Morti e feriti in Argentina per scontri tra polizia e peronisti

Morti e feriti in Argentina per scontri tra polizia e peronisti Centinaia di arresti a Buenos Aires Morti e feriti in Argentina per scontri tra polizia e peronisti / tumulti nell'anniversario di Evita - Lancio di gas lacrimogeni - Gravi incidenti a La Piata - Il nuovo presidente Frondizi ha promesso il 1° maggio un'amnistia per i seguaci deli'ex dittatore (Nostro servizio particolare) Buenos Aires, 8 maggio. Il governo del nuovo presidente Arturo Frondizi, entrato in carica il primo di questo mese, ha dovuto siibito affrontare una preoccupante situazione causata dagli experonisti. Tentando di avviare il Paese ad una rapida normalizzazione, Frondizi ha promesso una totale amnistia politica, consentendo il ritorno in Argentina anche dei più compromessi dirigenti della dittatura abbattuta dalla rivoluzione antiperonista. Gli exappartenenti al deposto regime non sembrano animati da eguale buona volontà. Ricorrendo ieri l'anniversario della nascita di Evita Perón, la moglie del dittatore deceduta nel 1952, i peronisti hanno inscenato tumultuose dimostrazioni. La polizia è intervenuta lanciando bombe lacrimogene ed ha arrestato centinaia di persone. Negli scontri si sono avute alcune decine di feriti. I tumulti sono cominciati quando una folla di peronisti ha trovato chiusa la porta della chiesa di San Francesco dove essi volevano far celebrare una solenne cerimonia religiosa in memoria di Evita. Un primo intervento della polizia disperdeva i dimostranti, i quali lanciavano minacciose grida contro il Clero e le nuove autorità governative. Questo episodio dava l'avvìo a tumulti ben più gravi nelle strade principali di Buenos Aires; qui avvenivano i più accaniti scontri fra i dimostranti e la polizia. Gli agenti caricavano risolutamente i peronisti facendo uso di gas lacrimogeni e degli sfollagente. La capitale à ora presidiata da pattuglioni che fermano gli elementi più faziosi. Alcune centinaia di persone risultano trattenute per motivi di sicurezza presso i commissariati di polizia. Disordini ancora più gravi — con morti e feriti il cui numero è per ora imprecisato —: sono accaduti anche a La Pia¬ ta, la capital* della provincia di Buenos Aires. Dopo una messa in memoria di Evita, centinaia di peronisti »>c;;iio sfilato in corteo cani indo l'inno del loro movimento . Hduchachos Peronistas> tra i fischi di numerosi cittadini che erano presenti al passaggio' del corteo. Di fronte alla sede dèi giornale antiperonista Eldtai (Idimostranti hanno lanciato sas si contro le finestre dell'edificio. La giornata è stata resa ancora più drammatica da un disastro ferroviario a La Piata; qualche chilometro dalla stazione ferroviaria, un treno si è scontrato contro un tram carico di operai peronisti, reduci da una messa in onore di Evita. Il tragico bilancio della collisione è di sei morti ed una cinquantina di feriti. Disordini sono accaduti anche in diverse città di provincia. Nonostante i tumulti e le intemperanze dei peronisti, Frondizi sembra deciso a chiedere al Parlamento l'approvazione dell'amnistia, persuaso che sia questa la strada più rapida, anche se la più disseminata di incognite, per ristabilire la normalità democratica in Argentino dopo la lunga dittatura. Diversi uomini politici sono però del parere che l'esperimento sia assai pericoloso. Il sottosegretario agli Interni, David Blejer, ha tenuto a ricordare alla popolazione che è ancora in vigore il decreta del governo provvisorio del 1955 il quale vieta le manifestazioni peroniste. Si teme, inoltre, che i peronisti agiscano sul piano sindacale, inducendo vasti settori di lavoratori a scendere in sciopero. I portuali hanno già cominciato una loro agitazione. Fra gli slogans lanciati dai peronisti nelle manifestazioni odierne si è udito frequentemente il grido: < .Restituiteci la salma di Evita>. La moglie di Perón fu sepolta nella sede della Confederazione del lavoro. Al momento della rivoluzione ufficiali antiperonisti trasferirono la salma in un luogo mai rivelato. u> p.

Persone citate: Arturo Frondizi, David Blejer

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires