Il torinese Coletto è «maglia rosa» e Baffi vince in volata a San Benedetto

Il torinese Coletto è «maglia rosa» e Baffi vince in volata a San Benedetto Unu lunga tuga di dieci Uomini ha sconvolto fa classifica del Giro Il torinese Coletto è «maglia rosa» e Baffi vince in volata a San Benedetto Il gruppo dei fuggitivi giunge con oltre dodici minuti di anticipo sul gruppo degli tassi», i quali hanno scarsamente reagito - Pettinati passa al secondo posto della classifica e Baldini retrocede al quinto, con 2'43" di distacco - La « Carpano» sale al comando della graduatoria per squadre (Dal nostro inviato speciale). San Benedetto del Tronto, 30 maggio. Mentre stamattina ce n'andavamo alla località fissata per la partenza della 12' tappa, ben 26 km. fuori "Scanno lungo una, strada oltremoto inghiaiala elpolverosa, ci veniva in viente'qualche pensierino sulla situazione della classifica come si era confermata ieri, all'infuori del successo di tappa di Defllippis, di non soverchia importanza salvo quella immediata come fatto di cronaca. Il discorso si faceva più serio allorché si prendeva a considerare .la situazione come si presentava appunto stamattina, facendo perno sull'unico episodio della fase finale della j tappa, in cui si era verificato' l'attacco di Gaul, con l'appoggio di Bahamontcs, sferrato contro tutti, ma particolarmente contro Baldini. L'attacco però era fallito; il campione d'Italia aveva reagito, aveva ripreso la ruota di Gaul, e assieme a lui, classificato con lo stesso tempo, tagliava il traguardo. Ancora ci veniva in incute di pensare, mentre i chilometri per giungere al Ibntano punto di ritrovo non finivano piii,chc le chances di Baldini avevano ieri un solido rafforzamento. Aveva un bt-J dire Guerra l'altra sera a. Roma, ch'egli non vede il romagnolo primo al traguardo finale, e che le sorprese sono sempre possibili. Però, rifiutava di scommettere sulla vittoria di Moser e meno ancora su quella di Pettinati. Fórse egli conta sul suo Gaul, che nella prova a cronometro in salita su a San Marino domenica e, più ancora, nella tappa dei tre collt dolomitici potrebbe annullare il grosso vantaggio presogli da Baldini nelle due tappe individuali in pianura tagliate appasta sulla sua misura. Fino a stamattina, i discorsi giravano tutti su questo perno. Si ricordava che alla partenza del Giro la rosa dei «favoriti» contava soltanto quattro nomi: Baldini, Gaul, Nencini, Bobet. Ahimé, o, meglio, ahiloro, poveri tutti questi illustri nominati! Meno di sei ore dopo che si erano lanciati in corsa, al loro arrivo al traguardo di San Benedetto quale cocente mortificazione li attendeva. Mentre il gruppo di cui facevano parte — ed erano una quarantina — si dibatteva in una volata in cui Poblet riportava la meglio davanti a Brankart e Baldini, sulla torretta della televisione già stava per salire la. nuova « maglia rosa ». E questi era Goletto, che stamattina si trovava nientemeno che in 19' posizione, distante 10' e più dal leader. Cosi da domani sia Baldini che Gaul, sia Bobet che Poblet, o Fornara o Brankart od altri, dovranno fare i conti col campione della Carpano (e coi suoi compagni di squadra) per aspirare al successo finale, ben più arduo da conquistare ove Pettinati fosse rimasto capolista. Da stasera, Coletto è primo in classifica con 2'4S" su Baldini, retrocesso al 5° posto Ce per gli altri si guardi in fondo). In che modo, attraverso quali circostanze, Coletto è arrivato tanto davanti ai suoi avversari; fino a prendergli i li,' e 26" riconosciutigli dal cronometrista ufficialeT Diciamo subito che il torinese non ha compiuto da solitario la bellissima impresa, pur se nel tratto finale della tappa— e per oltre due ore di lavoro massacrante a sostenutissima velo¬ , l?£,1„ 'aam- ta i i i o a j o' o e a o i i o c o . n e a e n a cità -- il merito sia sfitto principr.tmente suo, Coletto non era solo. Nove compagni gli erano assieme nella fuga cominciata- 100 km. prima: secondo l'ordine d'arrivo della tappa (epperciò il vincitore di testa)^ essi erano \Boni, Junke manr, Dall'Agata, La Cioppa, Barale e Catalano (ne manca uno, Mancini, che una foratura aveva attardato proprio all'ultimo chilometro). Coletto arrivò in coda ai nominati, stanco, ma felice, perché già aveva- la sicurezza del grande balzo compiuto nella classifica, dove l'ormai scomparso ritardo sarebbe stato di molto minore senza la sfortuna che lo aveva colpito nella tappa di Mondovi, quand'era ih testa col gruppo di Pettinati. La fuga che ha sconvolto