Il processo al direttore di Banca rinviato per una perizia mentale

Il processo al direttore di Banca rinviato per una perizia mentale Il processo al direttore di Banca rinviato per una perizia mentale Era gerente della Cassa di Risparmio di Caste/lazzo Bormida - E' accusato d'aver sottratto 28 milioni - Il dibattito riprenderà il 3 luglio Alessandria, 3 giugno. (f.) Accusato di falso, truffa e appropriazione indebita il rag. Gaspare Romano, di 49 anni, già gerente della filiale di Cast ni lazzo Bormida della Cassa di Risparmio, è com- [parso questa mattina in stato d'arresto dinanzi al tribunale di Alessandria. Il processo è stato però l'inviato al 3 luglio, avendo la difesa ottenuto che l'imputato venga sottoposto a perizia psichiatrica. Il rag. Romano è un uomo smilzo, dall'aspetto tristissimo. Le sue amarezze cominciarono cinque anni fa quando costituì con l'amico Carlo Gho una impresa di autotrasporti. L'azienda però non ebbe fortuna, e per alimentaria il Romano ricorse purtroppo al denaro della banca da lui gestita. Le difficoltà si accrebbero nel '55 a causa della morte del socio Gho, avvenuta per un incidente stradale; gli espedienti del Romano si fecero, per [conseguenza, più ingarbugliati. Le infrazioni furono scoperte nel giugno dell'anno scorso per alcune irregolarità riscontrate dalla direzione centrale della Cassa di Risparmio. Una ispezione permise di constatare che l'integerrimo e stimato funzionario, il quale per oltre tre lustri aveva servito fedelmente l'istituto, si era reso colpevole di vari reati, falsificando registrazioni contabili, presentando all'incasso false cambiali, e arrecando alla 11 rag Romano fu rinviato a giudizio. Stamane, in apertura d'udienza, i difensori prof. Punzo e avv. Ravazzi hanno chiesto per il loro patrocinato una perizia psichiatrica. Il comportamento dell'imputato, e^si hanno detto, è stato influenzato da tare ereditarie; un cugino si uccise per impiccagione, e una sorella è ammalata di mente. Il Romano ha violato la legge perché afflitto dagli stessi mali dei suoi congiunti, e non ha profittato personalmente del denaro sottratto. L'avv. Ferrari, che rappresentava la Cassa di Risparmio costituitasi parte civile, si è opposto alla richiesta, affermandp^phe l'imputato è da considerare sano di mente, avendo agito con intelligenza e astuzia nel commettere i reati. Anche il P. M. dott. Aragnetti si è opposto alla concessione della perizia. Forse la mente del Romano potrebbe essere indebolita oggi, ma non lo era al momento dei fatti. Il tribunale, presieduto dal dott. Di Serafino, ha in un primo tempo respinto l'istanza per ragioni procedurali, essen- banca un danno di ventotto E11!!?"1 ■£"e.S£to', i - a e a llllllllMIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIMMIIIIIIIIIIIII do stata avanzata nelle formalità preliminari e non a di: battimento iniziato. L'inizio è avvenuto poco dopo, con la richiesta presentata dal dott. Aragnetti di contestare all'imputato, invepe dei reati di falso, truffa e appropriazione indebita, quelli più gravi di falso commesso da pubblico ufficiale, truffa in danno d'un ente pubblico, e peculato'. Rinnovata, dopo tale atto che iniziava il dibattimento, l'istanza di perizia psichiatrica, il tribunale l'ha accolta, dandone incarico al prof. Pappalardo, direttore del locale ospedale psichiatrico. Il processo pertanto è stato rinviato al 3 luglio, e per quella udienza il prof. Pappalardo dovrà riferire sull'esito del suo esame. Dolorosa vicenda con Mieto fine di due innamorati toscani Il rag, Gaspare Romano nell'aula del Tribunale

Persone citate: Carlo Gho, Di Serafino, Gaspare Romano, Pappalardo, Punzo, Ravazzi

Luoghi citati: Alessandria, Bormida