I venti punti concordati tra la d.c. e i socialdemocratici

I venti punti concordati tra la d.c. e i socialdemocratici I venti punti concordati tra la d.c. e i socialdemocratici Roma, 27 giugno. Ecco i venti punti del programma governativo, approvati dalla d.c. e dal p.s.d.i.: 1) Libertà civili e autonomia dello Stato: adempimento di tutte le norme costituzionali; eliminazione delle norme di carattere fascista; osservanza degli impegni nascenti, per le parti contraenti, dal Patti lateranensi a garanzia della pace religiosa; difesa dell' autonomia dello Stato e delle convinzioni politiche e religiose di tutti i cittadini. 2) Strutture costituzionali: ordinamento della presidenza del Consiglio e dei ministeri; presentazione delle norme per l'attuazione del referendum; legge sindacale; graduale attuazione dell'ordinamento regionale (speciali adempimenti costituzionali per la Sardegna e per la Valle d'Aosta; soluzione dei problemi della regione Trentino-Alto Adige; istituzione della regione Friuli-Venezia Giulia; completamento degli studi relativi al finanziamento e alla costituzione delle altre regioni). 3) Funzionalità del Parlamento: riforma del Senato ed equiparazione della durata delle due Camere; adeguamento delle forme di controllo amministrativo e parlamentare del bilancio statale. 4) Garanzie per la giustizia amministrativa e tributaria: attuazione del contenzioso tributario. 5) Pubblica amministrazione: revisione del testo unico della legge comunale e provinciale; revisione della legge elettorale provinciale; riforma della finanza locale; misure straordinarie per correggere le situazioni deficitarie esistenti. 6) Moralizzazione della vita pubblica: lotta contro ogni forma di corruzione; controllo parlamentare delle gestioni fuori bilancio; rigida applicazione delle norme sulle incompatibilità. 7) Piano pluriennale per la scuola: istruzione obbligatoria e gratuita dai 6 ai 14 anni; istruzione professionale gre-, tuita dopo il quattordicesimo anno; borse di studio per agevolare la frequenza nelle scuole superiori ■ e universitarie; edilìzia scolastica. 8) Ricerca scientifica: contributi dello Stato alle università e ad altri istituti di ricerca, agevolandone l'integrazione con contributi privati ammessi con detrazione dal reddito tassabile. 9) Lavoro, occupazione e reddito: riconoscimento giuridico della efficacia « erga omnes> dei contratti collettivi di lavoro, senza menomazione della autonomia e della libertà dei sindacati, tutela dei lavoratori non protetti da contratti collettivi. 10) Previdenza, sanità e assistenza: riforma progressiva del sistema previdenziale (miglioramento delle prestazioni e semplificazione delle procedure), istituzione del Ministero della Sanità, riordinamento legislativo, amministrativo e tecnico della amministrazione pubblica. 11) Iniziativa privata e pubblica: garanzie di libertà alla iniziativa economica privata e presentazione di una legge che difenda il mercato dai monopoli e delle catene finanziarie; riforma dell'Irl e dell'Eni (ripartizione dei compiti fra i due enti; controllo delle gestioni nel quadro di un indirizzo che garantisca il rispetto di criteri economici e consenta un programma di sviluppo, subordinato ad autorizzazione di legge per quanto riguarda nuove iniziative; inquadramento delle imprese a prevalente gestione statale in apposita associazione sindacale; partecipazione dei lavoratori di esse ai benefici dell'accrescimento di produttività). 12) Risorse ed energia: favorire l'afflusso di capitali per la utilizzazione delle energie e delle ricchezze naturali; ricerca razionale e utilizzazione coordinata anche nel quadro dell'Euratom di tutte le fonti ed impianti di energia; impegno a concentrare in un ente pubblico tutte le imprese statali o a prevalente partecipazione statale che attendono alla ricerca, alla produzione, alla distribuzione di energia di qualsiasi origine ecc. 13) Lavori pubblici: politica generale dei lavori pubblici, dei trasporti, delle telecomunicazioni diretta a completare e ad aggiornare tutte le infrastrutture e i servizi generali, indispensabili allo sviluppo economico. 14) Mezzogiorno e aree depresse: coordinamento degli investimenti privati e pubblici per - intensificare il ritmo di sviluppo del Paese; rinnovamento della Cassa del Mezzogiorno; coordinamento della azione dei vari ministeri ed enti per intensificare la politica di sviluppo del Sud e delle zone depresse. 15) Agricoltura: piani sìstematici di bonifica, miglioramenti obbligatori a termine ed esproprio per gli inadempienti; proroga dell'attuale regime di blocco in materia di contratti agrari e provvediménti per lo sviluppo della proprie¬ tà contadina, specie nelle zone latifondistlche, in quelle mezzadrili e nelle zone depresse montane. 16) Edilizia popolare: attuazione di un vasto programma pluriennale di edilizia popolare; disciplina della utilizzazione delle aree fabbricabili; controllo sulla produzione e sui prezzi dell'industria cementiera, ecc. 17) Commercio e consumi: disciplina dei problemi dell'avviamento e dell'approvvigionamento delle aziende commerciali; regolamentazione dei mercati generali; eliminazione degli ostacoli fiscali e amministrativi allo sviluppo del commercio. 18) Fisco, moneta e finanza: difesa della moneta; soppressione dei servizi superflui; contenimento delle spese improduttive ; severa repressione delle evasioni fiscali; progressività nella tassazione diretta; discriminazione fra consumi necessari e voluttuari ai fini della imposizione diretta; impegno a non infrangere i principi cui si ispirò l'art. 17 della legge Tremelloni. 19) Politica europeistica: azione propulsiva per favorire l'uniflcaziume europea; applicazione dei trattati della Ceca, dell'Euratom e del Mec. 20) Politica per la pace, la sicurezza e il disarmo: attiva partecipazione alla Alleanza Atlantica (fondamentale strumento per la difesa e la garanzia della libertà, della prosperità e della pace nella sicurezza) e impegno a svolgere un'azione rivolta a conseguire, nella permanente e preventiva consultazione politica, unità di intesa fra tutti eli alleati sui problemi di comune interesse; azione per concorrere efficacemente, secondo la vocazione italiana alla pace nella giustizia, ad allargare l'area della libertà, particolarmente nel Mediterraneo, e a raggiungere efficaci accordi di disarmo controllato.

Luoghi citati: Friuli, Roma, Sardegna, Valle D'aosta, Venezia Giulia