La Jugoslavia ha richiamato il suo ambasciatore dall'Ungheria

La Jugoslavia ha richiamato il suo ambasciatore dall'Ungheria Per protesta, contro l'e se c ustione di Nagy La Jugoslavia ha richiamato il suo ambasciatore dall'Ungheria Riferirà a Tito sulla situazione di Budapest morsi in definitivo - Il Maresciallo preannuncia Il provvedimento potrebbe trasforl'invio di un'energica nota a Radar (Nostro servìzio particolare) Belgrado, 20 giugno. Il governo jugoslavo ha richiamato < per consultazioni » il suo ambasciatore a Budapest e si appresta a inviare al governo ungherese una nota di protesta per l'esecuzione di Imre Nagy e degli altri capi della rivolta magiara. Lo ha annunciato oggi a Belgrado il portavoce del Minisiero degli Esteri, Jaksa Petric, nella sua periodica conferenza. Egli non ha precisato quando V ambasciatore Jovo Kapicic è stato richiamato, ni ha voluto dire se il suo richiamo è soltanto provvisorio. Il portavoce ha aggiunto che una nota sta per essere inviata a Budapest per protestare contro le accuse ungheresi rivolte all'ambasciata jugoslava, che avrebbe complottato con Nagy e gli avrebbe offerto la possibilità di comunicare con l'Occidente. La- nota farà set, Mto alla dichiarazione di mercoledì scorso, con la quale il governo jugoslavo ha già smentito le insinuazioni » contenute nel comunicato per mezzo del quale il governo di Budapest ha cercato di giustificare il processo e l'esecuzione dei patrioti ungheresi. A proposito dei nuovi attacchi contro la Jugoslavia da parte della starnila dei Paesi socialisti, Petric ha detto: «Si tratta di pressioni propagandistiche e politiche attuate con gli stessi metodi applicati contro la, Jugoslavia dopo il 19J/8 e che sono accompagnate anche da altre misure » ma si è rifiutato di precisare di quali misure si tratti. Petric non ha voluto rispondere anche alla domanda se il governo jugoslavo ritenga che la liquidazione di Imre Nagy rappresenti un ostacolo all'accordo per una conferenza al vertice. Richiesto di commentare le recenti dichiarazioni del oan! celliere tedesco Adenauer circa una possibile ripresa delle relazioni diplomatiche con la Jugoslavia, qualora i rapporti fra Belgrado e Panismo dovessero peggiorare, Petric ha risposto che la Jugoslavia è sempre pronta a collaborare con tutti i Paesi sulla base dei suoi no- i ti principi di politica estera. In un'intervista al giornale Acropolis, il nuovo ambascia- tore di Jugoslavia in Grecia,\Mita Milkovic, ha confermato che < le divergenze sovieticojugoslave sono politiche e non ideologiche ». Passando a parlare dell'esecuzione capitale di Imre Nagy, Milkovic ha dichiarato: <E' stato un crimine a freddo. Il mio governo è in possesso delle lettere di Kadar nelle quali il governo di Budapest dà la sua parola al governo jugoslavo che lui e gli altri nomini politici ungheresi, i quali avevano chiesto asiio politico al nostro ambasciatore, sarebbero stati lasciati liberi di ritornare alle loro case e che nessuna pena sarebbe stata inflitta loro per la parte avuta nella rivoluzione ». _ _ c. p.