Gli Stati Uniti hanno fiducia nel senso democratico dei francesi di Gino Tomajuoli

Gli Stati Uniti hanno fiducia nel senso democratico dei francesi Washington considera decisive le prossime 4£ ore Gli Stati Uniti hanno fiducia nel senso democratico dei francesi «/ soldati della Repubblica dovrebbero ricordare che De Gaulle sa suscita: e passioni ma si dìmostiò incapace di governare,, - Dulles riceve gli ambasciatori del Marocco e della lunisia - La VI Flotta appoggerà il blocco navale alle truppe ribelli in Algeria? (Dal nostro corrispondente) Washington, 16 màggio. Sempre evitando con la massima cautela ogni dichiarazione ufficiale, autorevoli esponenti'americani hanno espresso privatamente questa sera grande soddisfazione per il voto con cui l'Assemblea nazionale francese ha concesso a Pflimlin i poteri di emergenza che si spera saranno sufficienti a ricondurre le forze armate francesi ad una non equivoca subordinazione ai voleri dell'Assemblea e delle autorità civili. Ma nessuno nasconde che la soddisfazióne è più che temperata da serie apprensioni. La maggiore è l'atteggiamento dello stesso De Gaulle, che è giudicato qui equivoco e pericoloso, perché senza mai indicare con quali intenzioni e con che programma offre alla nazione la sua guida, non si è ancora pubblicamente dissociato da coloro che, come i generali in Algeria, chiedono il suo ritorno al potere. E' questa pericolosa incertezza di intenzioni e di movimenti che rende la situazione grave per la Francia e preoccupante per i suoi alleati, si afferma al Dipartimento di Stato. Sebbene alcuni esponenti del governo americano sostengano questa sera che il complotto delle destre è fallito perché il governo di Pflimlin a riuscito con gli arresti delle ultime quarantottore a « stroncare » il movimento insurrezionale nel territorio metropolitano, la maggioranza degli osservatori politici attribuisce significato determiinante alla nuova dichiarazione proganllista del generale Salan, considerata apertamente sediziosa. Quale effetto essa potrà avere sulle decisioni e sui programmi delle destre rivoluzionarie, è diffìcile stabilire; ma il fatto stesso che essa sia stata fatta in aggiunta al nuovo silenzio di De Gaulle giustificherebbe ;ie;' più gruvi apprensioni. Le prossime 48 ore, si afferma a Washington, appaiono quindi decisive. Solo se l'autorità del governo di Pflimlin riuscirà a rafforzarsi senza dover ricorrere ad alcuna misura di forza, il complotto contro la repubblica potrà essere considerato fallito. Ma se il ministero francese dovrà fare appello alle forze militari per far rispettare le sue decisioni e la sua autorità, esso potrebbe trovarsi di fronte al gravissimo pericolo di dover affrontare forme più o meno esplicite di connivenza fra elementi politici estremisti ed unità militari. Queste pessimistiche previsioni sono temperate però dalla fiducia nel buon senso delle masse francesi e soprattutto nella lealtà delle forze militari Per quanto forti siano le passioni suscitate dalla dichiarazione di De Gaulle, si afferma a Washington, i soldati francesi non dovrebbero dimenticare che De Gaulle ha mostrato negli anni scorsi che egli sa suscitare passioni ma non sà governare; e ciò ni cui la Francia e tutti i Paesi alleati hanno bisogno per far fronte alle continue minacce comuniste è azione di governo, si commenta a Washington. Ogni possibile ipotesi viene fatta nella capitale americana per individuare esattamente' le forze che . si muovono dietro la scena francese; ma grande è per ora l'incertezza sulle conclusioni. Anche nel colloqui con . i rappresentanti alleati, i capi del Dipartimento di stato non possono offrire alcuna specifica interpretazione degli avvenimenti. Pure l'ambasciatore italiano Brosio è stato interpellato oggi, per un parere, dal sottosegretario agli Esteri Robert Murphy. Da parte sua la rappresentanza diplomatica francese a Washington si chiede, fra l'altro, con quale esatta missione la sesta flotta americana sta incrociando in settori non spe ciflcati del Mediterraneo. E sebbene molti osservatori no tino che un governo sedizioso algerino non potrebbe resiste re a lungo separato dalla Francia e bloccato eventual mente da considerevoli forze navali, nessuno è — in realtà nella condizione di escludere assolutamente che tra le missioni della sesta flotta vi sia anche quella di aiutare indirettamente il governo Pflimlin ad isolare gli oltre 400 mila uomini delle forze francesi in Algeria, su cui i generali Salan e Massu hanno imposto il loro potere. A loro richiesta, gli ambasciatori del Marocco e della Tunisia hanno discusso la crisi francese in Algeria col Segretario di Stato Foster Dulles; interrogati dai giornalisti si sono rifiutati di dire se hanno chiesto l'aiuto degli Stati Uniti per la protezione dei rispettivi paesi. L'ambasciatore del Marocco El-Mehdi Ben Aboud ha soltanto dichiarato che c è un po' prematuro > parlare di qualsiasi richiesta di aiuto. ' " Gino Tomajuoli