Lady Docker da Londra telegrafa al Tribonale

Lady Docker da Londra telegrafa al TribonaleNega d'aver oltraggiato l'agente italiano Lady Docker da Londra telegrafa al Tribonale / suoi legali, tra cui due inglesi, hdrno chiesto ed ottenuto il rinvìo del processo (Dal nostro corrispondente) Napoli, 17 maggio. Si è iniziato stamane innanzi al Tribunale penale, in Castelcapuano, il processo à lady Norah Docker. Nell'aula gremita era stato disposto uno speciale servizio d'ordine, per l'eventualità che la miliardaria inglese, con uno dei suoi aerei personali, avesse voluto intervenire al dibattito. Tra l'altro si temevano atteggiamenti irritanti, in quanto recentemente il marito della lady, cioè Sir pernard, ha dichiarato: «Non so chi a Napoli abbia inventato questa storia;.ma lo saprò e ne querelerò l'autore. In fondo. Monaco e Napoli si somigliano alquanto: sono due città turistiche che dovrebbero imparare a trattar meglio gli stranieri. Mi sembra che abbiano dimenticato di ritrarre dal turismo buona parte del benessere cui ancora non si sono abituati. Possibile che non si possa andare da quelle parti senza essere disturbati da sciocche storie senza senso? >. In aula, però oggi la lady non è apparsa. C'erano invece, fra gli altri, il suo avvocato italiano, Luigi Porzio, ed i due legali di fiducia inglesi, giunti in aereo da Londra: David Jacobs e Sir Christopher Shawcross, « consigliere della Regina >, cioè consulente giudiziario della Corte d'Inghilterra. Il Presidente ha letto l'imputazione. Quindi ha informato che da Londra l'imputata aveva inviato sin dal giorno prima un telegramma < lampo >. Nella sua missiva, che per la lunghezza è costata molte decine di migliaia di lire, lady Docker diceva testualmente: «Rispettosamente chiedo il rinvio del cosiddetto caso contro di me, che mi pare sia stato messo in ruolo per l'udienza di sabato 17. Non ho ricevuto alcuna citazione dallo Stato italiano né dall'Ambasciatore d'Italia né da alcun altro funzionario del vostro Paese in riferimento alle accuse che credo si riferiscano ad un incidente che si dice abbia avuto luogo a Capri nell'agosto del '56. Dopo quella data sono stata più volte in Italia e mi è stato concesso il permesso d'entrata e di uscita Io sono una suddita britannica non residente in Italia. I miei avvocati mi informano che per gli accordi internazionali fra l'Italia e l'Inghilterra, confermati dalle leggi italiane, i giudici italiani hanno il diritto di procedere senza richiedere prima la mia estradizione attraverso le normali vie diplomatiche. I mici avvocati mi informano inoltre che la vostra Corte non può però procedere senza una preventiva istruttoria contro di me ed in mia assenza. Comunque, io sono vivamente ansiosa di oppormi a questa incriminazione e se necessario provvederò ad una documentazione completa attraverso testimoni britannici ed italiani. Ma senza il rinvio, il mio caso non può essere adeguatamente istruito ed i miei testimoni britannici non possono trovarsi a Napoli sabato. I miei avvocati inglesi arriveranno invece a Napoli venerdì e si àdoprcranno per ottenere l'accoglimento di questa mia richiesta >. Allo scopo di consentire alla Imputata una maggiore documentazione, il Tribunale, dopo essersi consultato, ha accolto il suo desiderio rinviando quindi la causa a data da stabilirsi. Gli argomenti di lady Docker e di suo marito sono smentiti da tutta una serie di fatti, fra cui. oltre ai rapporti delle varie autorità giudiziarie, una dichiarazione del maresciallo della Guardia di l'inanza Tommaso D'Anto, comandante la Brigata litoranea di Capri. Il sottufficiale, dopo aver confermato l'oltraggio al finanziere Benito Pellcgi ino, compiuto sia con parole offensive sia con il togliergli e il buttargli a terra il berretto, scrive che la signora Docker «per due volte cercò insistentemente di baciarlo e d'essere a sua volta baciata sulla bocca >. _ _ c. g. Benito Pellegrino, che sarebbe stato insultato da lady Norah Docker (Tel.)

Persone citate: Benito Pellcgi, Benito Pellegrino, Christopher Shawcross, David Jacobs, Luigi Porzio