La giumenta porta il cadavere dell'ucciso sulla soglia di casa della vecchia madre

La giumenta porta il cadavere dell'ucciso sulla soglia di casa della vecchia madre Tragico episodio in Sicilia che ricorda il dramma della "Cavalla storna,, La giumenta porta il cadavere dell'ucciso sulla soglia di casa della vecchia madre La donna ha trovato il corpo insanguinato del figlio sul fondo del carretto - La vittima è stata fulminata con una scarica di pallettoni per una vendetta collegata ad una paurosa serie di assassini (Dal nostro corrispondente) Palermo, 26 giugno. Con un colpo di fucile caricato a < lupara » è stato ucciso, sulla stradale di Tommaso Natale, Giulio Cracolici, di 58 anni, coniugato e padre di due figli. La rosa di piombo gli ha fracassato e spappolato il cranio. L'assassino ha atteso la vittima stando in agguato dietro una siepe che delimita un appezzamento di terra coltivato a fiori, a circa cinquanta metri da un passaggio a livello. Il Cracolici era solila recarsi tutte le mattine, a bordo di un carro trainato da una giumenta, dalla sua abitazione di Tommaso Natale nella vicina niiiiiininiiiiiinniiiniiiniiiiiiniiininiiininiii borgata Cardino, dove abita la sua vecchia madre, Provvidenza, di 80 anni, e dove vivono anche altri suoi parenti, fra i quali uno che gestisce un negozio- da barbiere. Quando sta-\bmane il carro giunse davanti al-\Rl'ingresso della villa del notaio\cinCrol'aceTanteri, l'assassino è sbucato fra gli oleandri fioriti e le verdi siepi dove s'era nascosto, ha imbracciato il fucile e ha fatto partire un colpo da una distanza di circa otto metri. Il costone roccioso che degrada verso valle ha ingigantito l'eco della fucilata e alcuni cani delle ville vicine hanno cominciato ad abbaiare. Il Cracolici, raggiunto alla testa dai proiettili, si è accasciato sul fondo del carro e la giumenta si è impennata. Poi, il quadrupede, abituato a fermarsi circa duecento metri più avanti, dove tutte le mattine il Cracolici sostava per salutare i parenti, senza alcuna guida ha ripreso il tragitto. Trainando il carretto sul quale giaceva il cadavere, è andata a fermarsi davanti all'abito zione della madre dell'ucciso. Questo particolare ricorda in modo impressionante il tragico episodio narrato da Giovanni Pascoli nella Cavallina storna. La povera vecchia è stata la prima a vedere il corpo del figlio steso sul fondo del carro, con il capo sfracellato. Alle disperate urla della madre dell'ucciso sono subito accorsi gli altri parenti e quindi è sopraggiunto un maresciallo dei carabinieri, che aveva già sentito l'eco della fucilata. Ili maresciallo, aiutato dal conta-i dino trentunenne Francesco] Ferrante, si è subito premurato di dar soccorso al Cracolici Ma ormai nulla vi era piii da scGguSdapcPcttapsgletmGr2siMLpfare: egli era stato fulminato ■ tdalla fucilata; la violenza dei jl'pallettoni, sparati a breve di- pscmgstanza, gli aveva fratturato In base del cranio. Il carro insanguinato e la giumenta sono rimasti piantonati nei pressi]- dell'abbeveratoio in attesa de-|Pgli accertamenti di legge. B'llaj„ì.i„*„ _-„.» ? I do iniziato un vasto rastrel-\ lamento nelle campagnele lun-icgo 1 sentieri delle colline in-1 ttorno. i oMentre fervono le ricerche : Mdell'assassino, la polizia ed illcarabinieri tentano di stabilire ! rin via indiziaria le probabili]dresponsabiZifd, riandando a ri-li troso sulle insanguinate tappe] (di una catena di delitti com piuti nella zona. E' una catena che ormai dura da vari mesi, da quando cioè venne ucciso a Resuttana Colli, il 25 novembre del 1957, l'agricoltore Francesco Riccobono, di 56 anni. Per tale delitto vennero tratti qgddltbls \bre del 'SS. Dopo Francesco \Ricccuono venne assassinato \con due fucilate il 10 febbraio in arresto e denunziati Isidoro Cracolici e Salvatore Lo Cicero, entrambi imputati pure dell'assassinio del contadino Francesco Viola, ucciso nel novem- a n scorso in cima a una cpllina, Giulio Cracolici, di 24 anni, cugino della vittima di stamane. Quindi nello scorso marzo uno dei fratelli dell'arrestato Salvatore Lo Cicero, Giuseppe, di 34 anni, venne fatto segno a colpi di fucile e scampò per puro caso: le pallottole gli fracassarono una gamba. Infine fu la volta di Michele Pedone, di 49 anni, ucciso a colpi di arma da fuoco la notte dello scorso 4 giugno mentre rincasava a Sferracavallo a bordo della sua automobile proveniente dalla vicina Cinisi, dove gestiva un cinematografo. Anche per tale delitto le indagini sono state orientate verso l'ipotesi che a commetterlo siano stati i cugini Gaetano e Niccolò Riccobono, rispettivamente di anni 25 e 29, entrambi latitanti sin dallo scorso anno in seguito all'as¬ iMiiiMiiiiiiiiiiiMiiiiiiimiiiiniiiiiiiiininiiiniii sassinio di Giulio Cracolici, intimo amico del Pedone. Stamane è stato ucciso un altro dei Cracolici: pure amico del Pedone " cugino li Giulio Cracolici. I sospetti naturalmente si addensano sulle spalle dei due cugini Riccobono. La vittima di stamane è la sesta della trista serie di crimini. , , r. a.

Luoghi citati: Palermo, Resuttana Colli, Sicilia