Un Industriale muore sull'autostrada nell'auto schiacciata contro un pilastro

Un Industriale muore sull'autostrada nell'auto schiacciata contro un pilastro Sciagura sotto la. pioggia ai cavalcavia di Jbeinl Un Industriale muore sull'autostrada nell'auto schiacciata contro un pilastro Nell'urto la macchina si è piegata in due tronconi; il guidatore fuori pericolo - Un motociclista si uccide a La Loggia durante un sorpasso - La ruota di un camion si stacca e investe un'auto Un impressionante incidente si e verificato sull'autostrada: una macchina è andata a schiantarsi in piena velocità contro un pilastro e dei due occupanti uno è deceduto sul colpo, l'altro ha riportato lesioni non gravi ma una preoccupante scossa nervosa. L'incidente è accaduto poco dopo le 16, mentre la pioggia cadeva fitta. Un'« Alfa Romeo 1900 » color burro, targata Milano 328539, dopo la breve sosta al casello di Settimo era partita ad andatura sostenuta in direzione della città lombarda. Al volante era il trentaquattrenne Gino Gatti, dirigente industriale e domiciliato a Milano in via Doria 28. Accanto a lui sedeva il proprietario della macchina, l'industriale cinquantenne ing. Enrico Bestetti, anche egli residente a Milano in via Cassola 54. La pioggia e l'asfalto viscido sconsigliavano le forti velocità; ma fidando nella tenuta di strada e nella potenza di freni il guidatore dell';: Alfa» procedeva, come abbiamo detto, ad un'andatura discreta. La sciagura avvenne a circa 8 chilometri dall'inizio dell'autostrada, sotto il cavalcavia per Leinl. Le cause che l'hanno provocata sono per ora incomprensibili: nessuno dei pochi automobilisti che transitavano in quel punto ha avuto modo di seguirne le fasi, e dei due protagonisti uno è morto, l'altro per il fortissimo choc nervoso non è ancora in grado di fornire spiegazioni. La Polizia stradale, accorsa sul posto pochi minuti dopo l'incidente, lo ha cosi ricostruito, sia pure approssimativamente. Una cinquantina di metri prima del cavalcavia, la macchina accennò a sbandare verso il ciglio destro. Il Gatti, con un colpo di sterzo, tentò di rimetterla in carreggiata. L'« Alfa » non obbedì al comando, strisciando andò a schiacciarsi con la fiancata destra contro il pilastro di cemento armato. L'urto fu spaventoso. La macchina si piegò letteralmente in due e la peggio toccò al povero ing. Bestetti: infranse con la te sta il vetro della portiera, poi si fracassò il cranio contro il pilastro. La sua morte fu istantanea. Il Gatti, stordito e sanguinante, si accasciò sul volante. Gli prestarono i primi soccorsi il gene rale Starace, comandante la divi sione * Cremona », e il col. Saivioli • che sopraggiunsero pochi ottimi dopo su un'auto militare. Nel frattempo un altro automobilista, che seguiva a qualche centinaio di metri 1*« Alfa Ito meo », si era diretto verso il ca sello di Brandizzo per dare l'allarme. Quando i due ufficiali estrassero dalla macchina il Gatti, quest'ultimo era in uno stato im pressionante: tremava, ballettando parole sconnesse, ed aveva gli abiti macchiati del sangue suo e di quello del morto, che gli era caduto addosso. All'ospedale Maria Vittoria, il Gatti è stato giudicato guaribile in una settimana dalle ferite, ma ricoverato in osservazione a causa della crisi nervosa. — All'ingresso dell'abitato di La Loggia, per chi viene da Carignano, si è verificato ieri mattina alle 6,30 un grave incidente: due motociclisti sono andati a cozzare, in un sorpasso, contro un autocarro che procedeva in senso contrario; uno di essi 6 deceduto in serata. I due giovani sono contadini, abitanti a Caraglio, nel Cuneese: Maurizio Benessia di 20 anni e Giuseppe Enrici, pure di 20 anni. Partiti alle 3.3U con una moto « 600 », erano alla ricerca di un ingaggio come mietitori. Già si erano fermali a Carmagnola e a Carignano, e ora si slavano dirigendo verso Moncalieri. Giunti all'inizio dell'abitato di La Loggia 1 due raggiungevano un autocarro carico di sabbia della ditta Sorasio di Carignano. Il Benessia che guidava la motocicletta si sposta¬ va sulla sinistra per superarlo, ma in quel momento si avvedeva che dalla parte opposta giungeva un altro camion, della ditta Bernardino Papurello di Torino in via Roccaforte 12. Il Benessia frenava bruscamente, ma la moto sbandava e i due motociclisti finivano a terra dove rimanevano inanimati. Gli autisti dei due autotreni subito li soccorrevano, e con una macchina di passaggio i due giovani venivano accompagnati alle Molinctte. Il Benessia che aveva riportalo la frattura del cranio decedeva alle 20. L'Enrici non presenta fe rite gravi' ed è guaribile in una quindicina di giorni. — Di un incidente non grave, ma singolare, è rimasto vittima sull'autostrada anche l'industriale torinese Nino Ghirardo di 40 an; ni, che abita in via Saluzzo 44 Ieri sera alle 22 da Milano stava viaggiando verso la nostra città sulla sua « Alfa Romeo 1900 », in compagnia della signora Silvia Mo setto di 36 anni, domiciliata in via Talucchi 20. Dieci chilometri prima del casello di Chivasso, la macchina incrociò un autocarro con rimorchio. All'improvviso da quest'ultimo si staccò una delle doppie ruote posteriori, che piombò contro il cofano dell'* Alfa » scardinandolo e sollevandolo in aria. Il Ghirardo perdette il controllo del volante e la macchina fini nel fosso late rale. Per fortuna, il guidatore e la passeggera hanno riportato lesioni che i medici delle Molinette hanno giudicato guaribili in po chi giorni. UlilIIIIMIIIIIItlllIIllllllllllllllllllllllllllllIllIIIII L'Alfa Romeo piegata in due dal tremendo schianto