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Ventisette rinviati a giudizio per reati contro la morale Ventisette rinviati a giudizio per reati contro la morale Fra gli imputati figurano il genero di Badoglio ed una nota indossatrice Milano, 15 maggio. Il giudice istruttore Siml De Burgis, al termine di lunghe Indagini condotte nell'ambiente dei « ragazzi e delle ragazze squillo» ha rinviato a giudizio 27 persone; tra le quali figurano un marchese genero di Badoglio, un'indossatrice, un sottufficiale e due guardie di P. S.. Il personaggio più noto della scabrosa vicenda è il genero del defunto maresciallo Pietro Badoglio (ha sposato la figlia Anna Maria), il marchese Antonio Nicolai Lazzerini Altovlti Avila, ex-direttore di produzione della Ponti-De Laurentiis e poi della Ponti. Alla sua opera si devono I film « Cavalleria rusticana », « Il più piccolo spettacolo del mondo », « Un turco napoletano », « Attila », < Guendalina », « La donna del fiume » e « Peccato di castità ». L'indossatrice è Valentina Massone, abitante in via Salutati n. 6, con lèi comparirà in giudizio il suo fidanzato Gianamleto Feraboli, di Cremona. Particolarmente grave è la posizione del brigadiere di P. S. Fernando Valenti e delle guardie Erminio Marro e Angelo Aliano, imputati di atti osceni aggravati e di pubblicazioni oscene: i reati sono stati Infatti commessi mentre i tre prestavano servizio nella caserma della Celere In piazza Sant'Ambrogio. Per concorso in Istigazione alla prostituzione compariranno In giudizio: Giorgio Fregonl, Emilio Crevatin, Gilberto Vernacclnl e Alfredo Altavilla; per favoreggiamento e agevolazione alla prostituzione sono imputati, oltre all'Altoviti, Wanda Facchini, Leonilde Luciani, Luigi Prevelato, Teresa Marro e Nella Tinazzi, Franco Crippa, Claudio Mariani e Vinicia De Finis; per concorso in atti osceni Alberto Guarnerio, Vittorio Castano e Claudio Mariani; per atti osceni continuati Gianamleto Feraboli, l'indossatrice Valentina Massone, Pina Pesenti. Sergio Agostoni, Pasqualina Spizzi, Edoardo Landolfl, Gisella Braghiroli; per furto pluriaggravato Giuseppe La Neve; per false dichiarazioni Leonilde Luciani e per commercio di pubblicazioni oscene Gilberto Vernaccini.