la faccia del giro era cominciata a Casacanditella. In quel momento, il gruppo contava una cinquantina di uomini. Dei buoni ne mancava qualcuno: capofila Dcfilippis, che già all'inizio della lunga salita che porta a Roccaraso era parso in difficoltà, e aveva preso a perdere terreno, semprepiù terreno. L'aveva previsto, un po' per celia e molto per contenzione, già avviandosi alla partenza. « Oggi arriverò ultimo — aveva detto — domani, chissà... ».'Oggi, intanto, è stato un Sito compagno, ed anch'esso torinese, a sorprendere, e un tantino a commuovere. Non mi si chieda di raccotvtare ciò ch'era avvenuto prima di quel momento; quando il siciliano Catalano scappò dal gruppo, dando l'avvio all'episodio risolutivo della tappa. Salendo a Roccaraso (km. Si) già Baldini aveva dovuto ncutraliz- zarc un allungo di Plankacrt, tanto deciso che una volta in cima il grosso si trovò ridotto a venti .uomini; fra i quali c'erano tutti i migliori, ma non la « Maglia rosa» ella aveva ce duto assieme ad altri, né Cop pi, né Nencini, e neppure Coletto, Pambianco, Geminiani. Tuttavia, la grossa avanguardia non avendo propositi bellicosi, presto andò a finire ohe i ritardatari si rifecero sotto, ed a Càsoli (km. 82) una cinquantina di corridori si trovarono riuniti. Il sole bruciava, le salite si susseguivano, la stanchezza — o l'indifferenza degli assi — si faceva sentire. Uno scatto di Catalano sgretolò la folta compagnia, — dalla quale nove uomini in pochi chilometri e rincorrendosi velocissimi riit-scirono ad evadere, portandosi a tiro del siciliano che però soltanto nella discesa da Chicti (km. 121), dove aveva vinto il traguardo volante con 1' di vantaggio, si lasciava raggiungere. E gli altrit Oh, gli altri venivano avanti, non dico placidamente, sarebbe una bugia, anzi qualcuno pur si agitava perché l'andatura non ristagnasse, ma venivano avanti meno velocemente dei dieci, ceco tutto. Cosicché il loro ritardo che al piede del colle dov'è situata Chioti era di 4'SO", sù in città risultava salito a ben 6' e 10". Da Chieti giù a Pescara, da qui per lalevigatissima litoranea adriatica, per gli ultimi 60 km, la fuga dei dieci è proseguita con estrema risolutezza, alla quale Coletto imprimeva il segno della sua volontà di portarla alle estreme conseguenze. Già al passaggio da Giulianova, mancando 20 km. all'arrivo, U vantaggio dei fuggitivi via salito a 11' e rotti: come dire che da quel momento il torinese aveva già virtualmente spodestato Pettinati. Venendo verso il traguardo, abbiamo cronometrato cinque chilometri « tirati » esclusivamente da Coletto alla media di 47,500. Un quarto d'ora dopo, arrivando nella scia dei battu ti. la vettura di Guerra si è /er-lmata per un momento accanto a me. Un cenno di domanda, la risposta immediata: « Sono tanto signori — la "Locomotiva umana" voleva dire i campioni spodestati — sono tanto signori che regalano perfino i minuti. Si accorgeranno, però, se sarà facile riprenderli, come li hanno stupidamente perduti». Vittorio Varale ORDINE D'ARRIVO: 1. Baffi, km. 211 in ore 5,35 03", media di km. 37,785; 2. Fantini s.t.; 3. Bontà.t.; 4. Junkermann s.t.; 5. Dall'Agata s.t.; 6. La Cioppa s.t.; 7. Barale s.t.; 8. Catalano s.t.; 9. Coletto s.t.; 10 Mancini a l'23"; 11. Poblet a 12'26"; 12. Varnajo s.t.; 13. Baldini s.t.; 14. Keteleer s.t.; 15. Maule s.t.; 1G. Ittirat s.t.; 17. Carizzoni s.t.; 18. Moser s.t.; 19. Nencini s.t.; 20. Menini s.t.; 21. Fallarmi s.t.; 22. Piscaglia s.t.; 23. De Bruyne s.t.; 24. a pari merito un gruppo di corridori fra cui Bahamontes, Bobet L., Botella, Coppi, Fornara, Gaul, Pambianco e Pettinati, tutti col tempo di Poblet; 77. Defllippìs a 26'33"; 80. e ultimo Conti s.t. Non partito: Ronchini. Ritirato: Barbotin. CLASSIFICA GENERALE: 1. Coletto 51.40'22"; 2. Pettinati a l'58": 3. Moser a 2'05"; 4. Boni a 2'39"; 5. Baldini a 2'43"; 6. Baffi a 2'46"; 7. Botella a 3'57" ; 8. Barale a 4'02"; 9. La Cioppa a 4'21"; 10. Brankart a 6'44"; 11. Pambianco a 7'08"; 12 Gaul a 8'38-'; 13. Poblet a 8'51"; Ì4. Geminiani a 8'59"; 15. Fornara a 9'12"; 16. Bobet L. a 9'39"; 17. Adriaenssens a 9'44" ; 18. Ranneri a 9'47"; 19. Nencini a 9'52"; 20. Fallarmi a 10'47"; 30. Coppi a 25'29"; 38. Dcfilippis a 43'22"; 80. e ultimo Coste a 3 ore 8'12". CLASSIFICA A SQUADRE: 1. O. S. Carpano 155,08'31" ; 2. G. S. Faenia a 6'18"; 3. Sam Pellegrino .Sport a 11'48"; 4 Atala a 17'38"; 5. Bianchi a 21'38" ; 6. G. S. Chlorodont a 23'14"; 7. Legnano a 25'52". Coletto, nuova maglia rosa, sul palco dei vincitori (Tel.)