Il «rapitore» di Messina piange ma la sposa impassibile lo accusa

Il «rapitore» di Messina piange ma la sposa impassibile lo accusa Il «rapitore» di Messina piange ma la sposa impassibile lo accusa In 10 ore di udienza, 3 sono stale a porte chiuse - Invano l'imputato tenta di commuovere la ragazza (Dal nostro corrispondente) Messina, 25 giugno. L'udienza odierna al processo Pirri-Maugeri, durata oltre dieci ore, è stata interamente occupata dal confronto tra 1 due! ov-<=r,n=i oao-roti t .„ „„„ tao to ex-sposi segreti. Le contestazioni alla ragazza hanno avuto inizio con una domanda del difensore avv. Scardino, il quale ha chiesto alcuni particolari sul colloquio che la Pirri ebbe con il vescovo dell'epoca mons. Tonetti; il prelato, infatti aveva voluto accertarsi che il consenso della Pirri alle nozze fosse veramente spontaneo, prima di autorizzarne la celebrazione. La giovane ha risposto di non ricordare, invitando a leggere le deposizioni da lei rese in passato. E' stata, questa, una buona occasione per la difesa, la quale ha creduto di avere trovato uno spiraglio in cui insinuare domande insidiose. Ma la Pirri si è trincerata dietro le sue precedenti dichiarazioni. La difesa allora, in considerazione del diverso atteggiamento della ragazza, tanto riservata oggi quanto ieri era stata loquace, ha chiesto al presidente di ammonire la teste- ma su tale richiesta il tribunale si è riservato di decidere qualora ne ravvisi la necessità. Nel corso dell'interrogatorio, si sono appresi due fatti nuovi. Uno concerne proprio il colloquio con mons, Tonetti, e l'altro la vita in comune con l'ex marito. Circa il primo la ragazza ha dichiarato che non le fu consentito di recarsi da sola dal vescovo, ma fu accompagnata da Nerino Maugeri, fratello dell'ex marito, e da Sebastiano Di Prima. Nell'anticamera del vescovo afferma che trovò l'aw. Sciacca amico dei Maugeri. Durante il colloquio con mons. To netti, la porta rimase aperta e quindi le persone che si trovavano in anticamera potevano ascoltare — a suo dire — ogni particolare del colloquio. Circa il periodo trascorso col Maugeri a Zafferana Etnea, prima e dopo le nozze, la Pirri ha negato recisamente di essere stata libera: essa afferma di avere sempre dovuto sottostare alle minacce del marito A questo punto il presidente ordina che l'udienza prosegua a porte chiuse. Dopo tre ore, alla ripresa dell'udienza pubblica, si effettua un nuovo confronto tra Alfio Maugeri e l'ex moglie Il Maugeri ha cercato, con tutti i mezzi, di convincere la ragazza ad essere più comprensiva verso di lui, e quasi singnioz. = A.. d re to ciaia, aei resio zando le ha ricordato quelli, che, secondo lui, sono stati i loro giorni felici, ma la giovane è rimasta indifferente. Maugeri — Non ho mai avuto pistole. Non ti ho mai minacnon avrei avu¬ to bisogno di farlo, e tu lo sai Lo hai sempre saputo, che io non miravo alle tue ricchezze, ma volevo soltanto il tuo affetto. Pirri — Io sono una bella ragazza e ti era facile innamorarti. Ma io di che cosa mi dovevo innamorare? Comunque al tuo amore non ho mal tenuto. Maugeri — Vuoi negare che| volevi mettere di mezzo autorevoli persone perché intercedessero presso tuo padre? Pirri — Tutto questo è falso. Maugeri — Ricordi che quando hai' lasciato Contrada Pisano per recarti dai carabinieri piangevi come una bambina? Pirri — Tutto questo è falso. Il confronto continua su questo tono, ma nonostante le lacrime ilei Maugeri, Graziella Pirri non si commuove. A domanda di un difensore se almeno è convinta che 11 Maugeri le abbia voluto veramente bene, la Pirri risponde in maniera scettica. Domani continueranno i confronti. a. c.

Luoghi citati: Messina, Zafferana Etnea