I bozzetti del teatro «Alla Scala» alla Promotrice di Belle Arti,,

I bozzetti del teatro «Alla Scala» alla Promotrice di Belle Arti,, I bozzetti del teatro «Alla Scala» alla Promotrice di Belle Arti,, L'annuale esposizione della « Promotrice di Belle Arti », la più alta manifestazione artistica che conta Torino, presenta quest'anno, oltre ad un altissimo numero di opere, circa 700 fra bianco-nero, dipinti e sculture, una cinquantina di bozzetti scenografici del teatro « Alla Scala » di Milano, che indubbiamente costituiranno una nuova attrattiva per i visitato i dell" Mostra. E' una felice Iniziativa che permette di vedere come noti artisti affermatisi con onere di grande arte abbiano saputo creare lavori in armonìa con 11 melodramma, portando la scenografia ad un livello superiore. Vediamo infatti Felice Casorati creare l'ambiente pei' «Le follie di Orlando» di russi, « Le Baccanti » di Ghedral e « L'amore dei tre re » di Montemezzi; Renato Guttuso trovare ispirazione nella « Figlia di Jorio» di Pizzetti; Pietro Tosi nella «Sonnambula» di Bellini; Vcllani-Marchi ne « I quattro rusteghl» di Wolf-Ferrari ; Alberto Savinio nell'* Uccello di fuoco » di Strawinsky e il fratello Giorgio De Chirico nell'* Apollon Musagete » anch'esso di Strawinsky: Le prime due sale di palazzo Chiablese sono riservate al bianco-nero, che quest'anno ha anch'esso un tono elevato. Il compianto maestro Marcello Buglione si compiacerebbe nel vedere tanti disegni, litografie, xilografie, acquetarti e acquetinte che costituiscono un piacere per gli appassionati del bianco-nero. Non potendo, per ragioni di spazio, parlarne diffusamente ci limitiamo ad accennare ad alcuni nomi di espositori benché tutti meriterebbero di essere citati: Cornelia Ferraris. S. Ftirletti, Ennio Lavagno, Donatella Merlo, Emma Savanco, L. Bianco Bariviera ecc. I più noti pittori torinesi hanno, come negli anni scorsi, inviato opere che confermano la notorietà che si sono acquistata. Cesare Maggi prosenta una bella veduta di montagna, con la neve che brilla al sole, e si stende nel piano Ih ima zona d'ombra. Adriano Sigbaldi ha dato vita ad un suggestivo Monte dei Cappuccini, risolto in una felice .sintesi di colori; Dafne . Casorati, Agostino Bosia, Felice Vellan, Manzone, Giulio Boetto e Italo Mus sanno sempre più rinnovarsi nelle loro opere mantenendo però ciascuno la sua ben chiara personalità. Un forte dipinto de «La Cava di Villarfocchiardo» è quello di TV.menico Valinotti, e Mario Miche/letti ritrova ancora una volta la gioia del colore in « Una ragazza al sole » e la sua allieva Pina Gramola trova nuova ispirazione nel «Fiore dell'angelo». Evellna Alciati torna coi suoi fiori: Venanzio Zolla, Ottavio Mazzonis e A. Parracchlni, con pittoreschi paesaggi. Seguono pregevoli dipinti del giovani Mario Gellato, Giuseppe Grosso, Alfredo Billetto e Pippo Bercetti, studi di figura di Luigi Botta Tarlatta; una bella «Primavera» come sa dipingerla Piero Gariazzo. Nella rapida corsa attraverso le sale troviamo altre pregevoli opere di Filippo Sartorio, S. Fè d'Ostiani, Massimo Quaglino, Enrico Pàulucci, M. Gachet, V. Mesturlno, Ettore Fico, F. Pirandello, Gino Piva, Emilio Scarsi, Filippo Scroppo, Pontecorvo, Albino Galvano, P. Solavagglone, E. Corbelli, Delleani, ecc. Unitamente a Umberto MastroJanni espongono pregevoli sculture: Mino Rosso, Franco Garelli, R. Terracini, Giovanni Riva, V. Romano, Adriano e G. B. Alloati, Arnaldo e Gio Pomodoro, G. Tarantino, Ferrabini, A. Zucconi, Romolo Cerrato (San Sebastiano in legno) ed altri.

Luoghi citati: Milano, Torino