I turisti francesi non avranno assegnazioni di valuta per l' estero
I turisti francesi non avranno assegnazioni di valuta per l' estero Severe misure adottate nella riunione del Consiglio dei ministri I turisti francesi non avranno assegnazioni di valuta per l' estero Ridotte le importazioni - Si prevede che saranno razionati i tessuti ed altre merci di largo consumo - Aggravate le tasse sui prodotti non indispensabili (Nostro servizio particolare) Parigi, 20 maggio. I francesi e gli stranieri residenti in Francia non potranno più ottenere neanche il minimo di valuta estera, per poter trascorrere le vacanze oltre irontiera. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi stamane, ha deciso infatti di sopprimere completamente la già insufficiente attrazione di valuta estera dell'equivalente di franchi 35 mil;:, concessa una sola volta all'anno a coloro che si recavano fuori di Francia. Una deroga è prevista per certi casi, come la malattia o il decesso di un parente, che renda assolutamente necessario il viaggio, ma tale circostanza eccezionale deve essere accertata da una dichiarazione della prefettura o della sottoprefettura per potere ottenere dall'Ufficio dei cambi l'equivalente di soli 15 mila franchi nella, moneta del paese di destinazione. Anche i commercianti e gli industriali potra'nno ottenere, eccezionalmente, una attribuzione del valore di 15 mila franchi al massimo, dietro pa rere favorevole delle Camera di Commercio. Queste verranno invitate ad essere particolarmente severe. Chiunque si rechi all'estero, tuttavia, potrà continuare a portare con sé la sommo, di 20 mila franchi in biglietti che potrà cambiare nel paese di destinazione al cambio Ubero, che' per 11 franco è molto più sfavorevole di quello. ufficiale. II provvedimento, adottato all'inizio dell'estate, quando molta gente ha già fatto prò getti di vacanze all'estero, prenotato camere negli alberghi o il posto nei viaggi organizzati dalle agenzie turistiche, sarà accolto indubbiamente molto male dagli interessati, che si vedono costretti a trascorrere le ferie in patria, pagando prez^zi più elevati, e lede considerevolmente gli interessi dei Paesi di turismo come l'Italia, la Spagna, la Svizzera e l'Austria, dove si recano annualmente numerosi francesi. Di questi provvedimenti, dai quali il governo francese spera di trarre una economia di settanta milioni di dollari, i paesi dell'Oece (organizzazione europea cooperazione economica) e del Mercato comune saranno informati domani e si spera a Parigi che essi rendendosi conto delle difficoltà francesi, eviteranno provvedimenti di ritorsione. Contemporaneamente i paesi dell'Oece e del Mercato comune saranno informati che la Francia ridurrà ancora i contingenti di importazione, portando da settecento a seicento miliardi di franchi e forse anche meno, i piani previsti a suo tempo per il secondo semestre 1958. Anche i contratti relativi al primo semestre, che non so¬ ainiiiiiiiiiiiiiiiHiiMiinii iiiiiiiiiiiiiirniii no stati ancora eseguiti completamente, saranno ridotti. I prodotti che verranno maggiormente colpiti sono quelli che non sono considerati indispensabili, cioè i cosiddetti « beni di conforto » ed i < beni di attrezzamento > mentre l'importazione delle materie prime indispensabili sarà mantenuta. Verrà evitato cosi il razionamento della benzina. Non è certo, invece, che sia possibile evitarlo per i tessili ed altre merci. Illustrando ai colleghi le decisioni da adottare, il ministro delle Finanze Edgar Faure ha detto che l'emorragia dei dollari deve essere frenata d'urgenza, altrimenti al ritmo pttuale del disavanzo commerciale, la Francia non avrebbe più valuta estera alla fine dell'anno. Parallelamente ai provvedimenti che abbiamo indicati, altri sono previsti dal ministro delle Finanze ed approvati dal Consiglio, per Intensificare le esportazioni. Il maggior segreto viene osservato su ciò che sarà fatto per raggiungere questo obiettivo, ma non saranno concessi esoneri fiscali agli industriali esportatori, affinché possan ridurre i loro prezzi. E' previsto infine, ma qui la decisione non è stata ancora adottata definitivamente, un nuovo aumento di tasse sugli articoli sportivi e-su quelli considerati di lusso, come certi apparecchi elettrici casalinghi, oltre alla creazione di una tassa speciale, detta di moralità, per chi possiede automobili, cavalli da corsa, personale di servizio ecc. Al Castello della Mùette dove ha sede l'Oece, i funzionari evitano, per ora» di commentare i provvedimenti indicati, limitandosi ad osservare che secondo gli impegni assunti a suo tempo, la Francia dovrebbe invece restituire la libertà al suo commercio con l'estero almeno per il 60 per cento a decorrere dal 18 giugno prossimo, e che il 18 dicembre tale percentuale dovrebbe essere portata almeno al 75 per cento. Col 1" gennaio 1959, infine, entra in applicazione il Mercato comune europeo, e i sei Paesi che lo compongono dovranno abbassare del 10 per cento i diritti doganali, oltre ad aumentare del 20 per cento i contingenti di importazione. Non si vede in che modo la Francia potrà rispettare questi impegni. L. Mannucci Lunghe code si sono formate Ieri dinanzi alla sede della Prefettura di Parigi: si tratta di francesi che cercano di ottenere lo speciale visto sul passaporto, istituito dal Parlamento, necessario per lasciare il territorio della Francia (Telefoto) ■iiniMiiimmiiiimmiiiiiiiimimimiiiiiiiimiiiiiniiiiiim
Persone citate: Edgar Faure, L. Mannucci
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