Benedetti primo a Rheinfelden passa al coniando della classifica
Benedetti primo a Rheinfelden passa al coniando della classifica Benedetti primo a Rheinfelden passa al coniando della classifica La seconda tappa del Giro della Svizzera si è conclusa in volata - Defilippis cade a pochi chilometri dal traguardo ma riesce dopo un furioso inseguimento a rip: cndere il gruppo - Il primato di Benedetti determinato dalla miglior classifica a punti (Nostro servizio particolare) Rheinfelden, 12 giugno. Anche nella seconda tappa del giro della Svizzera, la Bregenz-Rheinfelden di chilometri 244, la vittoria è stata appannaggio di un italiano: Rino Benedetti, che ha battuto nella volata finale ventuno corridori; i posti d'onore sono andati ai belgi Janssens e Keteleer mentre Nino Defilippis è stato classificato, col tempo del vincitore, sedicesimo a pari merito con altri sedici atleti. Nella graduatoria generale Rino Benedetti, beneficiando dell'abbuono di 30" ha raggiunto Defilippis sicché nella tappa di domani avremo due leaders. La « maglia d'oro » sarà indossata da Benedetti che nella classifica a punti sta un po' meglio del «Cit»: se questi si è piazzato oggi sedicesimo, Rino era ieri "nono. Al terzo rango della graduatoria generale figurano una ventina di corridori fra cui gli italiani Fornara, La Cioppa, Azzini, Mannelli, Milesi, Mancini e De Gaspe ri, tutti con un ritardo di 30 secondi sui due capolista. A dire il vero l'odierna tappa, nonostante il suo accidentato profilo nella seconda parte e il ritorno del bel tempo, non ha avuto uno svolgimento eccessivamente combattivo. E' vero che si sono registrati numerosi tentativi di fuga, ma data l'energica reazione di De-'fllippis, che negli ultimi chilometri ha avuto la sventura di cadere, senza tuttavia ferirsi, il plotone ha sempre potuto neutralizzarli. Quanto ai favoriti, è evidente che essi si sono risparmiati per la tappa a cronometro di domani che dovrebbe servire a delineare in modo indiscutibile le posizioni. Anche se la battaglia è, dunque, venuta a mancare, l'odierna fatica si è rivelata abbastanza dura come lo dimostra il fatto che diversi corridori di punta hanno perso parecchi minuti per cui, dopo sole due tappe, si vedono praticamente tagliati fuori dalla lotta per il successo finale. Rodolfo Graf, numero uno degli svizzeri, ha accusato un distacco di Un minuto e mezzo mentre Monti è rimasto indietro di ben dieci minuti. Un particolare elogio va invece rivolto ai giovani Mannelli, Azzini, Milesi, ecc., che, autori di piccole fughe, hanno mantenuto intatte le loro possibilità di successo. Ed eccoci a qualche cenno di cronaca dell'odierna tappa che con i 'suoi 244 chilometri era la più lunga del Giro. Subito dopo la partenza, data con un quarto d'ora di ritardo sull'orario prestabilito, i belgi Janssens e Van Genechten '— oggi abbastanza intraprendenti — tentavano di evadere dal gruppo, ma Defilippis non tardava a reagire sicché quando la carovana rientrava in territorio elvetico tutto era ritornato nell'ordine. Verso Arbon (chilometri 46), amena cittadina sulle sponde del lago di Costanza, la corsa si rianimava essendo in palio vistosi premi di traguardo i quali andavano quasi tutti ai corridori italiani, rivelatisi oggi i migliori velocisti. A 90 chilometri dalla partenza il quartetto Cainero, Favero, Azzini, Mancini, approfittando di una foratura di Fornara, dava vita a una breve fuga, troncata però dal grosso nella località di Uttwil. Quindi era la volta di Janssens a eludere la vigilanza del «leader» Defilippis e a Laufenburg, dopo 183 chilometri di corsa, il belga era teoricamente « maglia d'oro », in quanto il plotone accusava una quarantina di secondi di ritardo. Più tardi Janssens, che probabilmente risentiva dello sforzo compiuto, si lasciava riassorbire dal gruppo che trans! tava compatto nella località di Frick a 50 chilometri dall'arrivo. Della successiva offensiva era protagonista il giovane Mannèlli che affrontava da solo le rampe dello Staffelegg sul la cui sommità a quota 624 pre cedeva di 15" un gruppo forte di una trentina di corridori Nella seconda salita della giornata, quella di Saalhoehe, valevole per il Gran Premio della montagna, non si registrava nulla di interessante salvo una crisi dell'elvetico Graf che veniva inesorabilmente staccato dai favoriti; sulla vetta della montagna il belga Van Genech ten si aggiudicava la vittoria davanti a Benedetti, Menini, il tedesco Reinecke, mentre Fornara transitava in quinta posizione e Defilippis in ottava. Seguiva quindi la ripida discesa verso il traguardo di Rheinfelden che per poco non era fatale a Defilippis, vittima di una caduta assieme al belga Close. Per fortuna i due concorrenti potevano riprendere la corsa e rientrare quindi, dopo un furibondo inseguimento, nel gruppo di testa. A pochi chilometri dall'arrivo Van Genechten tentava per l'ennesima vol- ta dì mettersi in evidenza ma ancora una volta la reazione del plotone frustrava ogni suo tentativo di fuga tanto che al traguardo conclusivo giungevano ventidue uomini. La volata era emozionante: prima era in testa Keteleer, poi sembrava che dovesse spuntarla Janssen, ma infine Rino Benedetti, pro¬ digandosi in un irresistibile sprint, superava tutti Domani è in programma la tappa a cronometro Rheinfelden-Soletta di 82 chilometri, il cui favorito d'obbligo è Pasqualino Fornara. j £ • OBDINE D'ARRIVO: 1. Benedetti (It.) ore 6,24'35" (con l'abbuono di 30": 6,24'05") media 37,9; 2. Janssens (Bel.) 3. Keteleer (id.); 4. Mannelli (It.); 6. Sorgeloos (Bel.) - 6. Milesi (It.)' 7. Fornara (id.); 8. Traxel (Svizz.); 9. ex-aequo : sedici corridori, tutti col tempo del vincitore, tra cui gli italiani Accordi, La Cioppa, Defilippis, Azzini, Mancini, Menini; 27. Buratti (It.) a 2'29". CLASSIFICA fiENKIlAI.li; 1, Benedetti (It.) ore 10,40'26" ; 2. Defilippis s.t. ; 3. ex-aequo : Janssens (Bel.), Sorgeloos (id.), Azzini (It.), Mancini (id.), Menini (Id.), Accordi (Id.), Mannelli (id.), Keteleer (Bel.), Van Genechten (id.), Schubben (id.), Graeser, Gimmi, Traxel, Junkermann (Germ.), Reinecke (td.), Reitz (id.) tutti a 30".
Luoghi citati: Svizzera
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