Federico Albert, fratello del ge nerale, gli ha consegnato la pergamena del conferimento della cittadinanza dopo brevi, commosse parole con lo quali ha sottolineato che il Comune ha inteso rendere in tal modo omaggio a tutti i valorosi dell'esercito italiano, che mai si piegarono al nemico, come mai la cittadina cedette all'oppres sore. Il gen. Albert ha rispo sto porgendo un saluto ai combattenti di Lanzo immolatisi per l'Italia e al nostro nuovo esercito, soffermandosi sulla fraternità d'ideali e di animo cui è improntata la collaborazione con gli alleati. L'illustre ospite si è quindi recato a deporre una corona d'alloro al monumenti al Caduti, davanti al quale i militari italiani e stranieri hanno sostato a lun go in reverente omaggio. Col fratello ing. Federico, sindaco di Lanzo, e col senatore Sibille, il generalo Albert si reca al monumento ai Caduti
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