Il governo indonesiano in imbarazzo per l'offerta di "volontari,, cinocomunisti

Il governo indonesiano in imbarazzo per l'offerta di "volontari,, cinocomunistiIl governo indonesiano in imbarazzo per l'offerta di "volontari,, cinocomunisti Appello del presidente Soekarno all'America - Non esclusa una mediazione degli Stati Uniti con i ribelli - Mao Tse-tung tenta di inserirsi nella guerriglia (Nostro servizio particolare) • Djakarta, 20 maggio. Alcuni diplomatici di nazioni asiatiche hanno ammonito che gli Stati Uniti commetterebbero un grave errore se « prendessero alia leggera » le notizie secondo cui la Cina comunista sta preparando un corpo di « volontari » da inviare in Indonesia per combattere contro i ribelli indonesiani. Il governo di Djakarta ha rivelato ieri notte che Pechino ha offerto all'Indonesia l'aiuto di «alcune migliaia di volon tari»; è la stessa formula con la quale l'esercito della Cina comunista intervenne nella guerra di Corea. I cinesi tentano di giustificare questa offerta sostenendo che gli Stati Uniti hanno « incaricato » le forze della Cina nazionalista di fornire aiuti ai ribelli che combattono contro le truppe governative a Celebes. Un portavoce del Ministero degli Esteri della Cina di Cianj, Kai-scek ha però smentito decisamente tale accusa. D'altra parte, nella Corea del Sud 5000 ex-prigionieri cinocomunisti che si sono rifiutati di tornare in patria hanno chiesto al governo di Seul di essere inviati come volontari a fianco dei ribelli in Indonesia. Gli insorti si oppongono alla politica del presidente Soekarno, giudicandola lìlocomunista. L'offerta di « volontari > della Cina comunista non è stata accettata per ora dal governo di'Djakarta; un portavoce ufficiale ha però precisato ieri notte che se risulterà che ai ribelli siano giunti rinforzi dalla Cina nazionalista, allora non ci sarà alternativa e l'aiuto di Pechino sarà accolto. Oggi il presidente Soekarno ha fatto tuttavia dichiarazioni più prudenti. . Ih un discorso pronunciato in .occasione del 50° anniversa- rio. della fondazione del movi- merito nazionalista indonesia- no,-Soekarno ha fatto appello agli ideali di libertà degli Sta- ti -Uniti, quali vennero affer-mati in passato da Abramo IJncoln e Thomas Jefferson, pèir" auspicare comprensione americana verso l'Indonesia. Soekarno ha detto che il suo governo non intende ispirare la propria azione né sul modello americano né su quello sovietico, ma si sforza di seguire la propria via «libera e indi-i pendente». Si ritiene che conr il suo discorso, improntato a grande moderazione, il Presidente abbia voluto dissociare il governo di Djakarta dalla dichiarazione cinocomunista della settimana scorsa in cui si condanna in termini di estrema asprezza l'« intervento degli imperialisti americani » in Indonesia e si offre al governo indonesiano «incondizionata assistenza ». Per ordine di Eisenhower e del segretario di Stato americano Foster Dulles gli Stati Uniti hanno sospeso recentemente l'invio di qualunque tipo di armi all'Indonesia, per non interferire nella guerriglia in corso; è pure vietato ai cittadini americani fornire materiale bellico agli insorti. Washington considera sempre valida l'offerta di « buoni uffici » per comporre la vertenza tra governativi e ribelli. Sembra che l'Indonesia, preoccupata dalle pressioni di Mao Tse-tung per intervenire nell'importante zona del Pacifico, intenda ora rivedere il suo atteggiamento e accettare forse la proposta di Washington. Reparti governativi sono sbarcati oggi sull'isola di Celebes, dove negli ultimi giorni i ribelli avevano ottenuto notevoli successi. c. r.

Persone citate: Abramo Ijncoln, Eisenhower, Foster Dulles, Mao, Thomas Jefferson