Si vuole conoscere il programma del generale di Sandro Volta

Si vuole conoscere il programma del generale Si vuole conoscere il programma del generale (Dal-nostro corrispondente) Parigi, 30 maggio. La giornata di oggi è trascorsa in un'atmosfera meno drammatica. ' Una serie di incontri, che b1 sono, svolti tanto all'Eliseo quanto nella villa di Charles De Gaulle a Colombeyles-deux-Eglises, e di riunioni dei. gruppi parlamentari, hanno attenuato la tensione e l'inquietudine che già ieri sera accennavano a diminuire, quando venne pubblicata la lettera di Vincent.Auriol a De Gaulle e la risposta del generale all'ex-presidente della Repubblica. Fino a quel momento; la situazióne appariva estremamente, grave e,,ad acuirla, aveva contribuito non poco il messaggio del Presidente della Repubblica al Parlamento, redatto in termini che avevano provocato reazioni francamente negative in tutti i settori dell'Assemblea Nazionale. Persino Georges Bidault, che non ha mai lesinato le approvazioni al pronunciamento di' Algeri, aveva deplorato la ] forma con cui la rappresentanza nazionale era stata posta di frónte all'opposizione dei capi militari faziosi. La lettera di Auriol e la. risposta di De Gaulle, decongestionarono la situazione che pareva avviarsi a decisioni-le cui conseguenze avrebbero potuto essere irreparabili, c Ieri Vin cent Auriol ■— scrive stasera il direttore di Le Monde '— ha saputo porre al generalo. De Gaulle con un tono giusto'deK le domande giuste. E la statua si'è mossa di colpo. II marmo si è . umanizzata L'inflessibile ha acconsentito a spiegarsi}. Rispondendo ad Auriol, il ge- nerale ha infatti abbandonato per la prima volte il tono altero delle sue precedenti comunicazioni per affermare, con una sincerità che ha colpito anche i suoi avversari, di essere assolutamente estraneo agli avvenimenti di Algeria'e di essere intervenuto soltanto quando ha creduto di poter essere utile a ristabilire l'unità della nazione e la disciplina dello Stato. Se questo chiarimento fosse avvenuto subito, i tragici malintesi che hanno condotto la Francia sull'orlo della guerra civile sarebbero stati probabilmente evitati e l'investitura del generale De Gaulle sarebbe avvenuta in ben altre condizioni di quelle che, oggi, la trasformano In una capitolazione dei poteri pubblici di fronte all'esercito. Sarebbe difficile negale le responsabilità di Pierre Pflimlin nello sviluppo di questa situazione. Alla riunione del gruppo parlamentare democristiano, il Presidente del Consiglio dimissionario ha dichiarato: « Sono convinto che nelle circostanze attuali, di cui conosco tutti 1 dati, la pace civile non può essere salvata altro che con la formazione nella legalità ùi un governo presieduto dai gè» * nerale De .Gaulle ». E' un'affermazione che, se fosse stata fatta fin dal primo giorno da chi ..era in grado di conoscere-tuttl i dati della situazione, avrebbe Impedito al Paesèvdl spingersVIflh sull'orlo della rovina. < E'-deplorévole scrive il direttore di Zie Monde — che le parole del governo non siano state d'accordo con i suoi atti, che esso abbia ingannato il Pariamepto e il Paese sulle sue vere intenzioni, affermata sulla, scenai'una volontà indefettibile, mentre organizzava dietro le quirite la carenza di un potere la cui realtà gli sfuggiva >.- Le lettere di Auriol e di De Gaulle, che hanno in gran parte chiarito questo equivoco, sono state perciò al centro delle trattative che si sono svolte per tutta la giornata. All'Eliseo, il Presidente della.Repubblica ha consultato successivamente i presidenti dei gruppi parlamentari ed i segretari di tutti i partiti. René Coty aveva invitato anche Maurice Thorèz e Jacques Duclos, ma i due capi comunisti hanno declinato l'invito con una lettera dn cui affermano di non volersi «prestare allo scenario destinato a coprire di una apparenza di legalità la capitolazione davanti agli atti di forza di