PSDI e PLI in ripresa hanno buone prospettive a Novara di Giovanni Giovannini

PSDI e PLI in ripresa hanno buone prospettive a Novara Inchiesta sulle elezioni In Piemonte PSDI e PLI in ripresa hanno buone prospettive a Novara I democristiani manterranno le loro posizioni - Previsto uno spostamento di voti dal pei al psi - Scarso interessamento degli elettori che sembrano avere già scelto (Dal nostro inviato speciale) Novara, 3 maggio. L'unico successo di pubblico ad un comizio di questa scialba campagna elettorale nel Novarese, è stato registrato giorni addietro dal prof. Marianini: all'eroe di «Lascia o raddoppia > più che al neo-politico della < Scopai, alcune migliaia di persone hanno tributato divertite accoglienze. Tutti gli altri oratori dei diversi partiti hanno trovato così scarsi uditori che la definizione stessa di comizio viene oggi evitata con cura e si preferisce, anche negli annunci, parlare di riunioni. Con. sempre maggior dovizia si ricorre invece all'invio di tonnellate di carta stampata, di manifestini, circolari e programmi. Un po' più vivaci appaiono in alcune zone le estreme: i comunisti ad esempio coll'on. Moscatelli attivissimo nel Cusio-Verbano-Ossola, ed i missini esagitati nelle terre ch'i essi ritengono a loro meno òstili e cioè nella bassa, nelle p:«ne verso-I! Pavese. Ma la gente mostra scarso interesse come se fin d'ora avesse decìso per chi votare. Nel 1953,-si erano avuti nel Novarese questi- risultati:. d.c. 110.513; p.s.i. 61.748; p.c.i. 56.264; p.s.d.i. 15.613; m s i. lO.fiii; p.H. 9.204; p.n.m. 8.077. ; La Democrazia Cristiana aveva cosi conquistato tre seggi alla Camera con gli on. Scalfaro, Menotti e Graziosi (i'on. Pastore, per quanto portato anche a Novara, va considerato vercellese) ed imo al Senato ci 1 Cadorna al quale si univa in un secondo tempo, per la morte del sen. Oaron di Vercelli, «anche il sen. Bussi. Tutti i parlamentari uscenti al ripresentano ma n->n appare sicuro che tutti possano essere rieletti: si sa che per conservare i suoi seggi del '53, la d.c. dovrebbe aumentare, a Novara come nelle altre province. di parecchie migliaia i suoi voti di allora Un'Impresa che appare difficile anche a giudizio di suoi autorevoli esponenti i quali si limitano a sostenere che « il partito manterrà le sue posizioni >. Sempre forti appaiono le -possibili. tà degli on. Graziosi e Scalfaro come del sen. Cadorna: per gli altri, tutto dipenderà dal maggiore o minor successo di preferenze dei candidati democristiani delle altre due province della circoscrizione, Torino e Vercelli (« votate per i locali», abbiamo letto su un settimanale di Novara). Sono molti coloro che aspirano ad alleggerire di voti la Democrazia Cristiana, a cominciare dal m.a.r.p. che con ta soprattutto sul recentissimo passaggio alle sue file di alcuni ex-esponenti d.c. come il novarese dott. Cerri o il biel lese ing. Saettone (è di ieri la notizia delle dimissioni dalla d.c. dei segretari di Gattlco e Gargallo la cui « opera di onesti amministratori comunali > non sarebbe stata equamente valutata dal partito). Non ostante la presenza nella stes sa lista di qualche altro elemento di una certa notorietà come l'ing. Cristofoll presidente degli industriali di Domodossola, non si accorda al m.a.r.p. un pronostico favore vole in una provincia dove la polemica regionalista non molto sentita; ed ancor più scarso appare il seguito della « Scopa > di Villarboito e Ma rianini. La stessa « Comunità » appare meno forte che nelle altre due province, an che per il modesto apporto del Partito dei Contadini che non ha mai avuto molta consistenza (eccezion fatta per qualche centro come Ghemme). Una possìbile afferma zione di prestigio radicai repubblicana contribuirebbe al successo di un candidato nel la circoscrizione. Trova conferma nel Novarese la generale opinione — condivisa da amici e avversa ri — di una netta ripresa del p.l.i. che già alle amministra tive aveva quasi raddoppiato i voti delle politiche. L'obbiettivo, dichiarato e raggiungibi le, dei liberali è quello di mandare alla Camera insieme all'on. Alpino un altro deputato che per i novaresi dovreb be essere l'ex-sindaco di Domodossola avv. Falcioni. La polemica del p.l.i. si appunta contro la Democrazia Cristiana, contro il m.a.r.p., contro monarchici — qui forse più deboli che altrove e per la pri ma volta divisi fra Covelli ( Lauro —, ma soprattutto nei ceti agrari contro il m.s.i. che — ripetiamo — è più battagliero che in qualsiasi altra zona piemontese. Per il p.s.d.i. sono state forse eccessivamente valutate certe divergenze interne sulla politica da seguile in consiglio comunale, e che avevano re centemente visto di diverso avviso i'on. Corrado Bonfanti ni e il segretario provinciale Nicolazzi: i due parlano insie me ai comizi e stanno concor demente svolgendo una atti vissìma campagna elettorale Tutti i dirigenti del p.s.d.i senza sopravvalutare i risili tati delle ultime amministrati v» nelle quali furono quasi raddoppiati i voti delle politi che, si mostrano sicuri di po ter fare ulteriori progressi di contribuire all'elezione di due deputati (nel '53, I'on. Saragat che optò per 11 collegio nazionale in favore dell'on. Se creto, e I'on. Corrado Bonfan tini). I socialisti ripresentano parlamentari uscenti: I'on. Ja cornetti, il sen. Tibaldi e n»l collesrio cittadino del de funto sen. Pasquali — Ferruc ctUvc•fèmdpmsucsmnssrlisnclDstsecD ciò Parri, tutti e tre con molte probabilità di essere eletti. Un certo miglioramento potrà venire al p.s.i. anche da qualche suffragio . ex - comunista: •fra i due partiti, la polemica è accuratamente dissimulata ma non per questo meno sorda e continua. Si pensa che il p'.c.i. possa più o meno saldamente mantenere le posizioni sulle quali si è stabilizzato da un decennio (sui 55.000 voti): cambieranno invece, a quanto sembra, i nomi dei suoi parlamentari: I'on. Gisella Floreannini, che sembrò non dover essere nemmeno inclusa nella lista, appare destinata ad essere sostituita dall'on. Moscatelli che la volta scorsa fu eletto in un collegio non piemontese e che ora, presentandosi nella sua provincia, appare sicuro del successo insieme all'altro deputato I'on. Scarpa. Giovanni Giovannini