Arrestato l'assassino della bambina di Bari

Arrestato l'assassino della bambina di Bari Arrestato l'assassino della bambina di Bari .. i... — i - — -. ,— * La piccola tu trovata strangolata sotto il letto dalla madre - Uccisa per vendetta Bari, 25 giugno. L'assassino della piccola Vita Santoro, la bimba di 6 unni trovata strangolata nella, sua abitazione a Carbonara, è stato arrestato. Si tratta del cinquantatreenne Vito Di Venere, abitante nella casa vicina a quella della- vittima. L'uomo è stato arrestato alle 2 di questa notte. Trasportato nell'ufficio di polizia ha reso piena confessione: ha strozzato la bambina con un nastro di seta per vendetta. Alle due del pomeriggio del 23 scorso, qu?ndo Vita era tornata da scuola ed i suoi genitori erano al lavoro nei campi, si è recato dalla bambina. La piccola, che nulla sospettava, ha aiperto lai porta al vicino di casa. Questi ha subito richiuso l'uscio e, afferrata la bimba e tappatale la bocca, ha estratto di tasca un nastro col quale ha compiuto il crimine. Lo ha awolto intorno alla gola dì Vita e quindi ha tirato con tutta la forza che aveva. La piccola ha tentato di divincolarsi, dì lanciare un grido, ma subito è stramazzata priva di vita. L'assassino, allora, ha afferrato il corpicino esanime, e 10 ha gettato sotto il letto, dove più tardi la madre lo avrebbe trovato. Quindi metteva scompiglio nella stanza, per simulare una rapina. Sapendo dove i Santaro tenevano i risparmi, portava via i soldi sempre per rendere più verosimile l'ipotesi della rapina. In serata, Maria Luigia Santoro, madre della vittima, rincasava dal lavoro nei campi. Mentre il marito si fermava nella piazza del paese a chiacchierare con amici, entrava in casa. Trovava tutta l'abitazione in disordine. Gli armadi erano aperti, le sedie rovesciate ed in mezzo alla stanzo la valigia in cui teneva nascosto il piccolo patrimonio di famiglia, era aperta. Subito si chinava per vedere se i soldi erano scomparsi, ma nel movimento scorgeva sotto 11 letto il corpicino della figlia. Pareva dormisse e le si avvicinava. Era con raccapriccio e terrore che s'accorgeva che la figlioletta era morta. La donna, disperata e sconvolta, invocava aiuto; accorreva gente. Poco dopo giungevano carabinieri, polizia e un medico. Quest'ultimo, da alcune ecchimosi sul collo della vittima, accertava che il decesso era dovuto a strangolamento. Le indagini venivano subito iniziate. Nel primo giorno l'autorità inquirente brancolava nel buio. In seguito, però, i sospetti si appuntavano sul Di Venere. Le prove della sua responsabilità venivano raggiunte solo questa sera. Si attendeva quindi che egli, senza alcun sospetto, rincasasse. Alle due di notte, quando era immerso nel sonno, alcuni agenti si recavano alla sua abitazione e lo arrestavano in base al mandato di cattura dell'autorità giudiziaria. Non ha opposto resistenza. Giunto in Commissariato ha reso piena confessione. Ha detto di aver compiuto l'efferato delitto, per vendicarsi dei genitori dì Vita. «Tempo fa — ha detto — avevo imprestato loro un attrezzo per lavorare nel campi. Non me lo avevano mai restituito. Volevo punirli». L'assassino è stato rinchiuso nelle carceri mandamentali di Bari. I genitori della bimba, Michele e Maria Luigia Santoro, hanno dovuto essere ricoverati d'urgenza all'ospedale in preda a grave choc nervoso. Nel pomeriggio c'erano stati i funerali della loro figlioletta. Questa sera, la notizia dell'arresto dell'assassino e l'apprendere lo spaventosamente futile motivo del delitto, li ha prostrati: i loro nervi non hanno retto e sono stati colti da una crisi. , *4n4 Il d

Persone citate: Carbonara, Maria Luigia Santoro, Vita Santoro

Luoghi citati: Bari