P.S.D.I. e P.L.I. ad Alessandria sicuri di fare un passo avanti di Giovanni Giovannini

P.S.D.I. e P.L.I. ad Alessandria sicuri di fare un passo avanti Inchiesta suite eiezioni in Piemonte P.S.D.I. e P.L.I. ad Alessandria sicuri di fare un passo avanti Intendono portare via voti al P.S.I., ai missini e ai contadini - La B.C., certa di mantenere le posizioni, spera in un quarto deputato (Pai nostro inviato speciale) Alessandria, 30 aprile. Anche ad Alessandria la democrazia cristiana usciva dalle elezioni del '53 come il più forte dei partiti senza però arrivare alla maggioranza assoluta come tisi Cuno°.se o al Lotto predominio come nell'Astigiano. Delle tre provinole che formano la seconda circoscrizione elettorale, quella di Alessandria è un po' la roccaforte delle sinistre che vi avevano raccolto quasi i due terzi dei loro voti. I risultati di cinque anni addietro erano infatti stati i seguenti: d.c, 120.455; p.c.i., 90 mila 612; p.s.i., 49.600; p.s.d.i., 26.241; p.n.m. e contadini, 12 mila 554; m.s.i., 11.036; p.l.i., 10.118; un. soc, 4966; un. pop., 2299; p.r.i., 2172; ali. dem., 1299. II partito comunista aveva mandato alla Camera l'on. Audisio e l'on. Lozza (al quale aveva lasciato il seggio il capolista on. Longo eletto anche in collegio nazionale) ed al Senato, per il collegio Acqui-Novi, 11 senatore Flecchia. Questa volta l'on. Lozza si presenta per il Senato, e gli succede come candidato a Montecitorio l'ex-viceslndaco di Alessandria, Villa, conterraneo (è nato anch'egli a Fubine) e fedelissimo di Longo. E' opinione prevalente che il p.c.i. riuscirà a conservare i suoi seggi anche se difficilmente potrà evitare qualche perdita di voti. Nell'Alessandrino come già avevamo notato nell'Astigiano, la sua campagna elettorale appare molto in tono minore nei confronti del '53: ma ci si chiede se questa impostazione sia dovuta ad un minor mordente o ad un piano prestabilito dai dirigenti che, sicuri dell'afflusso dei loro fedelissimi, sarebbero felicissimi del generale disinteresse dimostrato almeno per ora dal corpo elettorale al gran completo. Terzo partito del '53, il p.s.i. spera di ereditare qualche voto comunista, di unità socialista, di alleanza democratica, e conta molto sulla presenza nella sua lista dell'on. Giolitti. Difiicilmene però il parlamentare cuneese potrà aggiungersi ai due uscenti che nuovamente si ripresentano, gli on. Angelino e Ronza: più probabilmente, i seggi resteranno due ed uno dei tre rimarrà quindi escluso a meno che un grosso resto permetta di ricuperarlo su piano nazionale. Chi si proclama sicuro di fare un notevole paeso in avanti è il p.s.d.i. il quale, secondo il suo segretario e candidato Luigi Buzio, dovrebbe mantenere non 1 suoi ventiseimila voti delie politiche del '53, ma quasi tutti i trentanovemila delle amministrative di due anni addietro, e portarne inoltre qualcu-, no via alla d.c, ai contadini, allo stesso p.s.i. (al quale ai rimprovera l'atteggiamento freddo per non dire ostile nei confronti del problema dell'unificazione). A conforto di queste speranze, il segretario cita la rinnovata organizzazione locale del partito, il nome e la capacità del candidato locale ing. P. L. Romita. Il figlio del defunto ministro — si affrettano a dichiarare i socialdemocratici — non è stato scelto come leader soltanto alla morte del padre ma già da diversi anni, e da diversi anni egli si occupa fattivamente del p.s.d.i.: egli dovrebbe dare al partito, sempre secondo il segretario alessandrino, un secondo seggio alla Camera contro l'unico ottenuto la volta scorsa dall'on. Chiaramello. In questa provincia 11 movimento contadino è sempre stato meno forte che nell'Astigiano, e minore quindi appare il suo possibile apporto nella nuova alleanza con Comunità, per non dire del seguito personale di Scotti rimasto, come detto più volte, col p.n.m., o dei rurali unitisi ai repubblicani e ai radicali dell'avv. Salza. Abbiamo visto che alle sue spoglie aspirano nell'Alessandrino anche i socialdemocratici; le stesse intenzioni dimostrano chiaramente i liberali e perfino i democristiani E' un assalto generale al vecchio partito contadino che, per conto suo, non si considera affatto spacciato in partenza. Il p.l.i. conferma anche nell'Alessandrino la generale impressione di nuova efficienza organizzativa e capacità aggressiva. Il principale candidato locale, l'avv. Mario Ferrari (nel quale si vede un possibile secondo deputato accanto all'on. Badini Confalonierl) ricorda che il partito è già passato dai diecimila voti delle politiche ai sedicimila delle amministrative, si dichiara sicuro di portare via voti alla d.c, e di battere in breccia non tanto i due esili tronconi monarchici o il m.a.r.p. alla sua prima comparsa politica quanto il m.s.i. che nel '53 aveva ottenuto undicimila voti destinati — secondo le generali previsioni — a dimezzarsi. Un fatto concreto è il dichiarato appoggio dell'Associazione Agricoltori il cui presidente dott. Barbieri figura nella lista liberale e che nel '53 aveva orientato 11 voto degli associati verso uomini del p.l.i., della de. e di altri partiti. Ed eccoci alla democrazia cristiana fermamente intenzionata a non cedere troppi voti e sicura, per dirla con un suo dirigente, « a tenere bene le sue posizioni >. Tre erano stati i suoi eletti nel!' Alessandrino: gli onorevoli Brusasca ed E. Martino, e il sen Piola di Acqui: tutti e tre si ripresentano, sufficientemente sicuri di non avere brutte sorprese. Come già 1 loro compagni di partito astigiani, anche gli alessandrini sperano di non lasciar fare la vdlactasBCseCasdagpcduucteuvGMpgobbsCparie del leone ai d.c. cuneesi e di ottenere così, da una di- versa distribuzione geografica del seggi che saranno vinti dalla democrazia cristiana nella circoscrizione, un altro deputato: e si fanno i nomi rìell'exsegretario provinciale avvocato Bianchi o del segretario della Cisl, dott. Crosto. Concludiamo cosi questo nostro primo colpo d'occhio preelettorale nella circoscrizione Cuneo-Asti-Alessandria. Senza azzardare previsioni nostre, ci sembra che nessuno del molti dirigenti da noi avvicinati pen attuale distribuzione dei seggi: l'unico dato in partenza per perso è quello dell'on. Scotti e che Comunità spera di ottenere dalla sua alleanza col partito ufficiale dei Contadini. Ma su un seggio in più alla Camera, contano, e con validi argomenti, i liberali, i socialdemocratici, ed anche 1 socialisti: per questi ultimi, si tratterà di vedere il valore effettivo della « carta Giolitti >. Giovanni Giovannini l Mdsi a grandi spostamenti nellatt

Luoghi citati: Acqui, Alessandria, Fubine, Piemonte P.s.d.i.