Il P.M. chiede la conferma della condanna al contrammiraglio

Il P.M. chiede la conferma della condanna al contrammiraglio Denunciato per adulterio da un capitano di fregata Il P.M. chiede la conferma della condanna al contrammiraglio (Nostro servizio particolare) Roma, 19 maggio. I giudici della Corte d'Appello entro la giornata di giovedì dovranno dire se fu giusta la decisione presa dal Tribunale di condannare per adulterio ad 1 mese di reclusione (con il beneficio della sospensione condizionale della pena il contram, miraglio Alcide Bardi, capo del Servizio informazioni segrete della Marina, già comandante dell'incrociatore « Duca degli Abruzzi > e la signora Giuliana Conti, moglie dei capitano di fregata Mario Cerqueti, già comandante del cacciatorpediniere <Staffetta! ed attualmente in servizio ad Ancona. Oggi i giudici hanno cominciato a prendere in esame l'episodio, in seguito all'appello presentato contro la sentenza dall'alto ufficiale e dalla signora, II giudizio trae origine dalla querela che il capitano Cerqueti presentò contro sua mo¬ glie e contro il suo indiretto Lsuperiore nel novembre dello scorso anno. Il cap. Cerqueti cominciò a sospettare quando notò come durante le proprie prolungate assenze da Roma per motivi di servizio, in casa sua non si consumasse né gas né luce ed ebbe la quasi certezza che sua moglie, quando lui era imbarcato, lasciava lo alloggio. Stabilì un servizio privato di pedinamenti, ed ebbe l'amara sorpresa di accertare che sua moglie eia diventata molto amica del contrammiraglio Alcide Bardi. La sera del 27 novembre 1957 disse a sua moglte che sarebbe partito per un lungo viaggiò, senonché giunto ad Orte, scese dal treno e tornò a Roma. Appena rientrato, da chi egli aveva lasciato di guardia venne avvertito che sua moglie era in via di Villa Sacchetti 7 nell'appartamento del contrammiraglio Alcide Bardi. Accompagnato da un commissario di P.S., il cap. Cerqueti salì in casa del suo' amico, suonò a lungo, poi la porta venne aperta dall'ufficiale' il quale cercò di spiegare che la signora si era dovuta trattenere presso di lui perchè un Improvviso temporale' le aveva impedito di tornare a casa. I due furono condannati pur avendo negato che fra loro vi fosse stato qualcosa di più che una semplice amicizia. Stamane s'è cominciato con una indagine chiesta dai difensori dei due imputati avvocati Eugenio De Simone, Luigi Zegretti ed Antonio Dettori: se cioè fosse vero che nel frattempo il marito avesse cercato di avvicinare sua moglie compiendo un atto assolutamente in contrasto con l'intenzione di insistere nella querela. Lo scopo difensivo era molto chiaro: far dichiarare decaduta dai magistrati la querela. I coniugi Gallotti hanno spiegato infatti, che il capitano Cerqueti poco tempo fa si recò da loro L volle parlare con la moglie. < E' vero — ha spiegato il ca pìtano Cerqueti — volevo soltanto sapere se mia moglie fosse veramente in quella casa, Non avevo alcuna intenzione di rappacificarmi ». Il P.M. ha chiesto ai giudici di confermare la condanna del contrammiraglio (un ufficiale di 57 anni fra i più stimati nell'ambiente militare) e della signora. Dopo l'intervento del primo difensore aw. Eugenio De Simone il quale ha insistito nella tesi per cui non vi sono le prove dell'adulterio, il processo è stato rinviato a giovedì per la sentenza. g

Luoghi citati: Ancona, Orte, Roma