Algeri e di Ajaccio rivolti ad imporre con la violenza la venuta al potere del generale De Gaulle >. Le consultazioni del Presidente della Repubblica sono state mantenute segrete, però qualche indiscrezione permette di conoscere alcune delle assicurazioni date agli esponenti politici che non hanno nascosto le loro gravi inquietudini. Una di queste assicurazioni riguarda l'integrazione europea, a proposito della quale si è affermato che « il Generale ha l'abitudine di rispettare gli impegni che sono stati firmati », e non 'si propone perciò di denunciare i trattati europei. Lo stesso atteggiamento verrebbe assunto da De Gaulle per il mantenimento dell'Alleanza Atlantica. Nelle conversazioni di René Coty è stato confermato che il Generale chiederà l'investitura dell'Assemblea Nazionale nelle forme volute dalla Costituzione, ma, dato il carattere eccezionale' della situazione, ha messo come ..condizione- ebe, dopo che il Presiderite della Repubblica! avrà ottenuto' l'accordo del gruppi parlamentari, i capi di tali gruppi si riuniscano all'Eliseo per udire da De Gaulle il suo programma e per impegnarsi, a nome della maggioranza dei rispettivi gruppi, a votare l'investitura. Soltanto allora egli si presenterà all'Assemblea Nazionale per il voto, In una seduta che dovrà svolgersi senza dibattito. Il generale De Gaulle chiederà forse lunedì i pieni poteri per un anno, durante il quale il Parlamento terrà soltanto una breve sessione, mentre le commissioni parlamentari collaboreranno con il go- verno per la preparazione delle leggi. Il mandato a De Gaulle riguarderà soprattutto d'inizio di nuovi rapporti fra la Repubblica .francése ed i popoli che le sono collegati}, oltre alla riforma dello Stato. La revisione della Costituzione-verrà preparata dal governo e sottoposta ad un referendum popolare sotto il controllo del Parlamento. De Gaulle s'impegna a non chiedere il rinnovo del mandato alla sua scadenza, fra un anno. Egli si ritirerà allora definitivamente a vita privata. I gruppi parlamentari di destra hanno accolto senza riserve questo programma, . mentre quelli democratici hanno deciso di chiedere a De Gaulle altri chiarimenti prima di pronunciarsi in modo definitivo. La tendenza generale è però favorevole alla investitura, meno il partito comunista, intransigente nell'opposizione. Un gruppo di una ventina di deputati radicali e dell'Udsr (Unione Democratica Socialista della Resistènza), a capo dei quali sono Pierre MendèsFrance e Francois Mitterand, hanno firmato una risoluzione in cui < proclamano la loro volontà d'. opporsi ad ogni dittatura, d°. qualunque parte venga >. Essi hanno dichiarato che < non accorderanno i loro suffragi altro che ad un governo che garantisca solennemente il rispetto delle libertà pubbliche e l'esercizio della sovranità popolare >. In una posizione a parte si trovano i socialisti, situati al centro del capovolgimento della situazione determinata dallo scambio di lettere fra Vincent Auriol e il generale De Gaulle. Auriol è andato oggi: in aereo a Colombey-les-deux-Eglises ed ha avuto un incontro di quaranta minuti con il generale. Dopo di lui, alle 18, sono andati a.trovare.De Gaulle,.pure in aereo, Guy Mollet, segretario del partito socialista, e Maurice Deixonne, presidente del gruppo parlamentare, i quali si sono trattenuti nella villa un'ora e trenta. Al loro ritorno a Parigi si è riunito a Palazzo Borbone il gruppo parlamentare socialista per udire i chiarimenti che erano stati richiesti a De Gaulle. La riunione del gruppo socialista è durata dalle 23 alle 24,30. Ogni decisione è stata rinviata a domani quando sarà stato udito 11 resoconto di Vincent Auriol che è stato pregato di riferire al gruppo sul suo colloquio con Charles De Gaulle. Sandro Volta generale De Gaulle e la moglie alla partenza, ieri sera, dalla loro residenza di Colombey (Telefoto);

Luoghi citati: Algeri, Francia, Parigi