Fra avvocati e professori una centuria di sindacalisti di Francesco Argenta

Fra avvocati e professori una centuria di sindacalisti CARATTERISTIGHE DEL NUOVO PARLAMENTO Fra avvocati e professori una centuria di sindacalisti A domani l'inaugurazione della terza Legislatura - Migliorata dall'afflusso di fresche e giovanili energie la composizione qualitativa della Camera e del Senato - Gli osservatori politici sono concordi nel riconoscerlo (Nostro servizio particolare) Soma, 10 giugno. La terza Legislatura repubblicana sarà' inaugurata domani e la riunione simultanea della Camera e del Senato, con il grand complet che è di prammatica in questa occasione, la partecipazione in massa della moltitudine degli eletti, varrà a darci una veduta d'insieme delle Assemblee, a tratteggiarci il volto del rinnovato. Parlamento. Ora, se dal punto di vista stretta¬ mente politico, i tratti di iiiiiiriiiiiiiiiiiiiitillllllliillllllllflIiilllltlllllin stintivi o fisionomici del Parlamento, in questa terza Legislatura, sono già desumibili o conosciuti, che la mappa in cui trova rilievo la distribuzione e. la consistenza numerica dei singoli gruppi è stata allestita o fornita dagli stessi risultati elettorali, un'incognita, tuttavia, si affaccia e permane ed è quella che riguarda la composizione qualitativa delle Assemblee. Da anni, nel fervore delle discussioni che hanno accompagnato il risorgere dei principii democratici, dopo la mortificante eclissi inflitta dai sistemi totalitari, i costituzionalisti van discettando sulle vie da percorrere ed i metodi da applicare per realizzare quella « rappresentanza politica » in cui han da riflettersi e confluire, in una ideale ed intima fusione, gli aspetti formali e sostanziali della democrazia. Ebbene, se il Mortati, partendo dalla constatazione che in una società eterogenea i ceti in .situazione di privilegio si trovano nelle condizioni più, propizie alla conservazione del monopolio politico che quella situazione loro assicura, sostiene che « finalità essenziale del regime elettorale deve essere quella di farlo operare come uno degli strumenti di corrosione del privilegio stesso e delle cristallizzazioni da esso determinate », donde la necessità di escludere ogni sistema elettorale che abbia per effetto di incrinare il principio proporzionalistico, altri, invece, sollevano dei dubbi circa l'idoneità del sistema elettorale fondato sulla rappresentanza proporzionale a fornire quegli strumenti rappresentativi capaci di imprimere all'attività dello Stato il dinamismo necessario ad assicurare il conseguimento degli obbiettivi 0 delle méte che la Costituzione ha impegnativamente assegnato alla Repubblica. Ma è una discussione, cotesta, che non si va svolgendo soltanto da noi. Charles W. Shull, uno dei maggiori costituzionalisti americani, parlando in Europa sulla struttura dei corpi legislativi, è giunto alla conclusione che i criteri di rappresentatività oggidì in atto nei vari paesi, sono tutti^ inadeguati, perché incapaci di riprodurre il « quadro della base rappresentata nel suo continuo evolversi nello spazio e nel tempo ». Richiamandosi al « Sogno di una notte di mezza estate », là dove Shakespeare fa dire ad uno dei compagni di Bottom le profetiche parole: « questa lanterna rappresenta la luna falcata», Shull ha sostenuto che la rappresentanza e la ripartizione, come parte del processo di composizione dei corpi legislativi, hanno lo stesso carattere. Incapaci, come erano, di prendere in mano la luna falcata i rozzi DiZIani della creazione di Shakespeare si impossessarono di ciò che era alla loro portata e che aveva qualcosa-del carattere e della natura della luna, ossia una lanterna, che anch'essa, come la luna, poteva essere una sorgente di luce. Non potendo portare l'intero popolo per il quale si deve fare una legge, (e qui è il succo dell'apologo), a prendere decisioni su particolari problemi, <noi ci siamo impadroniti dell'istituto dell'assemblea rappresentativa e abbiamo fatto di essa la luna falcata della vox populi e nello stesso tempo la lanterna che illumina 1 sentieri del controllo e dell'azione sociale ». Ma per tanti e discordanti che possano essere i pareri e le opinioni, sta di fatto che il sistema democratico parlamentare, qualunque sia la base su cui si impernia, è, in ogni caso, il più auspicabile. Racconta Meuccio Ruini che il vecchio Churchill, intrattenendosi con lui, a Strasburgo, sui problemi costituzionali del dopoguerra, ebbe a dirgli: « Il sistema parlamentare avrà dei difetti, sarà cattivo e, se si vuole, anche pessimo, ma poiché è il " meno pessimo ", bisogna difenderlo e consolidarlo di fronte ai due opposti totalitarismi ». Quali siano i difetti del sistema parlamentare, astraendo dalla sua teorica e pratica inidoneità a rappresentare adeguatamente ogni classe, ogni categoria sociale, ha detto di recente — per quanto riguarda l'Inghilterra, dove i partiti, per altro, non sono la pullulante fungaia che occupa il campo da noi e dove il Parlamento ha una tradizione di 600-700 anni — il più autorevole organo dell'opinione pubblica britannica. La Camera dei Comuni — ha scritto il Times — « contiene troppi uomini piccoli