La folla assale gli sbarramenti per assistere a Napoli-Juventus

La folla assale gli sbarramenti per assistere a Napoli-Juventus TUMULTI ALL'INGRESSO DEL VOMERO La folla assale gli sbarramenti per assistere a Napoli-Juventus Sette ieriti gravi e quaranta leggeri - Nella ressa paurosa sono rimasti tra" votii un ragazzo di sedici anni, due sportivi quarantenni, due ufficiali dei carabinieri e altrettanti agenti - Aperta un'inchiesta uiiiciale - l biglietti ialsi messi in vendita dai truffatori sono la causa dei gravi incidenti? Diil nostro cóVris/ionUcnt Napoli, lunedì mattina. L'eccezionale atmosfera di attesa che ha preceduto la partita Napoli-Juventus, per poco non ha trasformato in tragedia quello che è stato uno dei più emozionanti avvenimenti sportivi dell' anno. Quando la folla, spinta da una passione non. più controllata si scatena, tutto è possìbile e non pauroso, seppur abbastanza grave data la natura dei fatti', si può dire il bilanciò dello scontro avvenuto fuori dello stadio partenopeo. Migliaia di spettatori volevano entrare nel campo, ma le forze di polizia mandate sul posto con l'incarico di impedirlo si sono opposte con energia: sette sono stati i feriti gravi e una quarantina i leg-. gerì, compresi i contusi. Gli incidenti, come abbiamo detto, sono avvenuti prima della partita e fuori dello stadio, perciò indipendentemente dalla passione e dall'eccitamento che poi ha suscitato la gara. Che cosa sarebbe avvenuto, ci si può domandare, se per caso l'arbitro o ler fasi del gioco avessero surriscaldato maggiormente gli aninvf dei tifosi, alcune migliaia dei quali si erano sistemati persino attorno al recinto di giuoco f Ora una inchiesta del Ministero degli Interni dovrà accertare le responsabilità: se — come dice l'A. C. Napoli — la polizia ha mal disciplinato l'afflusso del pubblico ordinando la chiusura dei cancelli dello stadio quando ancora all'interno vi erano posti disponibili; oppure se la società sportiva ha messo in vendita un numero di biglietti superiore ai posti disponibili; e, infine, se qualcuno ha approfittato dell'occasione per falsificare biglietti. Noi ci limiteremo a descrivere gli incidenti come sono avvenuti e gli episodi che li hanno preceduti nei giorni scorsi. Enorme e spaventoso il corteo del pubblico verso il V'ornerò sin dalle nove del mattino: colonne di tram, filobus, autobus, torpedoni. Tutta la regione e molte altre limitrofe avevano' riversato a Napoli i loro appassionati del calcio. La Questura, per l'occasione, aveva predisposto un servizio speciale onde disciplinare l'afflusso del pubblico al campo. Dentro e fuori dello stadio, schiere di agenti e caI rabinieri formavano barriere I quasi insuperabili. Ad un cer¬ to punto, potevano essere le 13,30, il vice questore Eduardo Fusco, dirigente il servizio d'ordine, avvertito dai suoi funzionari e dagli stessi addetti dell'Associazione Calcio Napoli che nell'interno dello stadio non v'era più posto, decideva di far chiudere 1 cancelli. Si temeva un disastro, poiché per l'occasione erano state allestite nuove e provvisorie tribunette in legno sorrette da tubolari in ferro, e queste non potevano certo sopportare un super-carico. Ma la folla che incessantemente giungeva nei pressi del campo e faceva ressa per entrare non poteva ascoltare- le ragioni degli agenti: molti di quanti aspettavano il permesso di entrare erano soci e abbonati dell'A. C. Napoli e non volevano rinunciare al privilegio di assistere al grande incontro. Una massa di almeno cinquemila persone sj trovò così ad urtare contro lo sbarramento degli agenti a cancelli chiusi. Si levarono proteste) urla, critiche alla società parteno- pea accusata di aver venduto un numero di biglietti superiore alla capienza dello stadio. Poi la marea si mosse