Nessuno osa dire alla bella Soraya che lo Scià ha firmato il divorzio

Nessuno osa dire alla bella Soraya che lo Scià ha firmato il divorzio E' calato il sipario sulla romantica vicenda di Teheran Nessuno osa dire alla bella Soraya che lo Scià ha firmato il divorzio L'ex-imperatrice, a Colonia, pensa di recarsi a Roma per acquistare naovi vestiti - Riceverà «una tantum» circa 200 milioni di lire, più una pensione di 2 milioni e mezzo al mese (che perderà in caso di un nuovo matrimonio) Nostro servizio particolare Teheran, lunedì mattina. Il Ministro della Giustizia] dell'Iran, accompagnato dal brigadiere generale Nematollah Nassirì, comandante della Guardia imperiale, è in viaggio per Colonia. Nella borsa fregiata del distintivo dei corrieri speciali dello Scià di Persia egli custodisce i documenti ufficiali relativi allo scioglimento del matrimonio del Sovrano con la bella Soraya Isfandiari La firma dello Scià e l'apposizione dei sigilli del notaio della Corona hanno costituito ieri l'ultimo atto della vicenda matrimoniale cominciata sette anni or sono e conclusasi il li, marzo con il comunicato del « Consiglio degli Anziani » con il quale si rendeva nota la decisione del Sovrano, accettata dalla venticinquenne imperatrice, di separarsi dalla consorte a causa della mancanza di figli. Il sipario è dunque calato sulla vicenda che ha appassionato il mondo ed ha commosso il popolo di Persia, fino a far pensare che esso non si sarebbe assoggettato alla decisione della Corte e avrebbe chiesto allo Scià, di tornare sulla sua decisione. Una personalità della Corte, molto vicina a Beza Pahlevi ha dichiarato che l'Imperatore ha già fatto spedire all'ex-sovrana gran parte dei gioielli assegnatile nell'atto di diuo.zio e che la rimanenza sarà inviata a Colonia nei prossimi giorni. In un allegato alla dichiarazione ufficiale di divorzio, a quanto si è appreso, sono contenute le disposizioni economiche impartite da Mohamed Reza Pahlevi per assicurare il futuro della ex-moglie. Soraya riceverà una tantum la somma di 10 milioni di rials (circa 200 milioni di lire italiane) ed una pensione vitalizia men- o a i e e a o i a d l a mr) n- a o hi sile di due milioni e seicento- mila lire italiane. Fonti solita-1mente bene informate affermano però che lo Scià avrebbe disposto anche il versamento di un assegno mensile di importo imprecisato da pagarsi con i fondi personali del sovrano. Com'è noto, Soraya potrà fregiarsi del titolo di Altezza Imperiale, ma non potrà continuare ad usare il cognome Pahlevi. Si è anche appreso che nessun divieto di nuove nozze è siato fatto all'ex-imperatrice, ma se si sposerà di nuovo perderà la pensione mensile, pur conservando il titolo imperiale, gioielli ed assegno « una tantumy. Negli ambienti occidentali di Teheran si ricorda oggi cÉe in occasione del precedente divorzio delio Scià dalla prima moglie, sorella dell'allora re d'Egitto Faruk, era stato fatto divieto all'ex-imperatrice Fauzia di contrarre nuove nozze. Al divieto l'exsovrama obbedì solo per alcuni mesi, ma poi sposò un colonnello dell'esercito egiziano, con il quale vive felice. Altrettanto disposo a suo tempo anche Faruk, quando divorziò da Narriman, ma anche quest'ultima si è tranquillamente risposata. A Colonia ancora stamani Soraya non aveva saputo della firma dei documenti del divorzio. Un funzionario della Ambasciata iraniana, a chi gli chideva se l'avrebbe informata, ha risposto: < Oh, no. A nessun costo. Non ne avrei mai il coraggio. Sono certo che Soraya spera ancora che lo Scià torni sulla sua decisione ». Per la verità secondo eminenti studiosi di diritto coranico da noi interpellati, il divorzio non è ancora definitivo: trattandosi dì « ripudio semplice» (cioè la dichiarazione di voler divorziare è stata resa una sola e non tre volte, come nel « ripudio triplo >} lo scioglimento del legame matrimoniale diverrà definitivo soltanto dopo tre mesi e cinque giorni dalla firma degli atti. La bellissima ex-imperatrice avrebbe voluto passare le feste di Pasqua, in Svizzera, ma ha 1 cambiato parere all'ultimo momento ed è rimasta a Colo nia con i genitori. Del resto la Pasqua non ha pei lei alcun significato religioso. Figlia di un iraniano di religione musulmana « eretica» e di una tedesca convertitasi all'Islam, anche Soraya è maomettana. Sembra che Soraya abbia deciso di recarsi tra qualche giorno a Saint Moritz, ma è stato categoricamente smentito che l'ambasciatore Esfandiari, padre dell'ex-sovrana, abMa fatto cercare ville sulla riviera italiana o in località montane dell'Italia settentrionale. Dopo il soggiorno in Svizzera è però possibile, secondo le voci ohe circolano anche a Teheran, che Soraya vada a Roma, dove si rifornirebbe del guardaroba necessario per un viaggio, da lei già progettato, in Sud Africa. a. s.

Persone citate: Esfandiari, Faruk, Mohamed Reza Pahlevi, Nematollah Nassirì, Pahlevi, Soraya Isfandiari