Le prime ciliege a Pecetto da 120 a 17O lire il chilo

Le prime ciliege a Pecetto da 120 a 17O lire il chilo Le prime ciliege a Pecetto da 120 a 17O lire il chilo Queste le quotazioni all'ingrosso per l'apertura del mercato - Si prevede un buon raccolto, ma prezzi sostenuti A Pecetto c'è stato ieri qualche «pruzzo di pioggia in mattinata e nel primo pomeriggio; ma alle 18, quando si è aperto ili tradizionale mercato delle ciliege, il 47" dal 1911, non pioveva. Allineate sulla piazza c'erano 182 ceste contenenti ciascuna da 10 a 12 chili ai frutta, ricoperte di panni bianchi. Molta gente o numerosi commercianti di Torino. I prezzi all'ingrosso delle primaticci tl'unica qualità giunta sinora a maturazioni:) oscillavano dallo 120 alle 170 lire al chilo. Da ogt;!, per 40-45 sere consecutive ì contadini porteranno sulla piazza di Pecetto le loro ceste odorose: vengono da Trofarello, da Cambiano, dal Pino. Saranno sempre m maggior numero Uno a raggiungere punte massime di 350-400 quintali a! giorno, quando tutti i prodotti saranno presenti insieme sul mercato: le ciliege vere e proprie, le vinone-, le duracine e le amarene. 11 raccolto quest'anno promette l* ne, soprattutto per duracine amiarene. Meno abbondanti le ciliege e le vlttone, la cui fioritura 6 i-tata disturbata iniaialmente dalla pioggia. Nella zona delle ciliege ci sono circa 4C mila piante. Ognuna di esse produce da 10 a 12 ceste per stagione nell'età migliore, cioè verso i 35 anni; quand'è molto giovane, o quando sup- ra il mezzo secolo, ta produzione si riduce a 20-30 filili. Le ciliege di Pecetto, secondo gli esperti, sono le migliori: la qualità dei terreni, situati al imparo dai venti, l'assenza di neb¬ bia, la buona esposizione al sole, contribuiscono a dar frutti dolci e saporiti, che si conservano molto a lungo. La produzione è richiesta oltre che da Torino e Milano, anche da Genova (dove spesso s'imbarca per l'America) e dai Paesi del Nord, specie dalla Danimarca. Gli esperti attribuiscono a tutti questi elementi gli alti prezzi: l'i merce di Pecetto, dicono, è merce di esportazione". Le primaticce a 170 lire sono care, tanto più che non hanno le qualità per sopportare i lunghi viaggi: sono troppo ricche d'acqua e troppo povere di zuccheri. Le quotazioni di questa' qualità diminuiranno nei prossimi giorni. Ma non cosi, pare, accadrà per le « ciliege » vere, per le duracine e 'e vittone. Si parla di 200 lire al chilo. I motivi? La raccolta coincide con il taglio del grano e la mano d'opera specializzata necessaria per staccare le ciliege dagli alberi incido per 400 lire ogni 5 chili.

Luoghi citati: America, Cambiano, Danimarca, Genova, Milano, Pecetto, Torino, Trofarello