L'esercito sta riprendendo il controllo su tutto il Libano

L'esercito sta riprendendo il controllo su tutto il Libano Si attenua l'inquietudine per la sorte del Medio Oriente L'esercito sta riprendendo il controllo su tutto il Libano Vasti rastrellamenti di tribù ribelli con l'appoggio di aerei e carri armati - Continua il rifornimento di armi americane Diminuiti gli incidenti a Beirut - il Governo riunito nella notte chiede i pieni poteri per stroncare la sommossa (Nostro servizio-particolare) Beirut, 16 maggio. L'esercito libanese rimasto fedele al presidente Chamoun sta lentamente riprendendo' il controllo delle regioni che erano ' passate nelle mani dei ribelli. La situazione sembra volgere favorevolmente .per il governo filo-occidentale di Saml es Solh, che ieri si ere. detto deciso a stroncare la rivolta dell'opposizione seguace di NaB.» ser. Secondo le ultime, notizie giunte a Beirut questa sera, truppe di fanteria, appoggiate da aerei da caccia, stanno rastrellando il paese zona per zona eliminando i, gruppi di nazionalisti arabi ..è'.'dl-agenti siriani penetrati' nel' Llbanq. Una banda di drusi ribelli è circondata nella -regione, della valle Bekka, prossima alla' fron-' riera con Israele. Apparecchi da caccia hanno attaccato e distrutto Una carovana di muli proveniente dalla'Siria", che trasportava armi e munizioni per i rivoltosi. Nel nord sono in corso grosse operazioni di rastrellamento con la partecipazioire di'mezzi corazzati e apparecchi. Una di esse è diretta contro un migliaio di membri della tribù Jaafar, potentemente armati, che si erano concentrati a Daboussiye, in Siria. Nel Chouf continuano i combattimenti tra le bande di drusl sostenitori e avversari del governo; secondo fonti non ufficiali, la regione sarebbe ancora sotto il controllo di Kemal Jumblat, strenuo avversano del presidente Chamoun. T,e truppe governative avrebbero Invece rioccupato la zona di Beit ed Din, a sud di Beirut; dove 1 ribelli hanno tentato ieri llassalto alla residenza estiva di Chamoun. Anche nella capitale la situazione e nettamente migliorata. Davanti alla costa incrociano unità della VI Flotta degli Stati Uniti inviate d'urgenza da Gi biìtèrra" ner%roTecEere l'esodo ! Diiterra per proteggere 'esoao, dal Libano del cittadini americani e sull'aeroporto conti- \nuano a scendere senza sosta \ i giganteschi quadrimotori carichi di armi leggere per la polizia e l'esercito libanesi. A Beirut non sono mancati gli incidenti dopo una notte tranquilla, ma su scala assai più ridotta. Lo spiegamento di forza pubblica è oggi più appariscente che nel giorni scorsi; in più punti il traffico è stato dirottato per facilitare eventuali interventi della polizia. Nelle piazze c nelle strade le barricate sono quasi scomparse. Le automobili vengono frequentemente bloccate e perquisite ed i pedoni che recano pacchi o valigie devono aprirli sotto gli occhi dei poliziotti. I cittadini della Repubblica Araba Unita (egiziani e siriani soprattutto), se non hanno un permesso di residenza o di lavoro, sono espulsi dal paese. Finora questa sorte è toccata ad un migliaio di persone, e il provvedimento ha provocato una protesta ufficiale dell'ambasciatore della Repubblica Araba. Le cerimonie religióse del venerdì nelle moschee sono state proibite per evitare pericolosi assembramenti; spesso infatti i disordini hanno avuto origine dai discorsi infiammati degli esponenti dell'opposizione nelle moschee. Qualche bomba è stata lanciata dai terroristi in alcuni quartieri, senza tuttavia fare vittime. Alla periferia crepitano di tanto in tanto fuochi di fucileria, ma si tratta di azioni isolate. L'attentato più serio è stato compiuto contro la compagnia americana «Tapline» (Trans Arablan Petroleum Line), proprietaria del gigantescc oleodotto che attraversa il Medio Oriente fino ai Mediterraneo: un bastone di dinamite è esploso ad una quarantina di metri dal l'edificio, che era circondato dai: poliziotti, ma. non ha fatto danni e, sembra, neppure vittime. Beirut è .ancora sotto il coprifuoco, come Tripoli e Sidòne; quest'ultima città ospita la colossale raffineria della <Tapline». Stanotte il consiglio dei mi nistri si è riunito sotto la presidènza del premier Sami es Solh, il quale chiederà 1 pieni poteri per stroncare gli ultimi focolai della sommossa. Una prima riunione dèi gabinetto era stata tenuta stamattina. A mezzogiorno, Sami es Solh ha rivolto per radio un appello al Paese, invitando la popolazione a mantenersi calma e a collaborare col governo. Egli ha indicato la Siria come responsabile della rivolta che ha definito «una manovra premeditata per tògliere al Libano la sua indipendenza e la sua integrità e rendere possibile 11 suo assorbiménto da parte di altre organizzazioni politiche». Le personalità politiche moderate che si sono addossato il gravoso compito di una mediazione tra governo e opposizione approfittano della relativa calma per proseguire i loro sforzi. Sebbene le dichiarazioni di Sami es Solh alla radio sembrino indicare che le trattative non sono più possibili, alcune fonti ritengono che il tentativo del generale Fuad Shehab progredisca favorevolmente. I colloqui di Shehab, che è il comandante in capo dell'esercito, con i capi dell'opposizione avrebbero come argomento i seguenti punti: \ 1) dimissioni del governo di Sami es Solh dopo un voto della Camera; 2) formazione di un governo presieduto dal gen. Shehab e composto di personalità neutrali; 3) elezione del futuro Presidente della Repubblica da parte della Camera attuale, scartando così definitivamente l'eventualità dì un rinnovo del mandato a Chamoun. Sono condizioni' assai dure, probabilmente inaccettabili per il governo in carica. Il deputato filo-occidentale Amile vliiiiiiiiiiiiiiMiiifiiMiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiMiiiiiiiiiiiT Bustanl ha proposto a sua volta la costituzione di un governo neutrale e 11 rigetto del' la cdottrina Eisenhower>, giù dicata una delle cause principali delle divergenze in politica estera. In giornata il generale Shehab ha conferito TiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii con l'ambasciatore degli Stati Uniti, Robert McClintock, per oltre un'ora. McClintock si è incontrato subito dopo con Chamoun. Sull'esito del colloqui non sono stati forniti particolari. i e. c. Le manovre nel Mediterraneo.

Persone citate: Amile, Chamoun, Fuad Shehab, Kemal Jumblat, Robert Mcclintock, Trans Arablan