Un innamorato settantenne uccide la sorella della sua vecchia amica

Un innamorato settantenne uccide la sorella della sua vecchia amica Un innamorato settantenne uccide la sorella della sua vecchia amica La -mima era andata a casa detta congiunta per persuaderla a troncare la relazione Trovò l'uomo e venne aggredita a coltellate; ferito anche il marito che la difendeva e (Nostro servizio particolare) iSuluzzo, 2 maggio, A sessantanove anni un contadino ha ucciso per amore. Armato di coltello ha aggredito la sorella e il cognato della sua anziana amarne, mentre gli chiedevano di troncare la relazione. La donna è morta, con il fegato due volte trapassato dalla lama; l'uomo è rimasto ferito ma non gravemente. Dopo il. selvaggio delitto l'assassino si è ricomposto ed è. ritornato tranquillamente a casa. Per strada, incontrati alcuni conoscenti, « guardatemi bene — ha gridato lóro — è l'ultima 'volta che mi vedete ». Si è fatto arrestare con un bicchiere di vino in maino. Quando ha scorto il maresciallo ha brindato ella sua salute e ha persino insistito perché il sottufficiale e i ììuoì uomini bevessero con lui. Lo sconcertante personaggio si chiama Francesco Reinaudo. E' vedovo, ha due figli (Giuseppe, di 48 anni, e Maria, di 49). Abita sul Monte Bracco, in una baita della frazione di Barge detta Pian Lissard: una decina di case sparse fra prati e dirupi. La gente.del paese lo conosceva come uomo pacifico, appartato, lavoratore. L'unico appunto che gli si muoveva erano le. donne: quando era giovane, si dice, ne aveva sempre una nel cuore. Ma ora che la vecchiaia era arrivata, nessuno pensava che Reinaudo fosse ancora capace delle passioni di un tempo. Invece tre anni fa si era innamorato di una vedova del villaggio, Margherita Rossetta, oggi sessantacinquenne. La relazione nacque segreta e tale si mantenne per mesi, finché fu scoperta: in un paese di ottanta persone, che vivono la stessa vita e abitano a due passi l'uno dall'altro, non è possibile nascondere a lungo i propri sentimenti. Se ne accorsero i vicini e qualcuno ne mise al corrente i tre figli di Margherita: Marco, Pierino e Vittorio. Furono i tre a chiedere recisamente che la cosa finisse subito. Parlarono con la madre, fecero parlare al Reinaudo. Finalmente, qualche giorno addietro, pregarono la zia Maddalena Rossetta in Perassi e lo I zio Giuseppe, di intervenire con energia. I parenti, davanti ai non facile compito, decisero di recarsi dalla donna: un colloquio a tu per tu avrebbe forse sgombrato il terreno da ogni equivoco. Non sapevano che in casa di Margherita vi era il Reinaudo, più infuriato che mai per le voci ostili che correvano in paese e soprattutto per la « intrusione » di quella gente. Da Pian Lissard alle Balme, dove abita Margherita, sono quindici minuti di cammino. Erano le otto di ieri sera quando i due coniugi arrivarono alla casa. Si fermarono qualche minuto, per preparare le frasi con cui esordire, poi bussarono. Ci fu un tramestio, un attimo di silenzio, e la voce della donna dall'interno che chiedeva chi fosse a quell'ora. Quando Margherita udì che erano la sorella e il cognato, disse loro di attendere. Non si sa quel che accadde dentro. La porta si spalancò di schianto! e usci, stravolto, il Reinaudo. Aveva in mano un coltello dal macellalo, lungo una trentina; di centimetri. Balzò su Maddalena e le sferrò due colpi. Poi si gettò sul Perassi. Benché sorpreso, costui reagì con violenza: è un uomo robusto, fa lo scalpellino ed è più giovane di dieci anni dell'aggressore. Fra i due vi fu una breve, disperata lotta. Reinaudo non mollò il coltello e riuscì a toccare la mano sinistra e la nuca dell'altro. Quindi si sciolse e si allontanò di corsa. Il Perassi, tutto Insanguinato, non si era accorto che la moglie era vicina a morire. Ancora sbalorditi per l'improvvisa aggressione, indeboliti dalle ferite, marito e moglie si abbracciarono, e barcollando e gemendo scesero verso casa. Sulla soglia li vide un vicino, che si precipitò a soccorrerli. Maddalena scivolò a terra e morì subito. Il maresciallo Alberto Long, avvertito mezz'ora dopo, non faticò ad arrestare l'omicida. Come s'è detto, il Reinaudo lo aspettava. JHa porto le mani alle catene ed ha seguito i carabinieri con la testa bassa. < Morirò in prigione — ha mormorato —. Tanto... alla mia età...». g. n. a o e o a a i r o n a o e. e sì ra, a. e ra a na oaa e fio e t. orr il a a ia o 0. n a ra a o o nsi a- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii L'assassino, Francesco Reina udo, di 69 anni (a sinistra) e la vittima, Maddalena Kos setta in Perassi, di 52 anni 1ni11111■ 11111111■ ì■ 111■ ■ 11111 1111m111111111■ ■ 1111111f11m1111■ 1111111111s111i11111111111111111m11■ iti

Luoghi citati: Balme, Barge, Pian Lissard