e troppo pochi uomini grandi capaci di ispirare e dì guidare i piccoli ». E al rilievo del Times è venuto di rincalzo sir Hartlen Shaweroff, e;r-Attorney general nel governo labourista di Attlee, deprecando che i partiti non facciano che combattere delle finte battaglie in Parlamento, perdendo tempo in litigi futili ed inconsistenti. Sono rilievi che possono, con piena legittimità, estendersi al caso nostro. Chi si rifaccia alle ricorrenti, e stucchevoli, accidentalità da cui sono stati inceppati ed isteriliti tante volte i dibattiti parlamentari nell'una e nell'altra delle nostre Assemblee legislative, non potrà non concordare con quanto Meuccio .Ruini — il presidente dei « Solonì » cui è dovuta l'elabor izione della Costituzione — osservava di recente, e cioè che il Parlamento italiano è « uno di gueHi c7te paWano troppo », mentre in un regime veramente democratico, il parlamento dovrebbe autolìmitarsi, concentrarsi nelle sue funzioni essenziali. Se nelle trascorse Legislature la funzionalità del Parlamento è stata offuscata da qualche ombra, se il Parlamento ha « disperso » in vuote logomachie tanta parte del tempo che doveva destinare alla funzione legislativa, a chi va attribuita la colpa t Al sistema od agli uomini f Non solo i costituzionalisti, ma tutti gli studiosi, i sociologi e gli psicologi in primo luogo, sostengono ohe alla funzione legislativa han da essere chia¬ mati ed ammessi solo gli idonei, i capaci. Purtroppo, sin dall'altra Legislatura, è venuto a mancare al Parlamento l'apporto che poteva essere offerto dall'esperienza dei « notabili » (Nitti, Orlando, De Gasperi e, ahimé.', quanti altri sono stati estromessi dalla scena parlamentare a cagione di una fine immatura o dell'ostracismo inconsiderato dei partiti e degli elettori) ed al loro posto ha fatto irruzione nelle aule parlamentari una balda gioventù, mandata aitanti dagli esecutivi dei partiti. Sennonché, come giustamente osserva Luigi Sturzo, la esperienza dei parlamentari d'oggidì ben raramente è stata fatta « nelle amministrazioni locali e, meno alcuni casi, neppure nelle professioni libere: parte è stata improvvisata nelle sezioni dei partiti, nella vessante propaganda di tendenze e nelle organizzazioni di classe; la deformazione psicologica e la impreparazione mentale non è rara e tutto questo rende difficile l'assimilazione degli eletti fra di loro e la confidente fusione con le vecchie correnti che alimentano la classe politica ». Se poi, all'incidenza di questi fattori, si aggiunge la dipendenza tirannica dal partito, cui i parlamentari sono costretti,, è facile raffigurarsi il quadro delle condizioni negative in cui si compie la formazione della nostra classe politica. Ebbene, i risultati elettorali del 25 maggio han posto un argine a questi mali; la composizione qualitativa delle due Camere è diversa e migliore di quella delle precedenti Legislature? Gli osservatori politici, i vecchi navigatori del transatlantico, quanti, dall'aula e dalle coulisses, seguono le vicende della vita parlamentare, sostengoyio che la composizione qualitativa delle assemblee, in questa terza Legislatura, è migliore di quella registrata nelle precedenti. Molti rami o foglie secche della nostra vita politica e parlamentare sono stati eliminati: e quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini: quello che non han fatto i partiti, escludendo le candidature di tizio o di caio, l'han fatto gli elettori. In complesso, si è avuto in Parlamento un flusso di nuove e fresche energie, che è arra — almeno in teoria — di apporti provvidi e concludenti. Grosso modo, la fisiono¬ t111111ri111s11111111 nini mi mia o il volto del Parlamento, ove si abbia riguardo alla formazione ed ai dati che riguardano la professione degli eletti non cambia di molto: tanto in seno alla Costituente, che nella prima e seconda Legislatura, gli avvocati (inclusi, fra questi, i docenti universitari di diritto, i magistrati ed i notai) han diviso coi professori e gli insegnanti (ma quanti, fra costoro, i professori di lettere!) la maggioranza dei seggi: ll/l avvocati alla Camera (2" legislatura), 91 insegnanti, 75 laureati non dediti ad un esercizio professionale, 103 professionisti, 64 dirigenti di azienda ed organizzatori sindacali, SS fra artigiani ed operai. La terza Legislatura vedrà falcidiata, probabilmente, contro le aspettative elzi burocrati, la rappresentanza su cui costoro si ripromettevano di poter contare, onda « trovare nel legislatore il dovuto appoggio e la dovuta considerazione » per i problemi della categoria, ma vedrà infoltita la schiera dei rappresentanti sindacali. Nel rinnovato Parlamento ha fatto irruzione un centinaio di sindacalisti: 17 rieletti & 15 neo-eletti della CISL; 25 rieletti e 21 neoeletti della CGIL (37 di parte comunista e 9 di parte socialista); due rieletti ed un nuovo eletto della. UIL; un rappresentante della CISNAL, il missino Roberti. Questa ondata • di sindacalisti è uno degli elementi che può concorrere a caratterizmare il volto del nuovo Parlamento e ad influenzarne, secondo ogni previsione, anche i lavori. Francesco Argenta

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Strasburgo