Gli incontri di De Gaulle con i capi militari e politici
Gli incontri di De Gaulle con i capi militari e politici Gli incontri di De Gaulle con i capi militari e politici // generale ha ricevuto anche i dirigenti del Comitato di salute pubblica - l colonialisti gridano "viva Soustelle,, e "Pflimlin a mare,, (Nostro servizio particolare) Algeri, 4 giugno. L'argenteo aereo di De Gaulle è sceso sul campo della < Maison Bianche » alle 11 e mezzo. Il nuovo presidente del Consiglio era accompagnato dal gen. Ely, capo di Stato Maggiore generale, dall'simm. Nomy, capo di S. M. della Marina, dai ministri Jacquinot e Lejeune, da un piccolo gruppo di alti funzionari civili e militari. Lo hanno accolto su] campo, tutto pavesato di bandiere, i generali Salan e Massu, l'on. Soustelle i capi del Comitato di salute pubblica e le autorità del govern.. algerino. Un'immensa ovazione si è levata dalla folla, araLi e francesi frammisti, che circondava l'aeroporto, trattenuta da un imponente servizio d'ordine. Lo stesso entusiasmo, la stessa folla hanno . accompagnato il lento corteo presidenziale dall'aeroporto alla città, lungo una strada di 35 chilometri. Nessun incidente, quantunque le autorità temessero qualche attentato ad opera del Fronte di liberazione algerino. E' dagli ambienti più estremi del colonialismo, dagli <l ultras » che si sono levate le sole voci contrastanti con il clima di esultanza della giornata. Malcontenti delle intenzioni liberali attribuite' al generale e della composizione del governo (dovè manca Soustelle e ci sono i rappresentanti democristiani e socialisti), gridavano, per indiretta protesta t Viva Soustelle! >, «A mòrte Pfiimlinix., «Pflimlin a mare!». Le grida di < Viva Soustelle > sono echeggiate soprattutto quando De Gaulle, reso omaggio al monumento dei Caduti, si è diretto al «Palazzo d'Estate >, sua residenza per il breve soggiorno. Qui egli ha iniziato i molti incontri, che hanno reso intensa e faticosa la sua giornata Dopo i colloqui con Salan, comandante supremo, e con Massu, capo dei paracadutisti, il generale ha ricevuto i membri del Comitato centrale di salute pubblica. Uno di essi, lucendo dal palazzo, ha dichiarato ai giornalisti: « Il generale ha elogiato la nostra I a i e l i , a azione ed ha detto che si attende molto dalla nostra attività. II Comitato continuerà anche in futuro a svolgere la propria attività >. I comitati, dunque, non saranno sciolti almeno per ora. Successivamente De Gaulle ha incontrato mons. Duval, arcivescovo di Algeri, uomo di spiriti liberali, e l'ex-prefetto Baret, che il governo Pflimlin aveva destituito per connivenza con i sediziosi. Alle 19 in punto, finalmente, il generale ha raggiunto il « Forum * di Algeri, per il discorso alla folla, atteso quasi spasmodicamente. Il capo del governo aveva a fianco il gen. Salan e l'on. Soustelle; il primo ha messo in rilievo « l'unità di dieci milioni di algerini », francesi e | arabi; Soustelle ha reso omag- j gio a De Gaulle ed alle bene-1 merenze dell'insurrezione alge- : rina, che ha consentito di dare | alla Repubblica un dégno governo e istituzioni nuove. Poi De Gaulle ha pronunciato il suo breve, acclamato discorso. Incontri con le autorità navali (il generale ha visitato l'incrociatore De Grasse, alla fonda nel porto) e con i comandanti delle forze di terra (il Comando della X Regione militare gli ha offerto un pranzo d'onore) hanno chiuso la sua giornata. Domattina alle 8 e mezzo il generale partirà in aereo per Bona e poi per Costantana; venerdì egli visiterà il resto dell'Algeria. Ma questo viagg'o. sarà solo una priI ma pre:,i di contatto: fra qualche settimana De Gaulle ritornerebbe nel Nord-Africa, per sviluppare l'opera iniziata oggiIn sede politica, vanno segnalati oggi due fatti. Il primo è l'annuncio che il sindaco liberale di Chevallier, la bestia nera dei colonialisti oltranzisti, ha dato le dimissioni per contrasti con il Comitato di salute pubblica; esse saranno confermate ufficialmente dopo la partenza del capo del governo. Il secondo è l'arrivo ad Algeri di una delegazione dalla Corsica: essa ha invitato De Gaulle a sostare ad Ajaccio, nel viaggio di ritorno, per sottolineare la « conciliazione » tra l'isola e la metropoli. RscpgcsPrar. f.
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