Un giardiniere confessa d'aver ucciso il bimbo di sette anni rapito a Stoccarda
Un giardiniere confessa d'aver ucciso il bimbo di sette anni rapito a Stoccarda Un giardiniere confessa d'aver ucciso il bimbo di sette anni rapito a Stoccarda Strangolò il piccino in un bosco prima di chiedere il riscatto - Aveva bisogno di denaro per sposare una bella vedova - Nonostante la confessione, la magistratura ordina un' inchiesta o è o (Dal nostro corrispondente) Bonn, 15 maggio. L'uccisore del Limbo tedesco di 7 anni è stato finalmente arrestato. Come risulta dalle indiscrezioni trapelate ieri sera dagli ambienti della polizia si tratta d'un giardiniere di 41 anno, Emil Tillmann, ed è stato riconosciuto dalla voce incisa su nastro magnetico e ritrasmessa da tutte le stazioni-radio Hclla Germania Occidentale. A riconoscere la voce del ricattatore, che telefonò più volte al padre della vittima chiedendo due milioni, sono stati sette radioascoltatori di Stoccarda e di Viersen, il centro della Renania, di dove proviene il Tillmann. I funzionari di polizia fecero sapere a suo tempo che lo sconosciuto parlava con accento renano misto ad inflessioni sveve. II Tillmann ha confessato pienamente il delitto. Il crimine si è rivelato ancor più spaventoso di quanto era parso in un primo momento: difattl il giardiniere non ha ucciso il piccolo Joachim Gohner, di Stoccarda, per vendicarsi del padre che non gli aveva versato la somma, bensì lo ha soppresso subito dopo il rapimento, facendo credere ai genitori che era ancora in vita. Emil Tillmann, da tre anni separato dalla moglie, si era innamorato a Stoccarda d'una avvenente vedova che lo avrebbe sposato qualora si fosse tro vato in migliori condizioni eco nomiche. Allora, per procurarsi del denaro, il giardiniere pensò di ricorrere al crimine. Si fece strada nella sua mente la idea del ricatto: avrebbe rapito un bambino. Il 15 aprile scorso passeggiando nei pressi della casa del Gohner alla ricerca di una vittima, la sua attenzione fu richiamata dal piccolo Joachim. Il bimbo aveva l'aspetto di chi è in salute ed è felice: sicuramente, pensò il Tillmann, i genitori se la passano bene. Il padre di Joachim, infatti, ha un ben avviato negozio di tessuti. Non fu diffìcile al Tillmann attaccar discorso col piccolo: « Guarda lassù, gli disse indicando un àlbero, c'è uno scoiattolo seduto su di un ramo ». Il bambino chiacchierò volentieri con lo sconosciuto, raccontandogli fra l'altro che suo padre, un ricco commerciante, gli aveva promesso un regalo per V inizio imminente dell' anno scolastico. Dopo un po' il Tillmann disse di aver visto nel boschi circostanti un bellissimo animale selvàtico, « un camoscio, credo. Hai mai visto un camoscio? Potremmo andare a catturarlo insieme ». Joachim accettò la proposta con entusiasmo e, strada facendo, il giardiniere si fece dare il nome e il numero di telefono dei genitori. Giunti che furono nel mezzo del bosco, il Tillmann si infilò un paio di guanti di pelle e, mentre, il bambino curvo sotto un cespu¬ gsltdmcnepm«dscpcmA glio stava cercando il camoscio, gli saltò addosso strangolandolo. Joachim non ebbe il tempo di gridare e quando non diede più segni di vita il Tillmann lo gettò in un fossato ricoprendolo con dei rami. Tornato in città, andò in un bar e bevve una limonata. Dopo pochi minuti telefonava al numero indicatogli dalla vittima: « Ho rapito vostro figlio — disse all'uomo che aveva risposto al telefono —. Ve lo restituisco se mi date 15 mila marchi >. L'interlocutore però scoppio a ridere: «Mio figlio è a casa. Che cosa vuole lei da me? ». Era un numero sbagliato. Avuto il numero giusto, 11 Tillmann telefonò ripetutamente al padre di Joachim chiedendo i 15 mila marchi (circa 2 milioni e 250 mila lire) per il riscatto. Non essendo .riuscito ad ottenerli dopo le prime telefonate, rinunciò all'impresa, anche perché sapeva di avere ormai la polizia alle calcagna. Al Gohner il giardiniere aveva sempre fatto credere che Joachim era in vita ed era stato affidato ad uno dei complici. L'arresto del giardiniere avvenne, lo si è saputo soltanto oggi, il 6 maggio. Quando vide i poliziotti, il Tillman si nascose in un armadio. Dapprima negò con ostinazione, ma alla fine confessò il crimine, descrivendolo nei particolari. Ciononostante, la Procura della Repubblica ha deciso di con durre una inchiesta per dissipare ogni dubbio sulla sua colpevolezza. Prima di tutto i ma gistrati vogliono appurare se il racconto del Tillman, quale risulta dai verbali della polizia, collimi perfettamente con certi indizi; e quindi intendono stabilire se il giardiniere non abba avuto, come egli afferma, dei complici. II Tillmann, per esempio, dice di aver ucciso il bambino subito dopo il rapimento. Risulterebbe invece ai medici della polizia che la morte del piccolo risale a cinque o sei gior¬ ni dopo 11 rapimento. Via tanto che questi punti non saranno stati chiariti, il Procuratore della Repubblica considererà il Tillmann un « elemento fortemente sospetto », come ha dichiarato lo stesso magistrato ad una conferenza-stampa, non il responsabile dell'assassinio. m. c.
Persone citate: Emil Tillmann, Tillman
Luoghi citati: Bonn, Germania Occidentale, Renania, Stoccarda
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