e come un fiume in piena travolse le difese approntate dagli agenti. A questo punto la polizia ricevette l'ordine di caricare la folla. Nel tumulto generale ci rimisero i meno svelti ed i più deboli; decine di persone, specialmente i ragazzi e le donne, vennero spinti, cadde- ro a terra, alcuni furono calpestati da' quelli che li seguivano. Le urla dei feriti si confusero con gli ordini di chi cercava di mettere ordine. Intanto quelli che'si trovavano nelle ultime posizioni e non si rendevano ancora conto di quanto stava accadendo, continuavano a spingere accrescendo la confusione e i pericoli. Finalmente, quando il grosso della marea fu bloccato e la polizia riprese il sopravvento, a terra rimasero i feriti. Le autolettighe raccolsero il sedicènne Francesco Limatolo, da Arzano, svenuto e sanguinante; accanto a lui st trovava, con gli abiti laceri ed il volto trasformùi^ in una maschera di sangue, il quarantenne Enzo Ummarino. Entrambi vennero trasportati al < Cardarelli » e .ricoverati per choc emotivo nonché per le numerose ferite in varie parti del corpo. In un altro ospedale, al « Loreto », sono invece stati ricoverati il commerciante Mario Fienga di $0 unni, gli agenti di P.S. Antonio Chiu- sano e Giuseppe Merola, due ufficiali dei carabinieri, il capitano Mario Ancarpìa e U tenente Giulio Fissone. A questi sètte ricoverati, devono aggiungersi almeno una quarantina di persone che sono state medicate ai posti di pronto soccorso per contusioni o ferite leggere. Dalla paurosa mischia non meno di duecento persone sono uscite con gli abiti ridotti a brandelli e qualcuno privo di scarpe. Al termine dell'i assalto », uno dei cancelli era stato forzato, ma nell'interno dello stadio,' per fortuna, la folla veniva disciplinata. '"'olendo ricercare le cause d li incidenti, oltre ndturalnte all'importanza della partita e alla passione che ieri animava i tifosi napoletani, bisogna tener conto di . altri avvenimenti che nella stessa giornata hanno impegnato le forze di polizia impedendo di rinforzare maggiormente il servizio allo stadio: e cioè la domenica preelettorale nella quale si sono svolti numerosi comizi politici e specialmente la coincidenza dell'ingresso in, città del nuovo arcivescovo S. E. mons. Alfonso Castaldo che prendeva ufficialmente possesso della diocesi. Numerosa folla ha accompagnato il presule, obbligando la questura a sistemare lungo il passaggio del corteo un buon numero di agenti. Durante là settimana però, già si erano avuti i segni delle proporzioni che ieri avrebbe assunto l'affluenza del pubblico allo stadio del Vomero: le vetrine di un caffè incaricato della vendita dei biglietti erano state sfondate nella ressa e altri locali avevano dovuto ricorrere all'intervento della « Celere » e rinunciare alla vendita pur di evitare spiacevoli sorprese. Un episodio che però più di ogni altro può illuminare l'atmosfera in cui è vissuta la vigilia di questa partita è costituito dal bagarinaggio: i posti di tribuna numerata si vendevano a diecimila lire; quelli di « distinto » a sei. E la vendita dei biglietti è proseguita sino a poche ore dall'incontro, quando già si sapeva che i >,o mila posti dello stadio erano ormai esauriti. L'inchiesta ministeriale accerterà sicuramente se esistono responsabiZifà da parte degli organizzatori della partita o se, invece, come è più probabile e augurabile, soltanto la coincidenza dei tre avvenimenti nella stessa giornata o la passione della folla ha provocato gli incidenti. c. g. t Vno spettatore ferito nella calca portato fuori dèi' campo al Vomero, (Telefoto)

Persone citate: Alfonso Castaldo, Antonio Chiu, Cardarelli, Durante, Eduardo Fusco, Enzo Ummarino, Giulio Fissone, Giuseppe Merola, Mario Ancarpìa, Mario Fienga

Luoghi citati: Arzano, Napoli