Le imposte di soggiorno aumentate per i turisti

Le imposte di soggiorno aumentate per i turisti Le imposte di soggiorno aumentate per i turisti La disposizione vàlida per alberghi, camere d'affilio, auloslelli Roma, 3 giugno. Andare in villeggiatura, quest'anno, costerà più ' caro che nel passato; sono aumentate infatti le imposte di soggiorno e la legge che stabilisce i nuovi aumenti viene pubblicata in questi giorni dalla Gazzetta ufficiale. Negli alberghi di lusso l'imposta sarà di 200 lire per persona al giorno; in quelli di prima categoria di 120 lire; in quelli di seconda e nelle pensioni di prima categoria di 80 lire giornaliere; negli alberghi di terza categoria e nelle pensioni di seconda l'imposta ammonterà a 50 lire al giorno; infine negli alberghi di quarta categoria e nelle pensioni di terza sarà di 20 lire. I villeggianti che prolungheranno le loro vacanze per alcuni mesi, pagheranno l'imposta solo per i primi trenta giorni consecutivi e saranno esentati nel periodo successivo fino al termine di 90 giorni. Aumenti nell'imposta di soggiorno sono stati fissati anche per coloro che alloggeranno in camere mobiliate, in appartamenti d'affitto o in ville. Se il soggiorno avrà una durata superiore ai sette giorni e inferiore ai 120, il villeggiante sarà tenuto a pagare una quota fissa individuale di 3000 lire per la prima categoria, di 2000 lire per la seconda, di 600 per la terza e di 200 per la quarta. Se il soggiorno è inferiore ai sette giorni l'imposta è dovuta nella misura di 80 lire giornaliere a testa per la prima categoria, di 60 per la seconda, di 30 per la terza, di Ì0 per la quarta. Le stesse imposte si applicano anche agli ospiti dei villaggi per la gioventù, degli autostelli, dei villaggi turistici che rientrano nella quarta categoria. Inoltre la legge ammette maggiorazioni alle imposte fissate per favorire determinate situazioni locali; le maggiorazioni in ogni caso non potranno superare il limite di 40 lire per le imposte giornaliere e di 400 lire per le imposte da pagare « una tantum ». I proventi dell'imposta di soggiorno andranno per ' 11 15% all'Opera nazionale maternità e infanzia, e per il resto saranno ripartite tra l'azienda autonoma di cura, l'ente provinciale per il turismo e la sezione per il credito alberghiero e turistico.

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