Favorevole risposta di Mosca per trattative fra scienziati

Favorevole risposta di Mosca per trattative fra scienziati Accolta l'iniziativa americana contro le prove atomiche Favorevole risposta di Mosca per trattative fra scienziati Tecnici dell'Occidente e dell'Oriente dovranno stabilire come sospendere in tutto il mondo gli esperimenti nucleari - Preoccupazioni per la politica della Francia (Dal nostro corrispondente) Washington, 31 maggio. La risposta sovietica alla proposta americana per una conferenza fra tecnici allo scopo di giungere ad una sospensione degli esperimenti nucleari è stata consegnata stamane dall'ambasciatore Menshikov al sottosegretario Herter, che l'ha comunicata subito ad Eisenhower nella sua fattoria di Gettysburg, dove il Presidente sta trascorrendo il week-end. Sebbene il testo della nota non sia ancora pubblico, i portavoce de! Dipartimento di Stato hanno dichiarato che è «apparentemente favorevole» accettando essa la richiesta americana di fissare i primi incontri per la metà di giugno. Il primo passo per un eventuale successivo incontro fra Capi di Stato dell'Occidente e dell'Oriente potrebbe quindi essere non lontano. Questa prospettiva ancora due settimane fa appariva alquanto incerta; sostanzialmente la risposta russa ha provocato a Washington un senso di soddisfazione, anche se alcuni punti della replica di Kruscev non sembrano collimare con le proposte americane. E comunque necessario, si afferma ;in alcuni circoli politici e diplomatici di Washington, agire con speditezza per legare la Francia al rispetto delle iniziatile comuni occidentali. Non si esclude infatti che con la prevista rinascita di tendenze ed atteggiamenti nazionalistici, favorita dall'affermazione delle destre golliste, il nuovo governo francese sia spinto ad assumere posizioni particolaristiche su molti problemi internazionali, allontanandosi dalla linea co mime delle nazioni alleate. De Gaulle potrebbe essere invogliato ad assumere un atteggiamento politico indipendente nei confronti della Russia e dei suoi satelliti, per esempio per quanto riguarda il <: piano polacco Rapacki » ossia la creazione di una zona senza atomiche e missili nelle due Germanie, in Polonia e in Cecoslovacchia. Ciò farebbe indubbiamente il gioco di Mosca e comunque non porterebbe fra gli alleati occidentali un'atmosfera favorevole, anche per quel che riguarda gli impegni sul Mercato comune e sull'Euratom. Questi, fra tutti gli impegni intemazionali assunti dalla Francia, sembrano a Washington i più pericolanti. Con allarme e sorpresa, in¬ fatti, l'America ha appreso che il nuovo governo francese si troverà immediatamente a dover fronteggiare una grave e urgente situazione economica. Le dichiarazioni fatte martedì a Bruxelles dail ministro Faure — per quanto smentite da Parigi — hanno infatti messo in luce le condizioni di quasi bancarotta in cui si troverà il governo De Gaulle. Dapprincipio le autorità americane ed i portavoce del Diparti.mento di Stato tendevano a sottovalutare la gravità della situazione, ricordando che non più tardi del gennaio scorso gli Stati Uniti si erano adoperati per far ottenere al governo francese prestiti straorzi mari. Più tardi, però, la stessa ambasciata francese ha confermato la grave situazione economica d! Parigi, avvertendo di non poter escludere che entro le prossime settimane il governo francese si troverà obbligato ad invocare l'adozione delle procedure straordinarie previste dal Trattato di Roma per la riduzione delle importazioni e l'aumento dei dazi di importazione, per far scendere il deficit delle riserve in dollari e in valute straniere. Vi è chi sospetta (non è dato sapere su quale base) che questi allarmi siano deliberatamente ingranditi da parte francese per ottenere negli Stati Uniti o dagli altri alleati condizioni economiche speciali e, comunque, per autorizzare il nuovo governo ad assumere un atteggiamento di attesa nei confronti del Mercato Comune. Si ritiene a Washington che De Gaulle, pur affermando formalmente di voler rispettare tutti gli accordi internazionali assunti dai precedenti governi francesi, agirà in modo da provocarne la revisione, per far riconoscere alla Francia una posizione di privilegio, specie per quanto riguarda l'Euratom e, nei confronti degli Stati Uniti, per ottenere l'ammissione della Francia fra le potenze atomiche.

Persone citate: De Gaulle, Eisenhower, Kruscev, Menshikov