Il "boia di Buchenwald,, dormiva con i corpi delie vittime sotto il letto di Massimo Conti

Il "boia di Buchenwald,, dormiva con i corpi delie vittime sotto il letto Il "boia di Buchenwald,, dormiva con i corpi delie vittime sotto il letto La rivelazione di un funzionario che condusse, per ordine degli stessi nazisti, un'inchiesta su casi di corruzione nei "Lager,, - Sommer uccideva con le sue stesse mani i prigionieri al corrente dei suoi crimini (Dal nostro corrispondente) Bonn, 25 giugno. Martin Sommer, il < boia di Buchenwald » processato in questi giorni a. Bayreuth per 53 omicidi e altre nefandezze da lui compiute nel Lager, fece sopprimere parecchi prigionieri e anche dei funzionari nazisti che erano al corrente di certi suoi loschi traffici. Lo ha rivelato oggi in Tribunale il dott. Konrad Morgen che, nella sua qualità di giudice dell'ufficio centrale per la sicurezza, condusse a suo tempo un'inchiesta su parecchi casi di corruzione segnalati nel Lager di Buchenwald. Risultò da quella indagine che i dirigenti del campo, dai famigerati coniugi Koch (la donna,' Use, confezionava paralumi con pelle umana) allo stesso Martin Sommer, si appropriavano del denaro e dei valori sequestrati ai prigionieri vendendo inoltre grandi quantitativi di generi alimentari e di altre merci assegnate al Lager. «Durante la mia inchiesta I—ha affermato l'ex-giudice — mi accorsi subito che parecchi testimoni di quello scandalo (non ha precisato quanti fossero) erano deceduti nelle celle di punizione affidate alla sorveglianza del Sommer. I certificati medici attribuivano i decessi a scompensi cardiaci e circolatori ». La soppressione di questi prigionieri al corrente di multe coso fu concordata fra il Sommer e il Koch Ad uccidere la maggior parte dei testimoni fu lo stesso Sommer con iniezioni dì fenolo o semplicemente di aria: è risaputo che si può uccidere un uomo iniettandogli aria nelle vene. Il racconto dell'ex-giudice è stato poi confermato nel corso dell'udienza anche da un altro funzionario nazista che partecipò all'inchièsta, Emil Holtschmidt. Questi ha aggiunto che 1 dirigenti del Lager fecero sopprimere anche militi delle SS al corrente degli scandali. Ha ricordato per esempio il caso di un ufficiale del corpo che morì avvelenato nelle celle di punizione a due giorni dalla sua deposizione di fronte alla commissione inquirente. Del resto fu lo stesso Sommer a confermargli nel corso dell'inchiesta di aver soppresso una cinquantina di prigionieri al corrente dello scandalo. Sommer raccontò anche di aver ucciso la mag swpsgior parte delle vittime con le1 sue stesse mani. Le faceva, condurre nel suo ufficio e, legatele, iniettava loro sostanze tossiche. Poi metteva i cadaveri sotto il proprio letto per il gusto di dormirci sopra. « Chiesi al Sommer se non gli facesse impressione alcuna dormire con dei cadaveri nella stanza, ed egli mi rispose no. Quando poi gli domandai il perché di questi suoi eccessi di crudeltà mi rispose che desiderava distinguersi dagli altri per far carriera. Voleva diventare un alto ufficiale delle SS », ha concluso Holtschmidt. Alla fine dell'inchiesta il Koch venne condannato a morte e Sommer fu invece inviato al fronte e assegnato ad una compagnia di disciplina. Però l'indagine nel Lager non fu agevole perché le persone implicate nello scandalo godevano la personale protezione di Himmler il capo delle SS. Lo stesso capo dell'ufficio centrale per la sicurezza, Kaltenbrunner, informato di quanto accadeva al Lager di Buchenwald si rifiutò di prendere provvedimenti col pretesto della sua incompetenza in que stioni del genere. Quando poi non fu più possibile nascondere lo scandalo, Himmler, di malavoglia, autorizzò il proseguimento dell'inchiesta che venne estesa a tutti i grandi campi di sterminio, da Lublino ad Auschwitz. Nel giro di un anno vennero alla luce circa seicento gravi casi di corruzione. A questo punto il l dott. J >rgen ha ricordato l'epv.jdh di un ufficiale delle ss che ì visto in un locale pubblico Vi eimar accendere ^^ sigaretta con una banco nota - m;'!e marchi A "chiesta dei Tribunale, il a Mo-gcn fca '.ato una definizione dela personalità dell'imputato: -e Si tratta di un individuo primitivo — ha detto — con una straordinaria insensibilità, spinto ai crimini da complessi d'inferiorità... ». Un altro testimone, Johannes Jennisch, ha aggiunto: «Nelle celle di punizione affidate al Sommer i becchini avevano molto da fare ». Il testimone, che non dovrebbe poi scandalizzarsi dei crimir.i del Sommer avendo egli stesso massacrato 21 persone in un altro Lager (venne condannato nel dopoguerra a nove anni di re clusione), ha raccontato un altro episodio cui ebbe occa- sione di assistere. Un giorno trovandosi al Lager di Buchenwald (a quel tempo faceva parte del corpo di guardia) sorprese il Sommer mentre nel suo ufficio stava praticando una iniezione ad un prigioniero disteso sul divano. Visibil- mente seccato il Sommer si affi atto a inrc spiegazioni: « Si sente molto male costui: ito praticandogli una iniezione per rianimarlo ». Quindi continuò ad iniettare il liquido nel torace dell'infelice. Il Presidente dell* Corte ha chiesto al Sommer Sconferma dell'episodio e il boia di Buchenwald ha risposto: « Non so; ricordo soltanto di avergli massaggiato il torace... ». Considerate le precarie condizioni di salute dell'imputato (anche oggi ha avuto un collasso in aula e il Presidente è stato costretto a far sospendere la seduta) il Tribunale ha aggiornato il processo a martedì prossimo. Massimo Conti

Luoghi citati: Auschwitz, Bonn, Lublino