Lo scrittore-ministro Malraux espone l'ambizioso programma del gollismo di Sandro Volta

Lo scrittore-ministro Malraux espone l'ambizioso programma del gollismo ■lllltlllllltlflllllltltlllllllllllllltlltltlllllllllllltltlllllllllltlllllllfllllllllllllllllllllllllllilllllllllllltllllllllllllllltlllllllllllllll IIIIIIIIIIMIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIKHIIIIIIIIIIIIIIIIIII 66 una nuova missione alla Francia 99 Lo scrittore-ministro Malraux espone l'ambizioso programma del gollismo Riforma costituzionale, perché "il paese paralitico possa camminare,, - Fraternizzazione franco-musulmana in Algeria; un comitato di tre Premi Nobel (fra cui Mauricic) indagherà sulle torture - Assoluta parità di diritti con Inghilterra e America nell'alleanza atlantica (Dal nostro corrispondente) Parigi, 24 giugno. Da quando i francesi hanno lasciato agli americani ed ai mssi il monopolio ideologico, c'è nel paese un profondo malessere: « i francesi non perdonano né agli altri né a loro stessi d'essere diventati un popolo senza missione ». Queste parole, che riassumono tutta la ideologia del- gollismo, sona al centro delle dichiarazioni che André Malraux ha fatto oggi in una conferenza-stampa, in cui erano presenti cinquecento giornalisti francesi ed esteri. Lo scrittore, che è oggi il più vicino collaboratore del Capo del governo, ha parlato con impeto, sostenuto da una fiducia sconfinata nelle nuove possibilità che si aprono da- vanti al Paese, « Pazientemente e prudentemente — ha detto — vogliamo proporre alla Francia una nuova missione e darle di nuovo la possibilità di significare qualche cosa». Ha poi elencato tutti quei settori della tecnica e della scienza, in cui la Francia è all'avanguardia degli altri Paesi, ed ha affermato: € Senza pretendere d% farci più potenti di quello che siamo, forse potremo decidere che non è impossibile che la Francia costruisca case operaie come quelle che hanno edificate la Svizzera e l'Olanda Pazientemente, prudentemente, con la collaborazione del nostro esercito, della nostra giovinezza, con ancora altre collaborazioni, noi chiamiamo la Francia a dire al mondo, a voce bassa da principio, ma forse presto ad alta voce: Ecco ciò che la Francia e l'Algeria fanno insieme » In merito alla riforma costituzionale, chiave della € rinascita» delia Francia, il mini-'patro ha dichiarato: tjl nostro \ compito è di adattare le istituzioni della Francia al XX secolo E' un compito urgente. La Francia paralitica vuole camminare di nuovo e non dare una forma diversa alla sua paralisi». Egli ha quindi affermato che De Gaulle non intende sopprimere i partiti poiitici; che non vuole essere « un Napoleone III », che si è presentato all'Assemblea per « continuare la legalità della Repubblica », ma che non convocherà la Camera prima di ottobre: « L'Asse,mblea è in congedo, non in vacanza », L'esposizione di Malraux riguardava soprattutto i problemi dell'Algeria, che il ministro ha trattato con altrettanta foga e altrettanto ottimismo, dichiarandosi sicuro delle enormi conseguenze della fraternizzazione fra musulmani ed europei, avvenuta in occasione del viaggio di De Gaulle. Domani il presidente del Consiglio discuterà di questo a di altri problemi con il generale Salan, convocato a Parigi. Di particolare importanza è stata l'affermazione di Malraux, 'he tnessun atto di tortura é più avvenuto, né dovrà più avvenire, dopo la visita del generale De Gaulle in Algeria», e l'invito a tre scrittori francesi vincitori del Premio Nobel — Jfauriac, Roger Martin du Gard e Camus, algerino di nascita — ad andare in Algeria per controllare l'affermazione e per compiere un'inchiesta con pieni poteri d'indagine. Però, più ancora che in ognuno dei diuersi punti trattati, l'interesse della conferenzastampa risiede nel piglio con cui è stata pronunciata, nell'esaltazione che conferma come, piuttosto che un programma politico preciso, alla base del nuovo governo francese sia un atto di fede nella missione dcl'z Francia, la volontà di risuscitarne la grandezza passata. Di questa volontà troviamo un'altra affermazione nell'attività- diplomatica che il Presidente del Consiglio sta svolgendo in questo momento. Il generale De Gaulle ha ricevuto stamane il generale Lauris Norstad, comandante supremo delle forze atlantiche in Europa, e nel pomeriggio ha ,ricevuto successivamente il generale plrpcdGFdgccsszliGlrntcptcValluy, comandante delle forze I alleate dell'Europa Centrale, e l'ammiraglio italiano Sala, co- mandante delle forze navali.IIeri aveva ricevuto Paul Henri Spaak, segretario generale del- la Nato, e l'ambasciatore DelCrouy-Chanel, rappresentante I portante permanente della Francia nell'organizzazione atlantica. Tutti questi incontri erano rivotti a una intensa azione diplomatica per stabilire su nuove basi la posizione dellu Francia di fronte agli alleati occidentali. Su questo punto De Gaulle si mostra inflessibile: la Francia rimarrà a far parte dell'alleanza, e rispetterà tutti gli impegni firmati finora, anche quelli che il nuovo governo considera con scarso entusiasmo, a patto però di esser posta a parità assoluta di condizioni con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna. La Francia intende far parte del < Club dei Grandi», dotata anch'essa della sua bomba atomica. Lo stesso De Gaulle ha dichiarato che considera la riorganizzazione dell'alleanza atlantica, tanto s^il piano strategico quanto su quello militare, per assicurare più efficacemente la difesa dell'Occidente, come uno dei principali compiti che ha assunto, non meno imche la soluzione del problema algerino e la rifor- — ma della, Costituzione francese. Il generale ritiene, infatti,, che — nonostante la disparità di forze — le tradizioni militari della Francia e la sua posizione geografica le diano diritto a maggiori responsabilità in seno al Comando supremo. Egli lamenta che, col pretesto che le sue forze sono impegnate in operazioni su teatri d'oltremare, troppo spesso la Francia sia stata trattata come il parente povero e si sia vista assegnare comandi in seconda zona. Il ritiro, in settembre, del maresciallo Montgomery, dovrebbe essere l'occasione per attribuire a un generale francese i compiti che egli ha svolto finora. Inoltre, De Gaulle vuolcr che si riconosca la preminenza della Francia nel Mediterraneo Occidentale e che si prenda atto della sua presenza, a parità di diritti, nel Mediterraneo Orientale, d'accordo con le funzioni che vi ha svolto per secoli. Sandro Volta o André Malraux durante la conferenza-stampa di ieri pomeriggio a Parigi (Telef.) 1II1IMIITII1IIIIIIIIIITI1IIIII1IIII1IIIIIIIMIIII lllllllllllllllllllllllllitllllllllll llllillIIIIIIIIMllIIIIIIIllllllllllllllllllllMIIIIIIMIIllllllllIItlllllllllII