Condannati tre missini per apologia dì fascismo

Condannati tre missini per apologia dì fascismo Condannati tre missini per apologia dì fascismo Inscenarono a Milano un corteo cantando inni fascisti Milano, 19 giugno. Si è concluso stasera davanti ai giudici della IV seziono del Tribunale penale, il processo contro sette attivisti missini rinviati a giudizio nell'aprile scorso per avere organizzato un corteo fasciste ed essersi ribellati alla forza pubblio. Sul banco degli imputati sono comparsi Hermes Vecchio di 26 anni, Settimio Bazzi di 31 anno, Mario Tagliaferri di 41 anno, Giuseppe Cernuschi di 19 anni, e Sergio Bottan di 33 anni; in stato d'arresto figuravano invece Gaetano Amato di 20 anni e Filippo Pozzi di 26 anni. Hermes Vecchio e Settimio Bazzi, sono due del dinamitardi che nell'inverno di due anni fa fecero esplodere una bomba sotto le finestre dell'arcivescovado di Milano. Oggi i sette imputati dovevano rispondere di « apologia del fascismo e di avere organizzato un corteo non autorizzato, ribellandosi poi alla polizia costrette ad intervenire > Tre dei neofascisti — Sergio Bottan, Gaetano Amato e Filippo Pozzi — difesi dal senatore Gastone Nencioni, sono stati condannati per i reati loro ascritti a 4 mesi di reclusione, ma sono riusciti a riottenere subito la libertà avendo i giudici accordato benefici di legge; tutti gli al tri sono stati assolti per in sufficienza di prove. Il fatto discusso stemane avvenne la mattina del 9 marzo '58 e fu l'epilogo di un comizio che l'on. Arturo Miche lini, segretario nazionale del movimento sociale italiano, aveva tenuto in un cinema cittadino: al termine della manifestazione un gruppo di nostalgici, cantando gli inni fascisti, tentò di raggiungere Piazza del Duomo, ma il corteo fu sciolto dalla polizia. A questo punto però una decina di dimostranti reagì con vio lemsa, facendo nascere un tafferuglio nel quale rimanevano feriti due agenti di P.S. La gazzarra ebbe termine solo quando si riuscì a fermare i più focosi dimostranti che nel frattempo si erano barricati nella sede del movimento sociale italiano in via San Tommaso.

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