Profondi contrasti ad Algeri tra gli uomini del "13 maggio,,

Profondi contrasti ad Algeri tra gli uomini del "13 maggio,, Profondi contrasti ad Algeri tra gli uomini del "13 maggio,, / militari sembrano pronti all'obbedienza; alcuni civili vogliono allargare a tutta la Francia l'azione rivoluzionaria - L'ambigua posizione del loro capo Delbecque (Dal nostro inviato speciale) Algeri, 6 giugno. Mentre il generale De Gaulle spiccava il volo per rientrare in Francia, al governatorato generale di Algeri il comitato di salute pubblica teneva una agitata conferenza-stampa durante la quale è stata discussa l'allocuzione diffusa ieri alla radio e alla stampa da Leon Delbecque, vice-presidente del comitato stesso. Era un'allocuzione alquanto ambigua in cui, dietro le espressioni di solidarietà a De Gaulle, si leggeva chiaramente l'intenzione dei comitati di salute pubblica di trasformarsi in organi di governo. La situazione poteva apparire tesa anche perché De Gaulle, nel suo discorso, aveva sempre evitato di esprimersi sull'esistenza e sulla funzione dei comitati. Oggi ad Orano egli ha preso posizione dichiarando testualmente : « Ora che 11 movimento algerino ha ottenuto il rinnovamento del potere a Parigi e la chiarificazione degli scopi nazionali in Algeria, gli elementi che vi hanno partecipato devono mutare orientamento. Non tocca a loro sostituirsi alle autorità costituite, né impuntarsi sulle loro attribuzioni, devono esercitare la loro influenza per ottenere la pacificazione negli animi ». La dichiarazione nega quindi ogni autorità di governo ai comitati, i quali dovrebbero trasformarsi in organi di propaganda, naturalmente a favore di De Gaulle, per preparare il referendum nazionale sulla g pnuova Costituzione. Accetteranno questa modesta funzione gli uomini che hanno fatto, come dicono, la rivoluzione del 13 maggio? Non si può ancora rispondere all'interrogativo perché molti membri del comitato per l'Algeria e il Sahara, compresi Leon Delbecque e il generale Massu, hanno seguito De Gaulle nel suo viaggio trionfale e ritorneranno ad Algeri soltanto questa sera tardi. Il comitato si riunirà domani per discutere l'allocuzione di Delbecque. Intanto, per l'impressione che ha provocato in tutti gli ambienti, dove è stata considerata un incitamento alla ribellione dei comitati di Francia, l'allocuzione è stata esaminata dal tenente Neuwirth, portavoce del comitato algerino, durante la conferenza stampa di stasera. Il signor Neuwirth ha detto che Leon Delbecque ha parlato a titolo personale, non a nome del comitato. Sembra però strano che un documento di tale gravità, scritto da un personaggio di forte rilievo negli avvenimenti del 13 maggio, sia stato diffuso dalla radio senza il consenso degli altri membri del comitato. Si notava stasera un certo imbarazzo del tenente Neuwirth a rispondere alle domande dei giornalisti e poco persuasivi apparivano i suoi tentativi di ridurre l'avvenimento a proporzioni trascurabili. Se non con Io stesso De Gaulle, esiste certo in seno al comitato rivoluzionario un dissidio, soprattutto tra gli p qa a o o i elementi militari e quelli civili che Io compongono. I militari sembrano decisi ad allinearsi dietro a De Gaulle, mentre 1 civili oppongono resistenza ad essere estromessi dal gioco politico. Il loro massimo esponente, l'ex-ministro residente in Algeria Jacques Soustelle, è già stato messo in disparte. Oggi si dava per certo che l'alta funzione a cui De Gaulle lo avrebbe destinato sarebbe di rappresentare la Francia all'Onu appure presso il governo americano, carica senza dubbio importante, ma che allontanerebbe dai rivoluzionari del comitato algerino il loro uomo più rappresentativo. E" comunque prematuro avventare giudizi sull'attuale situazione in Algeria: per avere un'indicazione più precisa bisognerà attendere ancora alcuni giorni. E' però indubbio che la carica rivoluzionaria del comitato di salute pubblica algerino è ben lontana dall'esaurimento e non è da escludere che faccia sentire la sua influenza anche in Francia per orientare l'azione dei vari comitati chiamandoli a collabo' rare con De Gaulle, magari in una direzione che il generale non vorrebbe seguire Essi, è noto, chiedono l'aboli zione del sistema parlamentare, cioè dei partiti, e la formazione di un partito unico, il loro, che non ha ancora un nome, ma di cui è facile indovinare gli orientamenti e il programma. ,