L'estradizione dell'arrestato forse possibile entro tre mesi

L'estradizione dell'arrestato forse possibile entro tre mesi L'estradizione dell'arrestato forse possibile entro tre mesi Un recente accordo Ira il nostro Paese e lo Stato sudamericano rende attuabile l'operazione - Il magistrato ba inviato gli incartamenti all'autorità venezuelana - Nulla di deciso per il processo (Dal nostro corrispondente) Milano, 26 giugno. Il sostituto procuratore della repubblica dott. SorlchelH, ha inviato oggi, tramite il nostro ministero degli esteri, all'autorità giudiziaria della Repubblica dei Venezuela, gli Incartamenti processuali che riguardano Enrico Cesaroni, il capo della banda di via Osoppo: il magistrato italiano'spera di poter ottenere l'estradizione del bandito entro 3 mesi, a meno che non subentrino elementi tali da indurre le autorità di Caracas a far accompagnare il Cesaroni alla frontiera, diretto in altra repubblica in Sud America La richiesta di consegna alla polizia italiana di Enrico Cesaroni avverrà in base all'art. B 2 di un trattato tra il Venezuela e l'Italia che fu redatto nell'agosto 1930 ed entrò In vigore l'anno successivo. L'articolo in parola prevedeva l'estradizione tra i due stati dei delinquenti comuni che già fossero stati condannati ad una pena detentiva o a carico dei quali figurasse mandato di cattura per un reato comportante la reclusione a più anni di carene. Durante la guerra, e nel periodo successivo, tale trattato fu però tacitamente abrogato, nel senso che ad esso, da parte delle autorità venezuelane, non fu dato più nessun valore, tanto che furono negate le estradizioni di numerose persone che avevano del conti in sospeso con la giustizia italiana; solo lo scorso anno, con un nuovo accordo fra i due Paesi, la antica convenzione acquistò nuovamente valore. Intanto 1 legali di tutti gli altri banditi che si trovano già in carcere in attesa di essere processati, hanno chiesto un rinvio del giudizio che avrebbe dovuto essere celebrato 11 1° luglio in Corte d'Assise; una decisione in tal senso potrà es sere presa solo la settimana entrante nel corso di una riu¬ nione al Palazzo di giustizia cui parteciperanno gli 8 giudici popolari — 4 uomini e 4 donne — che verranno sorteggiati alla fine di questa settimana. Gli imputati che dovranno rispondere di 68 capi d'imputazione, saranno, oltre al Cesaroni, Ugo Ciappina, Ferdinando Russo, Luciano De Maria, Arnaldo Bolognini, Arnaldo Gesmundo, Giovanni Berni, Romano Perego, Vittorino Magro, Ermenegildo Bosi, Libero Malaspina, Andrea Zanotti, Antonio Signa, Filippo e Mauro Cusanno, Giorgio Puccia e Domenico Sorasio oltre al pugile Eros Castiglionl tuttora latitante. Altre 7 persone sono imputate a piede libero per ricettazione e favoreggiamento. I testimoni citati sono 87; 11 collegio di difesa sarà composto di' 22 avvocati. La moglie di Enrico Cesaroni, la signora Argira Migliorini, ha provveduto oggi a nominare un legale di fiducia del marito, scegliendo l'avvocato Olimpio Viani. Il legale, interpellato dai giornalisti, ha dichiarato stasera che l'arresto di Enrico Cesaroni è un fatto nuovo nella situazione processuale. «L'imputato finora " irreperibile " non è più tale e il processo non potrà essere fatto senza la sua chiamata a comparire nell'aula della Corte d'Assise di primo grado, che giudicherà gli imputati della banda di via Osoppo». , „ „ la c. m.

Luoghi citati: Caracas, Italia, Milano, Sud America, Venezuela