Drammatico confronto in aula tra la sposa ed il suo rapitore

Drammatico confronto in aula tra la sposa ed il suo rapitore Per la prima volta la ragazza è comparsa al processo di Messina per le "nozze segrete,, Drammatico confronto in aula tra la sposa ed il suo rapitore L'udienza prosegue a porte chiuse per il racconto del "ratto,, - L'ex-maiito scoppia in lacrime e la giovane, commossa, rettìfica una deposizione (Dal nostro corrispondente) Messina, 24 giug io. L'udienza odierna al processo Pirri-Maugeri è stata ricca di emozioni. Per la prima volta si è presentata in aula l'exmoglle del Maugeri, Graziella Pirri. Ella ha accusato il suo < rapitore », e il confronto fra i due è stato drammatico. Grazia Pirrl ha deposto pubblicamente, in funzione di parte lesa, soltanto sul primo ratto, avvenuto nel marzo del 1955, e fallito per la presenza di spirito della ìagazza. Quando si è trattato di parlare del secondo ratto, quello riuscito e che fu seguito daille « nozze segrete >, la Pirri ha chiesto al Presidente di deporre a porte chiuse: la sua richiesta è stata accolta. Com'è noto, la giovane Pirri era stata c rapita », 11 20 giugno 1955, dal Maugeri, aiutato dal fratello e da alcuni amici. Ora tutti sono Imputati. Dopo circa un mese di perma- iiiiiitiiiiiiniiiiiiiii miiiiiiiiiiiiii n nenza in una località sconosciuta, per sfuggire alle ricerche della polizia, i due giovani erano stati sposati, con rito segreto, dal parroco di Santa Caterina Valverde. In seguito la Pirri era tornata dai genitori, e aveva denunciato il marito per ratto e violenza. Di conseguenza il sacerdote che celebrò le nozze fu arrestato (e poi rilasciato) e la Sacra Rota annullò il matrimonio. Il Maugeri, con i suoi complici, venne quindi rinviato a giudizio. Un insolito movimento di fotoreporters nei corridoi del palazzo di giustizia denotava stamane che qualcosa di interessante avrebbe animato il processo. Evidentemente l'arrivo della ragazza era stato notato da qualcuno in città e la notizia era trapelata, con la conseguente maggiore attenzione del pubblico che segue il processo. Alle nove una vera folla si accr'cava presso l'aula del Tribunale e non appena se ne è aperta la porta vi si è precipitata. Il Presidente chiama la Pirri, che prende posto davanti al banco del Tribunale. Appare diversa dall'epoca del matrimonio segreto; è più snella, elegante, e porta i capelli annodati con molta semplicità. Si dimostra, sicura di sé ed evita di incontrare lo sguardo dell'ex-marlto, che siede a pochi metri davanti a lei. Alfio Maugeri compie vani tentativi per attirare l'attenzione della giovane. Dopo il giuramento di rito, a domanda del Presidente, Grazia Pirri inizia la deposizione. < Quella mattina, il 20 marzo 1955, ella dice, stavo andando a Messa con la mamma. Ad un tratto, potevano essere le otto e mezzo, ' una macchina jeep bloccò la strada. Intuii subito che mi si voleva rapire. Quattro uomini mi furono addosso e di peso mi trasportarono sulla macchina, che venne messa subito in moto. Non perdetti il controllo di me stessa e,, pur sapendomi in pericolo, osservai attentamente i quattro uomini. Riconobbi l'autista, malgrado fosse bendato. Si tratta di Nicola Etna, mio vicino di casa. Gli altri tre, compreso il Maugeri, non li ho riconosciuti poiché non li avevo mai visti prima di allora ». < Arrivati nei pressi dell'abitazione di certo Antonio Cicero, che sapevo molto amico di mio padre, dissi di avere sete. Il Maugeri fece fermare la macchina e ci avviammo verso l'abitazione del Cicero. Una volta in casa, approfittando anche del fatto che era sopraggiunto il padrone di casa, dissi di essere stata rapita e chiesi protezione. Antonio Cicero si schierò subito dalla mia parte e poiché 11 Maugeri Insisteva perché mi lasciasse libera, il Cicero lo colpi al naso con un pugno provocandogli una fuoruscita di sangue. Poco dopo anch'io lo colpii con un pugno e lo allontanai dalla camera. Gli lanciai dietro l'Impermeabile, che aveva lasciato su una sedia, e fu così che, essendo cadute alcune carte, potei suc¬ cessivamente conoscere la sua identità ». Si arriva cosi al primo confronto fra i due ex-coniugi. L'imbarazzo reciproco è evidente. Poiché in precedenza la Pirri ha affermato di non avere conosciuto il Maugeri prima del ratto del 20 marzo, 1 ex-marito concitatamente le domanda: « Come hai potuto affermare di non avermi conosciuto prima, quando per un intero mese io ti ho fatto la corte passando più volte al giorno sotto i tuoi balconi in motoscooter? ». Il Maugeri, colto da una crisi nervosa, scoppia in pianto, e allora la ragazza, malgrado ostenti una certa indifferenza, dopo breve esitazione rettifica in parte la sua dichiarazione e dice: < SI, 10 avevo notato un giorno, ma non gradivo la sua corte e gli chiusi la porta del balcone in faccia ». Dopo un incidente fra gli avvocati di parte civile e di difesa, sedato a fatica dal Presidente, la Pirri viene posta a confronto con l'imputato Nicola Etna, autista della macchina con cui fu compiuto 11 ratto. L'Etna afferma che la ragazza ha detto un cumulo di bugìe e che la sosta dell'auto presso la casa del Cicero fu dovuta a un improvviso guasto del motore. La Pirri insiste però nella sua precedente dichiarazione. Esaurito l'argomento del primo ratto, il Presidente invita la Pirri a deporre sul secondo, quello del 20 giugno 1955, ma la ragazza, affermando di dover ricordare particolari delicati, prega il Presidente di essere ascoltata a porte chiuse. La sua richiesta viene accolta e il Presidente ordina l'uscita del pubblico. La cronaca quindi si arresta a questo punto. Domattina Grazia Pirri dovrà tornare in aula per sostenere nuovi con- frontl- a. c. fìraziella Pirri ed Alfio Maugeri, l due protagonisti della vicenda delle « nozze segrete » di Messina i iiiiiiiiMitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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