Parigi intende rispettare i trattati con i Paesi europei

Parigi intende rispettare i trattati con i Paesi europei Dichiarazioni a Bonn del ministro degli Esteri francese Parigi intende rispettare i trattati con i Paesi europei Visito di congedo deU'ex-ambctsciatore Couve de Muratile ad Adenauer - Non ancora stabilita la data dell'incontro del Cancelliere con De Gauile - Von Brentano riferisce sui suoi colloqui con Du les (Dal nostro corrispondente) Bonn, 9 giugno. H colloquio tra il cancellie re Adenauer e il ministro degli esteri francese Couve de Murville è stato l'avvenimento principale della cronaca politica di oggi. Couve de Murville, fino a qualche giorno addietro ambasciatore a Bonn, si è recato stamane alla cancelleria per congedarsi da Adenauer e dai suoi collaboratori. La visita in altre circostanze sarebbe passata sul piano dei fatti di ordinaria amministrazione. Quella di oggi invece ha assunto una particolare importanza, dati i sentimenti di preoccupazione con i quali il governo di Bonn e in generale l'opinione pubblica tedesca, avevano seguito gli avvenimenti politici di Parigi. Le recenti tesi di P.nay, ad esempio, sulla eventualità che Parigi ricorra alla clausola di proroga dei trattati di Roma per far ritardare alla Francia l'entrata in vigore delle riduzioni doganali previste nel quadro della Comunità dei sei Paesi, erano state accolte a Bonn con notevole riserbo. In generale, nella capitale federale non si vede ancora chiaro a sufficienza sulle intenzio ni del governo De Gauile, per quanto riguarda la futura politica europeistica della Francia. Quanto abbia servito l'odierno colloquio Adenauer-Couve de Murville a rassicurare i tedeschi, non è dato sapere. Il ministro degli esteri Von Brentano, che insieme al ministro dell'Economia Erhard aveva partecipato all'incontro, in una successiva conferenza stampa ha dichiarato che è prematuro volersi rendere esattamente conto della futura politica europeistica francese: attualmante De Gauile è troppo occupato con i problemi* interni li uicesi e algerini e solo in un secondo tempo egli potrà pronunciarsi anche sulle questioni relative ai rapporti tra la Francia e gli altri Paesi europei Quando ciò avverrà, sarà presa in considerazione anche la possibilità di un incontro tra il generale e il Cancel-, liere tedesco. Von Brentano ha detto che oggi Couve de Murville ha trattato anche questo tema con i suoi interlocutori di Bonn, senza per altro stabilire la data e 11 luogo dell'incontro. Adenauer in ogni caso vqrrà rendersi personalmente conto dei punti di vista di De Gauile. Al Cancelliere stanno troppo a cuore il proseguimento degli ottimi rapporti franco-tedeschi finora esistenti e la progressiva rea iI a a , ilizzazione del processo dell'inItegrazione europea, per non discutere a quattr'occhi con De Gauile tali problemi. Couve de Murville ha comunque dato assicurazioni in un breve discorso di circostanza, letto in occasione della colazione offerta in suo onore da Adenauer, in cui ha affermato che il governo francese seguiterà a considerare i trattati europei il fondamento della sua linea politica. Nella conferenza stampa, von Brentano è passato poi e riferire sui risultati del suo viaggio nel Canada e negli Stati Uniti al seguito del presidente della Repubblica, Heuss. Ha detto di aver trovato presso gli uomini politici di Ottawa e di Washington profonda comprensione ■ per il problema tedesco ed ha negato l'esistenza di divergenze d'opinione tra tedeschi ed americani nella valutazione delle possibili soluzioni del problema del ritorno della unità tedesca. Il ministro si è quindi richiamato alle dichiarazioni da lui fatte in occasione della recente conferenza atlantica di Copenaghen e cioè che la questione della riunificazione non può andare disgiunta da quella della sicurezza europea e che ambedue devono essere discusse in una futura conferenza ad alto livello. Questa tesi — ha rilevato il ministro — è pienamente condivisa da Foster Dulles. In tal modo, egli ha voluto smentire le notizie pubblicate stamane con grande rilievo dall'indipendente Die Welt di Amburgo, il quale, nella corrispondenza da Washington, rileva va come, dai colloqui DullesVon Brentano, era sorta l'impressione che l'Occidente sarebbe pronto ad avviare una politica più elastica e condì scendente verso i sovietici sul problema tedesco, qualora Mo sca accettasse di discutere tale problema nella conferenza alla sommità. Il giornale spiegava inoltre che i governi atlantici avrebbero ripreso in considerazione i piani relativi alla creazione di una zona a scarso potenziale militare nell'Europa centrale, non solo, ma anche la possibilità di rinviare le elezioni generali in Germania in un secondo tempo. In una prima fase, sempre secondo il giornale, gli occidentali sarebbero disposti ad accettare elezioni separate nelle due Germanie per la formazione di due diversi organi amministrativi che dovrebbero sottostare ad un medesimo governo rappresentativo di tutto il Paese. Questo piano laborioso si richiama ovviamente alle tesi sulla conferenza tedesca sostenute dal comunista Grotewohl. Von Brentano ha negato tutto ciò: i governi dell'Alleanza atlantica, e con essi quello di Bonn, rimangono fedeli ai principi più volte ribaditi, approvati dalla conferenza di Ginevra del 1955. m. c.