Dulles crede possibili intese tra Mosca e Washington di Gino Tomajuoli

Dulles crede possibili intese tra Mosca e Washington In taluni problemi di reciproco interesse Dulles crede possibili intese tra Mosca e Washington Il Segretari tii Stato ritiene improbabile 'a conferenza al vertice entro quest'anno - Favorevoli impressioni su alcune iniziative sovietiche - Nuovi progetti per fronteggiare l'influenza economica russa (Dal nostro corrispondente) | Washington, 6 giugno, \Una revisione della politicai estera americana e, di conse-ì guenza di quella alleata, si è\ iniziata oggi con un esplicito] avvertimento dal segretario di Stato Dulles ai membri della influente commissione per gli affari esteri del Senato a non illudersi di poter contare entro il 1958 su un incontro fra capi di governo dell'Occidente e dell'Oriente come- conseguenza delle attuali conversazioni diplomatiche fra Mosca e le capitali alleate. Non vi è aleuti ri ragione obiettiva per credere, ha detto Dulles pesando accuratamente le parole, che finché la Russia rifiuterà — come ora rifiuta — di fare accordi c concessioni in incontri di minore importanza, essa sia meglio disposta in quelli di livello più elevato. Sino ad ora, ha aggiunto Dulles, <non vedo 'alcuna prospettiva che le possibilità di intesa e di sviluppo futuro (implicite negli attuali contatti diplomativi) si realizzino in fatti concreti. Ma è d'altra parte da tener presente che le conversazioni sono appena cominciate ». Il senatore Aiken gli ha fatto osservare a questo punto che le sue dichiarazioni inclinavano al pessimismo circa la possibilità di un incontro fra capi di governo per la fine dell'estate, come sino ad ora si era ritenuto possibile. La risposta di Dulles confermava questa impressione: < Quanto a me, ha detto il segretario di Stato, non vedo alcuna prova per giustificare l'ipotesi rhe un incontro alla sommità possa scaturire dalle conversazioni in corso a Mosca ». Detto questo, Dulles ha prc cisato che il governo americano ritiene il pericolo di una nuova conflagrazione mondiale molto diminuito, non perché la Russia conduca una politica meno aggressiva, ma solo perché le nazioni del mondo libero sono riuscite ad unir- lIIIItlllllItllllllIIIIIIIIIIIIIIlllIllIIIIItllllIlllllItlMI si per organizzare un sempre più adeguato sistema di sicu rezzfi collettiva. La Russia ha dovuto constatare che ogni tentativo di ripetere i colpi della Cecoslovacchia e della Corea porterebbe inevitabilmente alla reazione del mondo libero. Essa hd adottato quindi una politica che, pur rimanendo sempre sostanzialmente aggressiva, tenta di realizzare gli stessi obiettivi con mezzi che escludano la forza. La sorveglianza e la reazione del mondo Ubero devono quindi tener conto ormai della mutata situazione e dedicare assai maggiore attenzione che in passato ai modi ed ai mezzi per resistere alla politica di sovvertimento e di penetrazione soviètica. In altre parole, anche Dulles, come altri autorevoli osservatori, ha ammesso che l'Alleanza occidentale deve essere riadattata alle mutate esigenze e che essa, seguendo rigidamente una politica dettata quasi tutta da considerazioni di difesa militare, ha sofferto nell'ultimo anno e mezzo una serie di insuccessi politici che sommandosi hanno condotto ad una situazione di debolezza militare in determinati settori. Questa è messa in evidenza soprattutto dall'impossibilità della struttura difensiva occidentale di reagire con mezzi adeguati, ma non atomici, a situazioni insurrezionali come quella del Libano, e della Indonesia. Inoltre l'eccessiva e forse inevitabile concentrazione nello studio e produzione delle armi nuove ha posto i centri essenziali della Difesa occidentale in una posizione più impegnativa che in passato. La pace del mondo è oggi legata alla capacità delle potenze aggressive di distruggere all'improvviso, e praticamente con un solo colpo, ogni avversario in ogni parte della terra. Poiché tale potere non esiste ancora, perché le difese americane sotto sempre formidabi IIlItlIlflIIIIItlllllllllIIIItllllIIIIIIIIIIItllllllIIIIKI li, si tratta di mantenere per il prossimo avvenire questo stesso rapporto di forze: entro cinque anni, al massimo, l'equilibrio nei confronti delle eventuali possibilità sovietiche nel campo dei missili continentali sarà raggiunto mediante un eguale stabile capacità americana. Questo sforzo grandioso deve essere compiuto, curando nello stesso tempo ogni altro aspetto della gigantesca battaglia diplomatica ed economica lanciata dalla Russia. L'esposizione di Foster Dulles ha tuttavia prospettato alcune possibilità positive nei rapporti con la Russia. Egli ha detto che gli Stati Uniti < sono rimasti incoraggiati da alcune recenti iniziative sovietiche» e di ritenere che lignificativi accordi fra Urss e Stati Uniti » rientrino nell'ordine delle normali possibilità. Il Segretaria di Stato ha definito incoraggiante l'adesione della Russia ad un convegno di scienziati per studiare come giungere ad una sospensione degli esperimenti nucleari in tutto il mondo, come pure l'accoglimento da parte del Cremlino della proposta americana di neutralizzare l'Antartide. « Gli Stati Uniti — ha aggiunto Dulles non escludono la possibilità di concludere importanti accordi con i russi in talune sfere di reciproco interesse ». « D'altra parte — ha detto il Segretario di Stato — l'America non può modificare il suo atteggiamento soltanto in cambio di promesse da parte dell'Unione Sovietica, promesse che si sono spesso rivelate non meritevoli di credito e in certi casi addirittura fatali a coloro che hanno creduto in esse. Noi crediamo tuttavia che l'Unione Sovietica, come gli Stati Uniti, desideri ridurre l'onere economico degli armamenti moderni. Riteniamo altresì che, nelle condizioni attuali, l'Unione Sovietica non voglia la guerra. Perciò una certa comune base d'intesa esisto. Circa la Germania occidentale, Dulles ha detto che smilitarizzarla come vorrebbe Mosca sarebbe un pericoloso errore per l'Occidente. Gino Tomajuoli