Elettricista ucciso dalla corrente immessa per un errore sulla linea
Elettricista ucciso dalla corrente immessa per un errore sulla linea Elettricista ucciso dalla corrente immessa per un errore sulla linea La forza era stata tolta perché potesse riordinare i Ali • La disgrazia alla "Magnani e Tedeschi,, di Cafasse (Nostro servizio particolare) Cafasse, 27 giugno. Un malinteso durante una comunicazione telefonica è stato fatale ad un elettricista. Lo sventurato è rimasto ucciso da una scarica a otto metri d'altezza, per la prematura immissione della corrente nei cavi. Vittima del tragico infortunio il trentatreenne Michele Perotti, che abitava a Flano in via Torino con la giovane moglie Angelina Bussone e la loro figlia Albertina, di 7 anni. Il Perottl era elettricista presso la tessitura « Magnoni e Tedeschi » di Cafasse. Oggi pomeriggio, verso le 16, con alcuni compagni di lavoro e il capo-reparto Gabriele Appendlno, l'elettricista era uscito dallo stabilimento per rimuovere i rami che il vento aveva scagliato sul fili della linea a duemila volt che porta l'energia alla fabbrica. Prima di iniziare la delicata operazione il tecnico addetto alla centrale elettrica — che si trova a circa un chilometro di distanza dallo stabilimento — aveva ricevuto per telefono l'ordine di togliere la corrente. Alle 18 — ora in cui finisce 11 turno di lavoro — quasi tutta la linea era stata ripulita Restava da rimuovere qualche fronda appesa ad uno dei pali di sostegno, In località Drovetto nel pressi dell'abitato di Cafasse. Il Perotti decise di completare l'operazione. a o a i. o n o a i gi n il o oa a rdi e e ra idi e ta e li tamPochi attimi dopo, la sciagura. L'Appendino e l'agricol tore videro una vampata, udi rono un urlo straziante. Il Perotti, investito da una scarica tremenda, si era abbattuto all'indietro rimanendo appeso per i piedi, testa all'lngiù, ai ramponi infissi nel legno. I carabinieri, in base alle prime indagini sulla disgrazia, avrebbero accertato che la morte del Perottl è stata la conseguenza — come abbiamo detto — di un fatale equivoco, Il tecnico dello stabilimento (che è in contatto telefonico, per mezzo di una linea interna, con la centrale elettrica), avrebbe visto rientrare poco dopo le 18 alcuni elettricisti che facevano parte della squa dra del Perotti. Ritenendo che l'operazione di ripulitura dei cavi fosse conclusa, il tecnico avrebbe chiesto per telefono al suo collega addetto alla centrale: «Quando ridai la corrente? ». L'altro — scambiando la voce del tecnico per quella del capo-reparto Appendino, unico autorizzato a far togliere o reinserire l'energia nella linea — pare abbia capito: «Ri dai la corrente », e si affrettò ad eseguire l'ordine. E' l'ipotesi più probabile, ma si attende conferma degli interessati. I carabinieri, fino a questa sera, non avevano potuto rintracciare il tecnico della tessitura e l'addetto alla centrale. _ | g. I.
Persone citate: Angelina Bussone, Appendino, Drovetto, Magnani, Magnoni, Michele Perotti, Perotti
Luoghi citati: Cafasse
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