Londra teme compromesso ogni rapporto con i sovietici

Londra teme compromesso ogni rapporto con i sovietici Londra teme compromesso ogni rapporto con i sovietici Ondata di sdegno contro le esecuzioni di Budapest - Svaniscono le speranze di migliori relazioni con Mosca (Dal nostro corrispondente) Londra, 18 giugno. L'opinione pubblica britannica ha reagito con straordinaria, ma tradizionale violenza alla notizia delle esecuzioni del Primo ministro Nagy, del generale Maleter e di altri patrioti ungheresi. Tutti i giornali, salvo il Daiii/ Worker, l'organo comunista, condannano. « gli assassinii » o « il bagno di sangue » nei termini più risoluti: non esiste in questa occasione alcuna differenza di atteggiamer.to anche attraverso l'intera gamma dello schieramento politico. Per l'opinione pubblica inglese le esecuzioni hanno sostanzialmente annullato d'un tratto quel processo di comprensione e di attenuazione di contrasti fra Occidente e mondo comunista che era ormai in corso da qualche tempo. Le esecuzioni fanno dubitare, almeno pti il momento — e cioè se Kruscev non le condanna apertamente —, che davvero t qualche cosa sia cambiato in Russia»; è un problema che venne formulato anni fa dallo stesso Churchill e che da allora ogni Primo Ministro, come del resto ogni cittadino di Gran Bretagna, si e preoccupato di controllare. Se il comunismo torna alla usanza barbara di ammazzare i suoi oppositori anche quando questi -ono stati muniti di un salvacondotto, secondo 1 uomo della strada inglese diventa impossibile sperale nella utilità di discutere con i suoi capi una sistemazione permanente dei problemi del mondo; diventa impossibile accettare come ospiti graditi i suoi rappresentanti (il cTeatro d'Arte» di Mosca ha da poco concluso una brillante stagione a Londra) ; diventa impossibile pensare a continuare le visite reciproche (l'« Intourist » ha appena aperto un untelo «ìel centro di Londra e duemila automobilisti hanno chiesto informazioni per un viaggio in macchina nella Unione Sovietica); diventa impossibile rallentare gli sforzi nel campo della difesa occiden tale (e condurre campagne contro la bomba H e contro le basi per i missili americani); e diventa difficile tollerare nell'interno della società britannica coloro che simpatizzarono accanitamente per l'Unione Sovietica. Quest'ultimo punto è estremamente importante nel cam po sindacale: fino a che il co munismo ufficiale aveva un tono di moderazione era facile per i sindacalisti comunisti inglesi — pochi ma attivi — assumere un'autorità del tutto sproporzionata al loro numero Ora subentra — esattamente come ha detto a Washington Eisenhower — una repugnanza fisica per coloro che anche lontanamente possono essere considerati « complici » di assassini perché li scusano. La violenza con cui la Gran Bretagna ha reagito a questi «assassinii» (il termine viene usato tanto dal Times quanto dal Manchester Guardian nel titolo del principale articolo di fondo di stamane) avrà perciò vasti effetti tanto a lunga quanto a breve scadenza. Indebolirà tutti ì movimenti che negli ultimi tempi avevano più insistito per la distensione, farà certamente svanire d'incanto quella corrente di facile anti-americanismò che torna a farsi sentire invariabilmente in tutti i momenti di calma e serenità internazionale, e aluterà molti incerti della sinistra inglese a compiere la scelta definitiva. r. a.

Persone citate: Churchill, Kruscev, Maleter, Nagy, Washington Eisenhower