Quattro operai sepolti in una grotta dove si riposano dopo il turno di lavoro

Quattro operai sepolti in una grotta dove si riposano dopo il turno di lavoro Spaventosa sciagura presso Sulmona in un cantiere della Cassa del Mezzogiorno Quattro operai sepolti in una grotta dove si riposano dopo il turno di lavoro E' crollata improvvisamente la volta dell'antro - Undici sono riusciti a fuggire: gli altri sono morti - Lasciano dieci orfani (Nostro servizio particolare) Sulmona, 21 giugno. Una gravissima sciagura è avvenuta oggi pomeriggio in una grotta che costeggia il corso del fiume Velia. Nello spaventoso sinistro quattro operai hanno perso la vita e tre sono rimasti feriti. Tre delle vittime erario sposate con figli: dieci bambini sono rimasti senza padre. Nel vallone del Velia, ai piedi del colle Ardinghi, in comune di Pacentro, sono in corso da circa un mese lavori per imbrigliare le acque del fiume: l'opera viene eseguita per conto della Cassa del Mezzogiorno. Oggi, dopo il lavoro della mat cutinata, un gruppo di quindici operai si era rifugiato in una I\ grotta naturale per riposarsi,Itiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit consumare il pasto e ristorarsi un po', lontano dai cocenti raggi del «oZe. Qualcuno si era appisolato, altri chiacchieravano tra di loro. Ad un tratto si udì un leggero scricchiolio, ma nessuno vi fece caso. < Pensavamo, dirà poi uno dei sopravvissuti, che qualche animale, correndo, avesse fatto muovere qualche pietra*. Quando, poco dopo, il sinistro rumore si fece udire nuovamente, ben. più distinto, rivelando quale ne era l'origine, gli operai presero a fuggire verso l'uscita dell'antro, gridando per svegliare i compagni che riposavano Non tutti riuscirono a mettersi in salvo, prima che la vol- Ita della grotta precipitasse con Igrati fragore, trascinando una ttiiiiiiiiiiiitiiitf itittiiutiMiiiitiiiiiiiiiitiiiiiiitia massa enorme di roccia e terra. Quando gli operai furono fuori da'quell'inferno, e si contarono, si accorsero con estrema angoscia che quattro di lo* ro non c'erano più: erano rimasti sepolti in quella bara di detriti. Tre degli scampati erano feriti ad in preda a. grave choc. Gli altri corsero subito a dare l'allarme in cantiere. JSi formarono squadre di soccorso, che iniziarono a scavare in quello ammasso di pietre e terra. Lavoravano febbrilmente alla ricerca dei compagni rimasti sepolti, ma non speravano più di trovarli vivi: era evidente che nessuno poteva essere sopravvissuto. Solo un miracolo avrebbe potuto salvarli. E una alla volta sono state riportate alla luce le quattro salme: Giuseppe Ramunno, di Si anni. Lascia la moglie e quattro figli. Era rientrato un mese fa dal Venezuela. Enrico Galante, da Villalongo; lascia la moglie e cinque figli. Silvio Pacella, di 46 anni, da Pacentro; e Franco Ciampitti, di 33 anni. Quest'ultimo lascia la moglie con un figlio. 1 tre feriti sono: Salvatore Bosio, Silvio Alpone e Pasquale Mariani, tutti di Pacentro. Sono stati ricoverati all'ospedale di Sulmona per ferite varie e stato di choc. Sul posto della sciagura si sono subito portate le autorità. Il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona ha aperto un'inchiesta. Le salme delle vittime sono state composte nell'obitorio del cimitero di Pacentro. La disgrazia ha provocato grandissima impressione in tutta la zona. r. s.

Persone citate: Ardinghi, Enrico Galante, Franco Ciampitti, Giuseppe Ramunno, Mariani, Salvatore Bosio, Silvio Alpone, Silvio Pacella

Luoghi citati: Pacentro, Sulmona, Venezuela