Il francese Darrigade vince di forza a Ganti sui compagni di fuga Hoevenaers e Pianckaert

Il francese Darrigade vince di forza a Ganti sui compagni di fuga Hoevenaers e Pianckaert Veloce inizio del "Tour,, ad una media di oltre 40 km. orari Il francese Darrigade vince di forza a Ganti sui compagni di fuga Hoevenaers e Pianckaert E' il terzo anno consecutivo che il vincitore s'impone nella prima tappa - Il nostro Brenioli è giunto quinto a V17" dai primi - Condotta guardinga della squadre, italiana - Malumore nella rappresentativa francese (Dal nostro inviato speciale) Gami, 2ri giugno. Darrigade è puntuale agli appuntamenti, il biondissimo *Dedè » della squadra nazionale di Francia di solito non ama mancare il colpe alla prima tappa del « Tour ». La maglia gialla n. 1 gli fa particolarmente gola; l'ha conquistata nel '56, l'ha riconquistata nel '57, ha rifatto oggi centro nel '58 sul traguardo della Bruxelles-Gand. Non sappiamo però se la sua legittima soddisfazione sia condivisa al cento per cento dal resto della sua compagine: perché, insieme a Darrigade, e con un paio di minuti di vantaggio sul grosso del gruppo, si sono affacciati allo striscio .e due belgi, Hoevenaers e Pianckaert, due di quegli uomini cioè che in un « Taur> fanno paura, capacissimi come sono — specie Hoevenaers vincitore del G. P. Ciclomotoristico delle Nazioni — di introdursi quasi di soppiatto nelle posizi07ii di testa della classifica e di resistere poi alla controffensiva altrui. E' presto, comunque, per anticipare conclusioni; per oggi c'è solo da constatare come il giro di Francia non abbia tardato a rispettare le sue tradirzioni, tradizioni di svegli tentativi di fuga e di medie alte, con gli «assi» spesso alla finestra, impegnati in « assaggi » cauti nella forma, ma decisi nella sostanza. La strada, del resto, pur se piana dal primo all'ultimo chilometro, si prestava ai tentativi lungo i frequenti tratti di « pavé » e, quando ad un certo punto s'è messa di ■mezzo anche la sorte, facendo ruzzolare Anquctil, allora è stato possibile assistere ad una vera e propria battaglia. Terminata, sarà bette dir subito, con il successo di Anquctil che, nella bagarre, pur penando non poco, è riuscito a non lasciarsi distanziare dai suoi rivali di maggior conto. Questa fase, la più interessante della giornata, ha preso l'avvio verso il 70° km. Fino a quel momento, la corsa aveva offerto solo qualche allungo di scarsa importanza e numerose forature, tra cui una toccata a Nencini, allunghi e forature conditi da una, malinconica pioggerella trasformatasi poi in un furioso temporale. All'uscita da Malines, proprio mentre l'acqua calava di violenza, scivolavano in tre, Anquetil, Letendre e Busto. Era il segno della lotta. Dal plotone schizzavano via Pianckaert e Debusmann e l'ardore dello slancio divideva il gruppo in due tronconi. Anquctil piombava senza eoecssiva fatica sul secondo troncone, ma doveva soffrire esattamente per l\ km. prima di riportarsi sulla pattuglia di testa che. nel frattempo, aveva ingoiato il belga e il tedesco fuggitivi. Scattava allora Nencini, da solo, ma la reazione era frenetica. Ed il giro innalzava le insegne del «tutti insieme». Ogni tratto di strada sconnes. sa costituiva però l'invito all'azione. Luitcn, Pommcr e Favero, raggiunti dagli attivissimi Darrigade, Planclcaert e Hoevenaers imbastirono infatti una nuova fuga, che mandò in testa, dopo forsennate rincorse, una trentina di uomini, tra cui Nencini. Bobet, Padovan. Baffi ed Adriacnssens. Era forse il momento buono per sferrare un attacco ad Anquctil e Bahamontcs, a Gaul, colti di sorpresa, ma vennero a mancare l'in- tesa ed il coraggio necessari. Il plotone tornò compatto, fin tanto che suonò l'attimo segnato dal destino. 115° km. una fora- tura di Gaul fornì l'occasioneper agitare le acque. I più pron- ti furano come al solito Hoeve-naers, Pianckaert e Darrigade,cui tenne compagnia un regio- .naie, Polo. ] I quattro per un po' furono 1 inseguiti, quindi l'energia di chi \andava a caccia calò di convin] zione. Qualche atleta isolato — ] tra cui Brenioli, che magari per farsi passare U timore dell'esor- dio si buttò in fuga~da solo — sprecò semplicemente il fiato. Te dvt€ TI quartetto pedalando d'amore e d'accordo tenne duro, lasciando per strada Polo, sfortunata vittima di una traditrice bucatura. In un ultimo pezzetto di € pavé », i due belgi cercarono a i o o di staccare Darrigade, ma il francese rispose con disarmante prontezza. E all'arrivo trionfò in modo netto, Hoevenaers sperò forse di sbarrargli il pas\so, ma fu battuto senza remissione. La classifica vi dice i risultafi pratici della bagarre accesasi nella fase finale. Sono risultati di poco conto, con i favoriti accreditati tutti con lo stesso tempo. Ma la giornata di inizio non ha tradito le aspct. tative. La squadra belga si è rivelata forte ed omogenea ed ha ottimamente piazzato due dei suoi uomini meglio preparati; la squadra italiana ha gareggiato in modo dol tutto onorevole, specie se si tien conto della gran percentuale di reclute che abbondano tra gli uomini di Binda; Gaul e Bahamontes hanno passato senza danni la prima delle dodici tappe di avvicinamento alle montagne; i francesi... per i francesi, gioie e dolori insieme. E' una jloia il trionfo meritato di Darrigade, sempre splendido di volontà; è un mezzo dolore la caduta di Anquctil, un mezzo dolore compensato dal fruttuoso inseguimento; è un dolore completo il eapitombolo di Forestier. che finito per terra in uno dei molti ruzzoloni della giornata, aggiungendo un brutto colpo su v.n polso già malandato, voleva oggi addirittura chiudere il capitolo delle sofferenze, con un ritiro che di certo avrebbe sollevato scalpore. Lo sfortunato ragazzo di Lione continua la gara, con l'« handicap » però di un fisico e di un morale in non buone condizioni: una preziosa freccia all'arco di Marcel Bidot. minaccia d'essersi ormai apuntata. E non siamo ohe all'inizio Domani lasciamo il Belgio, entriamo in. Francia. Da Gand a Dunkerqùe, per 158 km. La medesima « ricetta » di oggi. Pianura e. di tanto in tanto, « pavé ». La « ricetta » sicura per garantire nuova battaglia, regolato dall'offensiva dei belgi che vogliono strappare a Darrigade la preziosa maglia gialla. Gigi Boccacini André Darrigade taglia vittorioso il traguardo a Ganti precedendo Hoevenaers; lontano è Pianckaert (Telef.)

Luoghi citati: Anquctil, Belgio, Bruxelles, Francia, Lione